Volstagg
Heimdall entra nella sala come un tuono, interrompendo il mio pranzetto.
"Ho bisogno di parlare con voi."
Il mio sguardo si congiunge con quello di Thor, che ricambia con un pizzico di curiosità.
Appoggio la coscia di pollo sul piatto d'argento e inizio a pulirmi le mani, anche se avrei ancora fame.
'Il rispetto prima di tutto' diceva mia madre. La mia cara mamma, alle volte mi manca davvero. Spero che sia fiera di ciò che sono diventato."È qualcosa di grave?"
Thor trema inconsapevolmente.
"Riguarda il Padre degli Dei. L'ho osservato e ultimamente sta molto tempo in un luogo oscuro dai miei sensi. Non riesco avvertire niente di..vivo. È come un campo elettromagnetico. Qualcosa di..magico. Troppo strano."
"Dov'è ora?"
"In quella camera."
Frandall e Lady Sif si rivolgono a Thor, aspettando ordini. C'è qualcosa di losco sotto, qualcosa di diverso. Il modo di comportarsi di Odino nei confronti della sua famiglia mi ha sempre dato sui nervi, ma era una cosa a parte.
L'oscurità si sta impossessando di lui. La cattiveria, la rabbia, tutto ciò che è negativo è come se venisse attirato da Odino.
Dobbiamo aiutarlo. Dobbiamo liberarlo, qualunque cosa sia.Astrid
Loki mi guarda con aria basita. Si appoggia leggermente al bordo del letto. Rivolgendomi uno sguardo interrogativo, cerca di farmi cambiare idea.
"Astrid, non possiamo tornare la, abbiamo già corso troppi pericoli. Se sei davvero sicura che ci sia una Gemma, andremo a prenderla, ma non adesso. Abbiamo attirato i Giganti di Ghiaccio e guarda che cosa è successo. Un intero popolo è stato quasi sterminato. Non si è ancora ripreso. Dobbiamo avere pazienza. Se per tutti questi anni è stata li, allora ci resterà indisturbata, altrimenti gli Jotum l'avrebbero già presa."
"Hai ragione. Ma è la tua missione.."
"So dove vuoi parare. Non ci provare."
Si alza di scatto, prendendomi alla sprovvista. In un attimo me lo trovai davanti.
Il suo fiato, caldo e rassicurante, mi paralizza. I suoi occhi verdi mi paralizzano, fermando il tempo. In quel momento penso a quando mi sono innamorata di lui, nonostante fosse un coglione patentato all'epoca.
Hanno ragione, non si decide di chi innamorarsi, non si possono fare programmi, l'amore viene, capita, succede, punto.
Non c'è formula, né algoritmi in grado di prevedere.
Lo stringo a me, trattenendo le lacrime.
Non avrei potuto meritare tanto.
Il nostro abbraccio viene interrotto dal rumore frastornante, poco distante da noi.
Passi si avvicinano sempre di più. Qualcuno bussa alla porta."Avanti"
Una guardia si presenta dietro, sbucando solo con la testa.
"Scusate mio signore, non volevo disturbarla, ma vostro padre vi vuole."
Vorrà scusarsi per come si è comportato, è più che plausibile.
"Va bene, arriviamo subito."
"Prego."
Inutile negare la meraviglia negli occhi di Loki. Sono contenta per lui. Era ora che suo padre si rendesse conto di come lo ha trattato.
Mi sorride come un bambino che ha appena ricevuto un regalo tanto desiderato.Non avevo mai visto prima d'ora questa parte di palazzo. Forse perché tutti i corridoi sembrano uguali. O forse perché non ho il senso dell'orientamento.
"Da questa parte."
La guardia va spedito come se fosse una marionetta. Sembra priva di emozioni. Man mano che camminiamo, il passo dell'uomo con l'armatura si alleggerisce, come se venisse tirato indietro da una forza sconosciuta. 'La mia immaginazione'
Dopo aver percorso un corridoio che sembrava infinito, ci troviamo davanti a una porta di ottone. Le pareti sono d'orate e per terra si stende un lungo tappeto rosso.
Caloroso, per essere un posto dimenticato."Entrate pure, vi sta aspettando."
Lo sguardo del tipo è cupo e agitato, come se non vedesse l'ora di andarsene. Dopo un breve e malfatto inchino, corre via, svelto.
Loki mi guarda, ansioso di oltrepassare la porta.
Con una mano inizia a spingerla avanti."Sai..ho riflettuto molto sul destino del mio popolo, su tutte le conseguenze che potrebbero comportare ogni singola decisione, sul mio governo, sulla mia scelta di vita. Sulla scelta di avere due figli al posto di uno."
Odino è girato di spalle. La sua voce rauca rimbomba per tutta la stanza.
".. E sono arrivato a una conclusione. Mi dispiace, Loki, per tutto quello che ti ho fatto, per tutto il dolore che ti ho recato. Non era mia intenzione. Lo sai, sono vecchio e stanco. Desideroso di dare a chiunque ciò che merita. Tuttavia non penso di averti dato ciò che ti veniva..."
Il tono si abbassa di parecchie tacche. La preoccupazione si impossessa di me, non so il perché, ma succede. Non credevo di avere un sesto senso, ma si fece sentire proprio in quell'attimo. Loki, di fianco a me, si sta protendo verso suo padre, accettando le sue scuse. D'istinto io gli prendo il braccio, trattenendolo. Lui mi guarda e una domanda rimane in sospeso.
"... La morte."
Gli occhi di Loki si raggelano davanti ai miei. Nel sentire quelle parole, il mio cuore smette di battere. Impossibile.
Odino, dopo aver pronunciato il suo volere, si gira verso di noi, e noi verso di lui, cercando di capire.
Dietro di lui, un cofanetto aperto, ma vuoto.
Un rumore cupo proviene da sopra le nostre teste.
Cerco invano di stare ferma, ma la curiosità mi assale. Una sostanza rossa e nera fluttua nell'aria, priva di gravità, simile all'aurora. Il secondo dopo, precipita sopra di noi, con una forza mostruosa.
Aspetto di essere schiacciata,ma la magia di Loki scaglia quella sostanza via dalla nostra posizione, emettendo dalle mani schegge verdi."Pensavo ti fossi pentito!"
"Sciocco ragazzo! Io sono il re. Non mi pento mai. Tranne quella volta, in cui ho deciso di salvarti la vita, strappandoti dalla morte inevitabile, ma adesso rimedierò al mio unico errore."
La terra trema, e sotto l'acuta risata di Odino, la sostanza si dirige a tutta velocità dal re, facendosi assorbire.
Odino precipita al suolo, appoggiandosi con le mani sul pavimento. Trema, molto forte. Mosso dalle convulsioni, alza di scatto la testa, rivelando il suo volto.
La pelle, di un colore scuro e raggrinzito. Gli occhi del colore del fuoco fatuo."Grazie all'Aether, avrò la forza per distruggerti!"
Aether.
Non sapevo cosa diavolo fosse, ma a giudicare dagli effetti, è molto potente.
La porta d'ottone si rompe in mille pezzi, rivelando Thor, Frandall, Lady Sif, Hogun e Volstagg."Adesso basta. È ora di finirla. Finiamola una volta per tutte."
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Spazio autriceSalve a tutti😁 inzio con il chiedervi scusa per l'enorme ritardo, ma ho avuto tanti impegni in questi mesi e molti problemi. Comunque sono tornata, ringraziando il cielo. Spero vi piaccia anche questo capitolo.
Grazie mille ❣👐🏻JMChristopher
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Throb - La convergenza
ParanormalLa vita riserva sempre delle sorprese, buone o cattive, innocenti o maliziose. La vita di Astrid non è certo una delle migliori vite che si possano immaginare. Tutto inizia a cambiare quando entrano nella sua vita Logan e Thristan, due fratelli comp...