{ consiglio l'ascolto di Castel of Glass- Linkin Park }Loki mi stringe forte a se, ancorandomi al suo corpo. Una guardia si precipita verso di noi con la fronte grondante di sudore. La sua espressione è puro terrore.
"Mio signore..i nemici..sono entrati nel castello..dai..dai sotterranei."
"Hai visto Thor?"
"Sta combattendo, signore."
"Perfetto. Raduna più guardie e cavalieri che puoi. Inizia la guerra. Astrid, ti prego resta qui finché non vengo a prenderti. Se senti qualcosa, qualsiasi cosa, nascondoti."
Mi prende per le spalle, rivolgendomi uno sguardo allarmato. Il suo profumo mi invade; sa di dentifricio alla menta.
Annuisco leggermente. Non voglio lasciarlo andare. I suoi occhi verdi mi parlano.
Indugia per un solo attimo sulle mie labbra, come se stesse decidendo il suo destino. Io cerco di incoraggiarlo."Fai attenzione."
Stringe le labbra, riducendole a fessure. Io chiudo gli occhi, appoggiandomi al suo petto. Lui ricambia l'abbraccio.
Non faccio in tempo a finire la frase, che non avverto più quel profumo inebriante. Loki è andato ad aiutare suo fratello. Sta facendo il suo dovere.
Rimango qui. Assopita da tutto ciò che è accaduto in così poco tempo, finché non sento dei passi leggeri avvicinarsi alla camera.
D'istinto mi metto sotto il letto.
I passi si arrestano.Loki
I suoi occhi mi scrutano, spero non vedano la mia preoccupazione per lei. Non voglio che mi veda come un rammollito. Il suo viso, nonostante sia mortale, è così bello e perfetto.
Come si può non amarlo?
Dalla prima volta che l'ho visto, dietro quella semplicissima finestra di vetro, sono rimasto incantato. Non mi sarei mai aspettato di provare una simile attrazione per una del popolo di Midgard. Faccio scorrere i miei occhi in tutto quello splendore.
Le sue labbra sono soffici e carnose. Non so se..
Non vorrei..ecco..approfittare. Perché la guardia deve stare lì impalata? Come se non gli avessi dato un ordine."Fai attenzione."
Sento le sue braccia attorcigliarsi al mio busto. I suoi capelli mi solleticano il collo. Questa sensazione non smetterà mai di piacermi.
Devo fare in fretta. Se sto qui, peggio e per tutti. Voglio che sia al sicuro.
Maledizione. Maledizione.
Proprio adesso dovevano arrivare? Avrei dovuto ucciderli tempo fa.
Appena lasciato la camera mi sento vuoto, come se avessi abbandonato l'unica cosa che veramente conta per me; Astrid. Il solo pensiero che le facciano del male mi uccide. Staccherei la testa a chiunque osa avvicinarsi. Andando verso la camera delle armi, incontro Volstagg con la sua ascia in mano. La tiene come una spada, ma la maneggia con molta destrezza. Forse perché è l'unica arma che abbia mai utilizzato.
Prendo la mia lancia e mi preparo.
Volstagg mi guarda assopito."Ma guarda..la leonessa ha deciso di lasciare il cucciolo."
"Non scherzare. Non avrei mai voluto lasciarla..io.."
"Non devi certo dare spiegazioni a me."
Alza le mani, in segno di resa.
Tutti e due ci dirigiamo nel fulcro della battaglia.
Si stanno avvicinando al luogo delle reliquie.
Asgardiani e Jothum si stanno fronteggiando con una foga inaudita. La presenza di fulmini mi fa stabilire l'esatta posizione di mio fratello. Volstagg raggiunge Lady Sif, che sta lottando contro una manciata di Giganti, ma sembrano sopraffarla.
Molti soldati stanno arrivando da ogni entrata, con l'intenzione di scacciarli o ucciderli.
Corro da Thor, ma qualcosa mi prende per le gambe, lanciandomi in aria. Cerco di attutire la caduta. Un Gigante di Ghiaccio piomba su di me con un ira funesta. Devio e blocco i suoi colpi, fino a colpirlo e ridurlo in cenere.
Non è granché uccidere quelli della propria razza, ma arrivati a questo punto.
Rincorro un Gigante che sta cercando di acciuffare Hogun. Maledetto.
