21# Distanti ma vicini

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{consiglio l'ascolto di Firestone- Kygo}

Astrid

La testa fa un sacco di capogiri a causa del viaggio spaziale. Non riesco ad alzarmi, perciò mi abbandono sul suolo ghiacciato, portandomi la mano al viso. Il suo calore mi aveva toccata per un piccolissimo secondo. Mi manca. Lui mi ha fatto sentire tutto ciò che io non sono mai stata.
Laufey mi concede dieci secondi di grazia per riprendermi, visto e considerato che per lui sono fragile come un cristallo, in quanto inutile e patetico mortale. Dopo pochi minuti, guardandomi attorno riconosco Alfheim.
Ma perché proprio qui?
Solo ora ricordo il mio primo viaggio dato dalla Gemma.
I metalupi dovrebbero essere i guardiani. Perché non sono qui a proteggere il loro territorio?
Laufey mi prende con noncuranza per un braccio, trascinandomi finché la forza di volontà mi fa alzare.

Camminiamo per ore e ore in una desolazione ghiacciata. L'unica cosa che cambia è l'aurora, che fluttua l'obera nel cielo, regalando ai miei occhi uno spettacolo mozzafiato. Le montagne sono sempre lì, a ovest, difronte a noi. I nostri passi si fanno sempre più lunghi e rapidi. Le mie gambe stanno cedendo, oltre che congelando sotto ogni punto di vista. Non capisco cosa voglia da me. Anche se la mia mente pullula di innumerevoli domande che dovrei fargli, me ne sto zitta, aspettando. Camminando, niente mi era famigliare, tranne una piccola goccia rossa; sangue.
Avvicinandoci alla grossa montagna, noto una crepa enorme nel terreno, diversa dalle altre. È quella. Dove sono caduta. Dove ho trovato la Gemma della Mente. Mi volto un secondo per controllare meglio, ma Laufey attira la mia attenzione, strattonandomi.

"Che diavolo hai ragazza? Si può sapere?"

"No, finché non mi dici cosa ci faccio qui."

Cerco con fatica di non inciampare, a causa dei suoi passi spediti.

"Tu...sei sia un esca che un aiutante."

"E cosa ti fa pensare che io ti aiuterò?"

"Mh.. Lo farai, lo farai."

Decido di non fare altre domande, per non ricevere altre risposte insensate.
Faccio per girarmi verso di lui. Dal suo viso ghiacciato non passa neanche un sentimento felice. Puro ghiaccio. Un grugnito si fa spazio nei suoi lineamenti spigolosi. I suoi occhi rossi sono fissi su qualcosa. Li seguo, per scoprire cosa c'è di tanto divertente. Cerco di reggermi in piedi. Non ci posso credere.
La visuale che mi si parà davanti è devastante. Non riesco a sostenere il mio peso. Vado nella neve, senza preoccuparmi del gelo che mi circondava.

Loki

Un attimo prima era lì, davanti a me. I suoi occhi spaventati. L'attimo dopo l'ho persa.
Sono riuscito a sfiorarla, ma non a salvarla.
Non so dove possano essere andati.
Diavolo.
Mi alzo da terra, sostenendomi con le mani. Ho il viso pieno di lacrime.
Dio dio dio come ho potuto?
Come ho potuto lasciare che accadesse?
Mi guardo attorno, sperduto. Non ci vedo più dalla rabbia. Inizio a lanciare in aria e rompere qualunque cosa mi passa davanti. Tavoli, vasi, vestiti. Un fracasso assordante si fa spazio nei miei timpani, ma non ci faccio caso più di tanto. Il rumore non riesce ancora a superare il dolore.
Scaglio con tutta la mi foga ogni singolo oggetto nella stanza con un colpo di magia che mi ha insegnato mamma. È grazie a lei che ho imparato ad amare. Non riesco a immaginare come sarei diventato senza amore.
Quel sentimento strano, che ti fa sentire potente ma vulnerabile. Quel formicolio nello stomaco quando la guardo.
Sento dei passi. Frigga è davanti alla porta.
La aspettavo, non so come, ma l'aspettavo.
Mi prende nel suo tenero abbraccio di madre, nonostante io sia ormai cresciuto.

"Mi dispiace, Loki."

I suoi capelli lunghissimi e lisci mi solleticano il viso. Non troverò mai nessuno così dolce.

"L'ho persa."

"Non devi arrenderti, non adesso che l'hai trovata. Non permettere a nessuno di sottrarti ciò che ti è più caro."

Mi accarezza lievemente la spalla per darmi conforto. Sono intenzionato a trovarla. Voglio portarla indietro. Ovunque lei sia, qualsiasi cosa le stiano facendo, la troverò.
Odino compare sulla soglia dove un tempo c'era la porta. I suoi occhi erano bassi sul pavimento.
Quando si sollevano, noto con stupore che sono pieni di scuse, scuse che non mi ha mai posto.

"Figlio mio."

Frigga si stacca da me, rivolgendo uno sguardo al marito. Odino sembra bloccato, incapace di compiere un altro passo.

"I Giganti di Ghiaccio sentendo la notizia della gemma si sono ritirati da Midgard. Sono ritornati."

Johtuneimr.
È possibile che sia li?
C'è solo un modo per scoprirlo.

"Si sono ritirati nel profondo di quel blocco di ghiaccio?"

"Non sappiamo dove."

"Non possono sopravvivere a temperature medie, quindi devono aver trovato un pianeta simile al loro. Ma perché..."

Il mio pensiero vaga per qualche istante, fermandosi per focalizzare i suoi ricordi.
Sull'ospedale, banchi di scuola, Astrid. Lei le aveva detto qualcosa, qualcosa che gli sfuggiva.
Diceva di aver incontrato dei giganteschi lupi. Metalupi. Guardiani di.. Alfheim.
Ma certo.
Alzo lo sguardo su Frigga.

"So dove potrebbe essere. Dov'è mio fratello?"

"Sta aiutando Sif e Volstagg nell'atrio principale."

"Devo congedarmi."

Odino muta la sua espressione.

"Dove vorresti andare?"

"A riprenderla."

"È proibito usare il Bifrost senza il mio permesso!"

"Odino!"

"No, madre ha ragione. Dichiaro il mio oltraggio alla corona."

"E allora sia come vuoi. Sarai punito per la tua arroganza e la tua scelleratezza."

Frigga è sconvolta. Non posso biasimarla.
Uscendo dalla stanza distrutta sotto gli occhi imperterriti di mio padre,sento i miei genitori adottivi discutere. La voce di mia madre è inconfondibile.

"Come hai potuto dirgli quelle cose?"

"Io non.."

"Lo sai com'è fatto. È la prima volta che lo vedo così interessato a qualcosa che non sia la guerra."

"Dovremmo lasciarlo andare? È questo che vuoi dirmi?."

"Si, devi. Perché..."

I suoni si fanno sempre più lontani , anche se aumentano di intensità. Sto attraversando a grandi passi i corridoi, quasi correndo.
Thor è di spalle che contempla il paesaggio.

"Fratello."

Si gira all'unisono con gli altri; Lady Sif, Volstagg, Hogun e Fandral.

"Loki, ho sentito un.."

"Dobbiamo andare a Alfheim."

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Spazio autrice

Ciao ragazzi🌼
Scusate l'attesa, ma ultimamente sono davvero davvero impegnata.
Tra un paio di giorni andrò in Austria quindi non so esattamente quando uscirà il prossimo capitolo 🐯
Spero vi piaccia questo.
❌⚓️

Jane M. Christopher

Throb - La convergenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora