||Jeremiah||
Non può finire così.. Non è neanche cominciata! Quanto posso essere stupido? Perché non le ho detto niente di Juliette, perché? Quanto mi odio.. Ormai non so più che fare.. Ora mi reputa un bastardo e non posso farci niente perché in fondo ha ragione.
È scappata in camera sua e io non posso fare nient altro che tornare a casa.
Ho chiuso l'edicola solo per venire qui e chiarire con lei ma è stato tutto un flop.
Il mio cellulare improvvisamente squilla e lo screen mi informa che è mio padre.
«Cosa?» chiedo brusco al mio interlocutore «Ora te la fai con le negre! Quale educazione ti abbiamo dato io e tua madre? Te ne vai a Detroit per scoparti le negre! Mi vergogno di essere tuo padre! Ti conviene non farti più vedere qua perché ti diseredo. Buone cose» ci mancava solo mio padre.. Fanculo.
Mi va tutto storto! Ho superato i confini, ho sbagliato tutto! Ma ormai ci sono dentro e non intendo fermarmi. Riconquisterò Esther in un modo o nell'altro.
Sfreccio verso casa e una volta arrivato suono il campanello, zio Robert col viso arrossato mi fulmina con lo sguardo «Fuori da questa casa» mi lancia la mia borsa addosso e mi sbatte la porta in faccia, perfetto..
Sbuffo rumorosamente e do un calcio alla pattumiera che si ribalta.
Prendo il borsone da terra e la carico in macchina, dalla tasca tiro fuori il mio mazzo di chiavi e butto davanti la porta di casa quella dell'edicola «Fanculo tutti» salgo in macchina e sfreccio verso Southfield. Me ne starò li per un po' lì.
Mi va tutto storto solo perché mi piace una nera. Ma cosa c'è di male? Qual'è l'errore!
Ho assolutamente bisogno di parlare con lei. Il suo cellulare squilla ma lei attacca tutte le chiamate e non le do torto.. Ho fatto una gran stupidata e me ne pento ma io non posso rinunciare così a lei.
Esco di casa e salgo in macchina diretto nuovamente a casa di Esther.
Dopo mezz'ora di viaggio scendo dalla macchina e salgo nel palazzo di Esther, le suono e subito dopo mi ritrovo un'anziana signora dal viso sciupato e al quanto inorridita «Chi cerchi?» mi chiede bruscamente «Esther» sono distrutto nell'animo, ho assolutamente bisogno di parlarle.
«Esther! Mia figlia?» mi chiede shoccata e io aggrotto la fronte «Ho bisogno di parlarle, la prego...» mi incendia con lo sguardo e mi chiude la porta in faccia «No!» urlo buttandomi sulla porta «La prego signora! È importante! Ho bisogno di parlarle, solo cinque minuti!» urlo come un forsennato ma niente.. Mi viene da piangere, abbattuto faccio per scendere le scale ma mi scontro contro la persona che cercavo.
«Esther!» le reggo la testa con le mani ma lei brutalmente le leva. «Ancora qui? Cosa ci fai?» mi chiede irata e il mio animo si consuma «Esther per favore non trattarmi così! Ho sbagliato è vero ma abbi pietà e perdonami! Ho bisogno di te..» vedo le lacrime riempirle gli occhi ma non versa neanche una lacrima «Mi hai fatto molto male» mi confessa con voce piccola piccola e mi sento sempre peggio.
«Lo so, e mi dispiace.. Ti prego piccola.. Mi rimani solo tu. Mio padre e mio zio non vogliono più vedermi, io e Juliette ci siamo lasciati.. Ti prego almeno tu resta» non me ne accorgo ma le lacrime lentamente mi bagnano la guancia.
«Non possiamo..» confessa abbattuta «Esther si che possiamo! Io ho rinunciato a tutto per te!» ho la voce un po' alterata perché mi sto seriamente arrabiando, tutto questo è frustrante.
«Perché l'hai fatto?» scatta lei e mi ritrovo senza parole e silenzioso. Perché non riesco ad allontanarmi da questa ragazza? Perché ci tengo tanto? La guardo negli occhi così scuri e tetri e in men che non si dica, il ricordo della notte passata insieme mi torna alla mente. Non mi sono mai sentito così vivo da quando la conosco e cavolo mi fa sentire bene «Perché ti amo Esther» ecco perché non riesco ad allontanarmi, ecco perché la penso sempre e la sogno sempre, ecco perché la voglio con me. Sbianca improvvisamente e scuote la testa «No. Tu menti» ha lo sguardo assente e si è parecchio innervosita. «Lo giuro, ti amo così tanto..» vorrei toccarla ma lei si ritrae e sorpassandomi corre in casa.
E per l'ennesima volta mi lascia così... Inutile e vuoto.
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Above Boundaries (Oltre i Confini)
Любовные романыIn una Detroit arretrata, in una società divisa e in due popolazioni completamente diverse, Esther: ventitreenne afroamericano, cresciuta in una famiglia difficile, senza un padre e con una madre alcolista troverà l'amore in Jeremiah, un trentenne b...