19# Nobody can drag me down

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"Loki. Non vi aspettavamo così presto. L'avete trovata..?"

"Si."

I suoi occhi freddi passano in ogni cellula del corpo del corvo, con un espressione di puro affetto. Anche se non era il suo vero padre, lo ama con tutto se stesso. Tutto è perfetto, finché non mi vede.
Il suo sguardo inizia a emettere faville. La sua faccia muta, da compassionevole e piena di gioia a furibonda in un batter d'occhio.
Ancora più impaurita, cerco di nascondermi dietro un grosso polpettone dall'aria invitante.

"Chi è costei? Loki! Non sarà mica.."

"Oh, no. Certo che no."

"E allora cosa ci fa ad Asgard un inutile, piccolo e gracile essere umano come lei?!"

Ecco. Bell'inizio per conoscere i suoceri.
Cerco di farmi valere in quella discussione, alzandomi in piedi dalla sedia, appoggiando le mani sul tavolo per farmi forza.

"Gracile? Ma chi è lei per dirmi questo?"

"Io sono Odino, re di Asgard, protettore dei Nove Regni, portatore di pace e Padre degli dei."

Beh, mettiamo qualche piccolo punto di domanda su 'portatore di pace' eh?
I suoi occhi sono fermi come picchetti.
Loki si fa strada nella conversazione, difendendomi.

"Abbiamo riscontrato dei problemi durante la ricerca. La gemma è stata trovata da lei e.."

"Si brava brava."

Odino l'odioso rivolge uno sguardo alle guardie che sono dietro di lui.

"Scortatela da Heimdall."

Le guardie iniziano a camminare verso di me come marionette mosse da fili.

"No. Aspetta. Non ti abbiamo detto tutto. I Giganti di Ghiaccio ci stavano per uccidere."

Loki esita nel finire la frase, ma suo padre lo incita a continuare.

"Su, forza."

"L'ho guarita da una ferita mortale."

Odino sa esattamente quello che significa la frase, perché subito dopo averla udita, si gira a guardarmi, esterrefatto. Le sue rughe vengono accentuate dalla sua espressione contrariata. Loki prosegue senza fermarsi.

"Devo aiutarla a controllarsi. Chissà, potrebbe esserci utile, dato che ha trovato una delle sei Gemme dell'Infinito."

Odino sembra pensarci su, portandosi una mano al mento.

"D'accordo. Te lo consento. A patto che la tua mortale non crei disturbo. O disubbidisca."

Ma che sono? Un cane? Un animale da compagnia?
Se non fosse per il fatto che è un dio, lo avrei già preso a sberle.
Vecchietto rompiscatole.
Anche se non è il mio ideale di 'uomo' me lo faccio piacere, per non ferire Loki.
Voglio sapere di più su queste Gemme.

"Non è che qualcuno mi potrebbe spiegare con esattezza di cosa stiamo parlando?"

Odino mi guarda, incuriosito dalla mia curiosità di sapere.
Loki ha preso posto vicino a me e adesso sento il suo respiro sulla mia pelle.

"Ma certo. Seguitemi."

Il Padre degli Dei si tira appresso il mantello rosso, spazzando delicatamente ogni singola piastrella della sala.
Lo seguiamo tra i corridoi, fino a sbucare in una zona all'apparenza piccola.
La stanza di prolungava dritta per alcuni metri. Il le pareti sono di marmo bianco e il soffitto è costellato di piccole galassie di vario colore, che si muovono leggermente attorno alla loro orbita, come se fossero vere.
Spero fosse un illusione ottica.
Abbassando lo sguardo, alla fine ci sono un paio di gradini, con un leggio di legno incastonato.
Dietro di questo, un ampia parete tutta colma di libri di varie misure.
Odino prende quello più grande di tutti, appoggiandolo delicatamente sopra il legno, per poi sfogliarne le pagine. La copertina è di una strana pelle rossa. Gli angoli sono ricoperti con triangolino d'oro incastonati
Queste sembrano animate,perché le immagini sono in continuo movimento nella pagina giallo pergamena.
Appoggia il dito sulla pagina per scorrere la lettura.

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