Ingaggio una battaglia a colpi di arma. Cerca di colpirmi alle costole, ma invano. Con un colpo secco, inchiodo la mia lancia, trapassando da parte a parte il freddo macigno che si trova al posto del cuore.
Mi domando se sono anch'io così freddo, senza cuore. Dopotutto sono uno di loro.
Un altra cinquantina di guardie piombano in battaglia, sopraffando la metà degli avversari.
Thor, dopo aver lanciato un paio di fulmini con Mjöllnir,il suo martello, si gira verso di me."Odino combatte con cento uomini alle porte principali."
"Che ci fai qui?!"
"Combatto al fianco di mio fratello. Non penso sia così sconvolgente."
"Laufey sta gironzolando per il castello e tu lasci da sola Astrid?"
Mi sento svuotato, spezzato a metà.
No. Cosa ho fatto? La guerra rallenta. Le mosse dei soldati e dei Giganti si fanno sfuocate e a rallentatore. Inizio a correre verso la porta,sperand, pregando che ancora fosse lì dove l'avevo lasciata.Astrid
Un bagliore viola si fa largo nella stanza. Un freddo polare percorre ogni centimetro intorno a me. Posso solo osare di immaginare da dove provenga. Mi limito a respirare con calma, mentre nel mio cuore si fa spazio la paura. Una voce, la più glaciale che abbia mai sentito, rimbomba nelle pareti.
"Dove sei dove sei? Lo so che sei qui. Ti sento. Il tuo cuore batte così forte che persino un sordo lo sentirebbe."
Si avvicina, sempre di più. I suoi passi adesso sono pensanti, rumorosi. Il viola si fa più intenso.
"Penso che Loki ti abbia raccontato delle sue vere discendenze. Lui è come noi. È mio figlio. Non è in grado di amare. Non sente niente. Finge, perché gli è stato insegnato. Era troppo piccolo per essere uno della nostra razza, è come ogni peso per il popolo, viene abbandonato a morire, finché Odino non ebbe la brillante idea di raccattare il mio scarto. Sarebbe dovuto morire sopra il ghiaccio a Jotunheimr, invece no, invece no."
I suoi passi se fermano. Lo sento respirare l'aria che mi sovrasta.
"Lui è un blocco di pietra. Nessuno riuscirà a scalfirlo, nemmeno tu, piccola insulsa mondana. Ti stai immischiando in una guerra che non ti appartiene. Come puoi pretendere un simile sentimento. Avresti dovuto restare nel tuo piccolo e insignificante mondo. Midgard, il pianeta benevolmente salvato da una seconda era glaciale. Ma non ti preoccupare, quando avremmo finito, faremmo visita anche a loro, eliminando la razza umana per sempre!"
Con una forza sovrumana scaraventa il letto dall'altra parte della stanza, scoperchiandomi. Cerco di trovare un arma, ma tutto quello che ho è un coltello.
Laufey mi prende con forza da un braccio.
Lancio la lama, che si conficca nella sua spalla, proseguendo con un suono di ghiaccio frantumato. Lascia sfuggire un lamento, ma si riprende subito, lanciandosi su di me e brandendo un ovale viola; la Gemma Spaziale.
No."Vediamo se verranno a salvarti. Ne dubito, ma sono proprio curioso di vedere."
I suoi occhi rossi scintillavano di contentezza.
"NO!"
Mi giro. A mio malgrado, Loki sta assistendo alla scena. Mi stringe troppo a se'.
Non riesco a parlare."L..oki."
Sul suo viso stanno spuntando lacrime. Uno sguardo di terrore è spuntato sul suo viso.
Corre verso di me con il braccio teso per prendermi.
La stanza si irradia di luce viola.
Sfioro appena la sua pelle, per poi perderne il contatto.
Il suo calore mi distrugge.
Lui non è come loro, è diverso.
Le lacrime iniziano a inondarmi le guance, annebbiando mi la vista, per poi essere scacciate da un vento gelido e famigliare.-------------------------------------------------
Spazio autrice
Eccomi di nuovo qui. 🍅
Mi spiace per averci messo così tanto.
Spero vi piaccia ❤️
Ditemi cosa vi sembra 🙊Jane M. Christopher
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Throb - La convergenza
ParanormalLa vita riserva sempre delle sorprese, buone o cattive, innocenti o maliziose. La vita di Astrid non è certo una delle migliori vite che si possano immaginare. Tutto inizia a cambiare quando entrano nella sua vita Logan e Thristan, due fratelli comp...