Capitolo 19

16.7K 631 4
                                    

L'ibrido mi stava consumando il tappeto. Seth lo guardava come se volesse fargli ingoiare vaschetta del gelato. In preda all'agitazione, l'ibrido lo aveva aveva finito.《Senti, perché non ti siedi? Dobbiamo assolutamente cominciare la MRU》Seth mi osservò mentre l'ibrido si sedeva sulla poltrona. Riusciva a mantenere un atteggiamento gelido anche se agitato. Così avrebbe sicuramente attirato Mary, ma doveva assolutamente sparire quando ci avrebbe parlato《cosa sarebbe MRU?》la voce profonda di Seth mi distolse dai miei pensieri. Ultimamente, qualunque cosa facesse mi faceva venire voglia di spupazzarlo《Missione Recupero Uomo》scosse la testa con un lieve sorriso. Mi rivolsi al ragazzo《prima di tutto dobbiamo trovarti un nome, e lo faremo io Seth...siamo già mamma e papà》dissi commossa e Seth mi guardò inorridito. Lo fulminai e lui sbuffò《va bene, ma dobbiamo pensarci》annuii sedendomi vicino a lui《adesso tu stai li, io e Seth decidiamo un nome》il ragazzo annuì, freddo come la calotta polare artica. Aveva un disperato bisogno di essere strapazzato da una donna. E quella donna sarebbe stata Mary《ancora una cosa e ti assicuro che ci ho pensato bene: noi penseremo a darti un nome e un cognome e ti procureremo dei documenti, ma il resto dovete farlo tu e Mary...insieme》deglutì, ma rimase impassibile e annuì. Mi rivolsi a Seth e andammo in camera nella speranza che non sentisse. Doveva essere una sorpresa.《Allora, andiamo dritto al punto: è sexy, è forte, ha carisma senza nemmeno saperlo e sembra un predatore fatto e finito》il cervello di Seth cominciò a macinare e il mio fece lo stesso. Impiegammo qualcosa come venti minuti per trovare quello adatto: Victor. Si era adattissimo. Questa cosa per lui era un'impresa, conquistare Mary era un'impresa e lui avrebbe vinto.《Victor, è il nome perfetto》《perfetto, si chiamerà Victor Drake, è il cognome perfetto》Seth aveva ragione. Lo afferrai per la maglia e lo baciai. Le sue mani finirono sui miei fianchi ma mi staccai prima che potessero intrufolarsi dove non doveva andare. Scesi velocemente al piano terra e lo trovai ancora sul divano. Ci fissò e la curiosità traspariva dai suoi occhi《tu sei Victor Drake, benvenuto in società》.

POV MARY

Liz mi lanciava occhiate strane da un'ora. Personalmente avrei preferito esibirmi nel ballo del Quá Quá davanti a un fantastigliardo di gente piuttosto che godermi le sue occhiate. Lo faceva dall'incontro con l'ibrido e sembrava non voler smettere di farlo. Ripensando a lui, il sangue mi sale alle guance a livello imbarazzante. All'ennesima occhiata, le lanciava a intervallo di trenta secondi, mi alzai e presi il cappotto《dove vai?》era mia sorella e le volevo bene, ma in quel momento le avrei sparato un sedativo per grizzly solo per farla stare zitta.《In giro Liz, e non chiamarmi che non rispondo a nessuno, chiamo io se ho bisogno》uscì senza sentire la sua risposta e mi addentra nel bosco. Da un po' non sentivo più quegli occhi ardenti addosso e l'inquietudine si era fatta strada a vangate nel mio essere. E se si era stufato? E se aveva deciso che non voleva relazioni? E se aveva un'altra? E se non gli piacevo?《Cos'è che ti preoccupa così tanto?》mi voltai di scatto e mi ritrovai davanti l'ibrido. Aveva addosso dei jeans grigi e una maglietta nera iperaderente. Deglutii e i suoi occhi seguirono i movimenti della gola. Si leccò le labbra e io cominciai a tremare. Non certo di paura, e lui lo capì, perché cominciò ad avanzare verso di me con movimenti aggrazziati e felini. Quei muscoli...Dio, sarebbe stato fantastico vederlo senza maglietta. O senza pantaloni. Oppure completamente nudo. Oh mamma. Avevo caldo e lui continuava ad avvicinarsi e a fissarmi con quegli occhi rapaci affamati e maliziosi. Non avevo mai ricevuto attenzioni maschili a causa della mia altezza, non potevo certo sopportare le attenzioni di un esemplare di maschio così. Cominciai ad iperventilare e lui mi guardò preoccupato《Mary...》svenni. Il modo in cui pronunciava il mio nome era troppo sexy.

Aprii gli occhi e vidi una figura davanti a me. Cercai di alzarmi ma una mano calda e forte mi spinse giù delicatamente《stai giù, credo che sia meglio》quella voce così bella fece allertare i miei sensi. Strizzai gli occhi per vedere dove mi trovavo. Era una casa, di sicuro. Il letto era enorme. Poteva ospitare metà di una classe di università. Guardai ancora in giro e notai che la stanza era spartana in modo indecente. Poi i miei occhi si posarono sul ragazzo. Mi fissava attento, come se potessi svenire di nuovo.《Dove siamo?》si sedette su una sedia vicino al letto《a casa mia, non molto lontano da dove ci siamo incontrati》la sua voce era roca e l'eccitazione mi stava frullando nel ventre e lui sembrava sentirlo. Il respiro accelerò e la sua pupilla divenne verticale e ansimai. Ruggì come un leone e mi ritrovai stesa sotto di lui le sue labbra che divoravano le mie, le mie unghie nella sua pelle, la sua erezione contro la mia intimità e le mie gambe che lo trattenevano allacciate alla sua vita. Lo strinsi forte e la sua bocca scese verso il collo. Mi inarcai e leccò la vena pulsante e succhiò. Volevo che mi mordesse, e doveva farlo subito. Le mie dita lo afferrarono per i capelli e lo spinsi contro il mio collo, ma lui si puntellò sulle braccia e mi guardò negli occhi. Le pupille erano ancora verticali《senti, devo dirmi se lo vuoi davvero, e se mi dai il tuo sangue voglio tutto》cazzo si. Mi sarei fatta legare al suo letto molto volentieri. Bastava chiedere.《Voglio che tu lo dica ad alta voce Mary》《s...sì...ti prego si》capii come si era sentita Liz quando aveva incontrato Dez. Il bisogno era lacerante e mi agitai sotto di lui《senti, ci sarà tempo per le coccole dopo, no so se lo sai ma la prima volta con il mate non è mai molto dolce》le sue mani mi sfilando la maglia e io strappai la sua. Fissò i miei seni famelico e mi strappò il reggiseno con gli artigli delle dita. Passò veloce ai pantaloni e fui nuda nel giro di un battito di ciglia. Le sue mani mi accarezzarono i fianchi su fino ai seni, poi si chinò e succhiò il capezzolo sinistro e io mugolai, le zanne affilate che graffiavano il seno. All'improvviso si fermò. Si staccò dal mio seno e chinò la testa. Accarezzai quei capelli così morbidi《credo che...credo davvero che tu possa trovare di meglio Mary》si spostò di lato e la sua espressione era così affranta che lo presi per un braccio《col cavolo, non puoi di certo fare questo e poi fermarti e uscirtene con una stronzata del genere》sospirò strofinandosi il petto《è un errore》disse quasi in trance e mi raffreddai come un pezzo di ghiaccio e mi alzai. Non lo guardai nemmeno una volta mentre mi vestivo《Mary, non...》feci per uscire ma mi apparve davanti《senti, fammi uscire》mi prese il viso tra le mani e ciò che vidi in quei gioielli d'argento bastò a fermarmi《non sei tu l'errore o quello che stavamo per fare ma...》《se mi dici che qui l'errore sei tu e solo a causa di ciò che sei ti lego al letto e ti violento》si accigliò e fece per dire qualcosa ma richiuse la bocca. Pensò a qualcosa e poi parlò《è una minaccia?》annuii seria e arrossí.《Io non dovrei esistere tecnicamente, vampiri e licantropi si odiano Mary, uno come me non può avere una vita normale》《forse non l'hai capito, ma siamo fatti per amare, il legame è scattato quando ci siamo incontrati e adesso tu non vai da nessuna parte》mi levai la maglia e ansimò.《Cristo...》sibilò prima di prendermi in braccio e trascinarmi a letto《se ti fermi un'altra volta giuro che ti prendo calci in culo》dissi mentre si faceva strada a furia di baci verso la mia intimità. Quando la sua lingua affondò nella vulva pensai che i mondi paralleli esistessero davvero. Era li che mi stava spedendo con ogni bacio, leccata e morso che mi dava. I fuochi d'artificio che esplodevano davanti ai miei occhi divennero stelline dopo l'orgasmo che mi travolse. E lui era molto dinamico. Strisciò su e, non so come, si levò i jeans e affondò la lingua nella mia bocca. Mi prese una gamba e se l'agganciò al fianco e l'altra alla vita, poi la punta dell'erezione cominciò a premere sulla vulva e mi penetrò con un unico affondo. Urlai di piacere e dolore, i suoi fianchi erano tesi mentre aspettava che mi adattassi alle sue dimensioni esagerate. Al mio cenno di assenso scattatarono, muovendosi contro i miei. Dalla mia bocca uscivano versi che in un momento qualsiasi mi avrebbero messa in imbarazzo, ma in quel momento non mi interessava e sembravano piacergli. Pompava così forte che il letto sbatteva contro il muro, e io lo stavo artigliando alla schiena e alle spalle. Lui non era da meno, con una mano mi afferrò il fianco e gli artigli lasciarono dei graffi che accentuare non il piacere della penetrazione《Mary...》disse fissando la mia gola e io, in mezzo a quel caos di sensazioni, inclinai la testa. Lui chinò la sua e leccò la vena. Quel gesto, unito alla delicatezza con cui lo fece, innescò un orgasmo da guinnes e mentre venivo continuava a pompare più lentamente. L'orgasmo terminò e lo sentii sul punto di venire, poi lo fece. Affondò quelle zanne spaventose nel mio collo e urlai all'orgasmo apocalittico che mi chiuse in una morsa di piacere estremo. Venne con un ringhio soffocato dalla mia gola e sentii il seme caldo riversarsi nel ventre. Bevve finché non si saziò, e non ne prese nemmeno molto. Crollò sul letto, ed ebbe la forza necessaria solo per abbracciarmi e coprirci con le coperte. In quel momento capii che era mio. Solo mio.

Dark WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora