14# Tunnel

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{ consiglio l'ascolto di Light em'up }

Il caos esplode.
I signori seduti ai tavoli corrono da ogni parte. Gridano sotto il suono di un potente boato che sovrasta tutto. Rimango agghiacciata da quello che mi trovo davanti. Un mostro dalle fauci enormi e dal corpo sproporzionato. Vanta di una coda che si chiude a forca e due occhi piccoli come biglie, rosso fuoco, posti ai lati della testa di ghiaccio. Mena la sua coda in preda all'ira e il suo sguardo perlustra indisturbato i dintorni, finché non si ferma su di noi. Vedendoci, assume un espressione quasi di odio incontrollato, mostrando le file di denti aguzzi.
Correndo,la terra sotto le zampe del mostro traballa. Si dirige verso il locale dove stiamo pranzando.
Loki mi prende per il braccio, trascinandomi sul retro del locale, saltando il balcone. Butta giù la porta con una spallata.

"Ma da dove è arrivato quel coso?!"

"Non ne ho idea!"

Corriamo, non si sa verso quale meta, ma corriamo.

"Dobbiamo raggiungere un luogo sicuro, così non ci può seguire."

Non ho il fiato di rispondergli, ma ha ragione.
Le mie gambe iniziano a cedere. Il fiatone si fa spazio nella mia gola.
La stretta di Loki si fa ancora più audace, per aiutarmi a non mollare. Siamo molto vicini al lago. Da lontano sentiamo i ruggiti di quell'animale.
Ci infiliamo il un boschetto per riprendere fiato.

"Ma cos'è quel coso? Come è venuto qui?"

"Non ne ho idea,a appartiene ai giganti di ghiaccio."

Respiro affannosamente, piegandosi e appoggiando i palmi alle ginocchia. Loki mi guarda, il suo respiro è normale, come sempre. Ma certo, lui è un dio! Accidenti.
Seccata dalla sua compostezza che non si scalfisce nemmeno se sottoposto a svariate torture psicologiche e fisiche, gli chiedo curiosa e con un filo di sarcasmo.

"Oltre alla super resistenza di quali capacità puoi ancora vantarti?"

"Beh.. Per iniziare, sono immortale."

Giusto. Elementare Watson.

"Mia mamma mi ha insegnato la magia."

Rimango impressionata, ma non per il fatto della magia.

"Hai una mamma?"

"Certo. Si chiama Frigga. Te la presenterò un giorno."

Ossignore. Ehm.

"Okay.."

Loki si gira di scatto,come se fosse attirato da qualcosa, dandomi le spalle.
Cerco di seguire il suo sguardo.
Gli alberi iniziano a tremare, come se fossero in grado di alzarsi sulle loro radici. Gli uccelli nascosti sopra di essi volano via impauriti e scattanti, creando vere e proprie migrazioni di massa, facendo diventare il cielo a chiazze grigie e azzurre. Gli spostamenti del terreno gli avvertivo a ritmo frenetico, poi calmo ma costante.
Tra i tronchi secolari nell'oscurità compaiono dieci punti rossi, che brillavano al buoi, tentato di raggiungervi, poi improvvisamente quelli si trasformano in cinque figure bluastre, alte poco più di due metri e mezzo, forti, aggressive e con dei ghigni stampati sui volti.
Uno tra tutti spicca, come un faro per le navi.
Sento Loki irrigidirsi accanto a me, diventa freddo e irrequieto.
Lo sento sussurrare parole,a queste vanno oltre la mia comprensione, non essendo laureata in asgardiano; la lingua del mondo dal quale proviene. Ha un suono così melodioso, ricco di vocali, ma allo stesso tempo, alle mie orecchie sembra una minaccia bella e buona.
I giganti si assestano, creando una barriera corporale, ponendo davanti il faro.

"Loki, quale immensa gioia averti qui con noi."

"Laufey."

Il gigante possiede una voce spettrale, in grado di perforarti l'anima. Una voce così fredda e glaciale, da poter far cadere il mondo dentro un buco nero. Sembra un suono metallico, uno strofinio di aggeggi grezzi e vecchi, accompagnati dal suo sguardo truce rivolto al ragazzo di fronte a me.
Emana odio.

"Oh..non mi hai presentato la tua amica..umana."

"Non sono affari tuoi."

"Quanto siamo cattivi. Dopotutto si, hai ragione; non sono affari miei...sono solo tuoi."

Il collo di Laufey si gira lentamente verso i suoi scagnozzi e come liberati da una stretta, scattano verso Loki. Sento una pressione sullo stomaco, che mi butta a terra.
Chiudo gli occhi, per paura di vedere cose che non dovrei durante la caduta.
Per fortuna atterro sul morbido dell'erba.
Gli riapro, appena in tempo per vedere il velo verde che copre Loki. Quello straordinario effetto ottico si concentra a mano a mano nelle sue braccia, per poi passare sulle dita. Il corvo spinge in avanti le mani, verso i Giganti di Ghiaccio, liberando tutta l'energia in suo possesso, disintegrando uno dei quattro.
Gli altri proseguirono la loro folle corsa, come se non fosse successo niente.
La loro insensibilità per la vita di un altro individuo mi fa ribrezzo. Solo creature insensibili e prive di ogni emozione posso compiere un gesto simile.
Loro possono.
Il bosco diventa un campo di battaglia e gli alberi si spostarono, come se sapessero cosa stava per accadere.
Loki scaglia altre sfere verde luminescenti contro il secondo gigante, colpendolo alla spalla e questo si accascia a terra in preda all'agonia.
Fuori due.
Non mi sento molto partecipe, ma diavolo! La paura mi ha bloccato le gambe, non riesco a muovermi.
Laufey sta in disparte a guardare la lotta. Non tralascia nessun tipo di emozione; rabbia, gioia, divertimento, paura..niente.
Se ne sta lì, appoggiato ad un albero, con le braccia conserte.
Impressionante.
Il terzo cade, privo di vita, ammesso che fosse vivo, prima di ricevere una pugnalata da Loki.
Laufey interviene, forse è scocciato.
Corre verso il corvo con una furia da pelle d'oca, facendo sobbalzare il terreno a ogni tocco con i piedi.
Dove pesta il ghiaccio si forma.
Dalle sue mani compare una lama di ghiaccio. Cerca in ogni modo di sfregiare il corvo, ma inutilmente, finché non riesce a incastrarlo in una morsa.
Mi sento morire.
Qualcosa di tenebroso e congelato mi prende da dietro il collo; il quarto gigante, era uscito dalla mia visuale.
Mi tira su, alzandomi da terra senza esitazione.
Laufey parla nell'orecchio di Loki.

"Con tutte quelle che potevi avere, proprio un essere umano, la creatura più fragile e insulsa di questo universo ti sei trovato."

È vero; sono fragile, troppo, per non parlare della mia stupidità. Grazie a me, chissà cosa gli faranno.
Cerco di dimenarmi, ma senza risultati.
La mia pelle inizia a bruciare a contatto con quel blocco di ghiaccio.
Loki mi guarda, con il terrore negli occhi.

"Potevi avere di meglio.. Ma non è troppo tardi per ricominciare. Ti farò vedere quanto questa razza può essere debole e inferiore.."

Sento un dolore lancinante perforarmi il fianco.
Dolore. La presa sul mio collo si allenta. Mi sento stanca.
Vado a terra, portandomi una mano al fianco sinistro. Sento qualcosa di caldo; sangue.
Che stupida, sarei dovuta scappare.
Le urla di Loki mi perforavano i timpani.
Sto morendo. Sento il mio corpo lasciare il mondo, trasformandosi in qualcosa di più leggero.
Un lampo verde entra nel mio campo visivo.
Ruggiti e lamenti sovrumani. Mi fa male la ferita.
È davvero la fine?
Qualcosa mi prende il collo, alzandolo verso l'alto.
Non ho la forza di aprire gli occhi, ma un calore m'invade dalla testa ai piedi, sostituendo il freddo della morte di pochi secondi fa.
Sto raggiungendo la fine del tunnel?

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Spazio autrice
Buonasera fette biscottate con la Nutella💖🙊
Non odiatemi vi prego.
*va in un angolino e si dondola*
Cosa ne pensate?
Cosa mai potrebbe succedere? MAH.
😎Lo scoprirete solo vivendo😎
Baci

Jane M. Christopher

Throb - La convergenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora