||Jeremiah||
Come mi sento ora? L'uomo più felice sulla terra. Ieri ho passato una serata perfetta con Esther e abbiamo fatto l'amore ed è stato fantastico, sotto le stelle come due adolescenti.
Mi ha confidato il suo segreto più grande e per me non è cambiato niente, mi piace come è con pregi e difetti. Questa mattina mi sono svegliato carico e col sorriso sul volto.
La sera scorsa dopo aver fatto l'amore, ci siamo coccolati e addormentati un po' sull'erba poi verso le due l'ho riportata a casa. Ho dormito poco ma sono soddisfatto.
Dopo essermi preparato, salgo in macchina e mi dirigo all'ospedale a trovare zia Margaret. Zio Robert ieri pomeriggio mi ha detto che sta meglio e che la dimetteranno stasera se tutto va bene.
Arrivo all'ospedale e corro a dare il cambio a mio zio.
«Buongiorno Miah» mi saluta mio zio con un abbraccio «Giorno, com'è andata stanotte?» gli chiedo un po' preoccupato «Benissimo. È sicuro che oggi ci faranno andare via» annuisco sollevato «Ti do il cambio puoi andare» mi abbraccia, bacia la moglie e se ne va, deve andare in edicola e verso il pomeriggio ci andrò anch'io anche perché verrà la mia Esther. Non so cosa siamo ora, non so cosa vuole da me ma so che fare l'amore con lei è stato strepitoso.
Senza accorgermene sorrido come un ebete pensando ai suoi ansimi e subito mi viene in mente di chiamarla.
Prendo il cellulare, digito il numero e dopo sei squilli risponde «Jeremiah?» amo la sua voce «Hey Osso come stai?» le chiedo dolcemente «Uno schifo. Sono a casa in pigiama davanti al televisore come una pappa molle» sorrido per la sua affermazione. È abituata a fare la gangster per strada, a derubare con i suoi amici e a lavorare al McDonald's del quartiere ma ora che è tutto finito le tocca stare a casa a fare la casalinga.
«Suvvia.. Non vedo l'ora di vederti» le sussurro con voce roca e lei resta in silenzio. «Anch'io» lo dice con voce così piccola che per poco non la sentivo.
«Ci vediamo dopo, devo andare» mi dice con voce debole «Certo. A dopo» aspetto un po' e poi attacco.
Resto con zia Margaret fino alle quattro del pomeriggio perché devo andare a dare il cambio a zio Robert. Corro in edicola e appena arrivo, mi gela il sangue. L'incubo della mia vita, non posso assolutamente crederci.
Entro velocemente nell'edicola e fulmino con lo sguardo mio zio che ha un bel sorriso da coglione sul volto. «Che ci fai qui?» chiedo rabbioso «Tesoro! Non sei felice di vedermi?» vorrei solo prendere a cazzotti qualcuno «Non ti hanno insegnato che è maleducazione rispondere ad una domanda con un'altra domanda?» chiedo scontroso «Calmati!» mi rimprovera mio zio «Vado da Margaret, ci vediamo domani» lo guardo andare via e fulmino la donna davanti a me.
«Juliette perché sei qui?» le chiedo serio «mi mancavi» si avvicina a me e giocherella col mio petto facendo cerchi immaginari.
«Potevi almeno avvisarmi» si avvicina pericolosamente a me e senza preavviso mi bacia. Le sue labbra sono soffici ma non sono quelle di Esther. Esther! Sarà qui a momenti o meglio, è già qui. Cazzo.
«Era troppo bello per essere vero» ha le lacrime agli occhi «Esther ti posso sp-» scuote la testa senza farmi finire di parlare «Lascia stare. Sono stata così stupida.. È colpa mia.. Dovevo dare retta alla testa come sempre e non al cuore. Buone cose» le lacrime le rigano il volto e si gira per andarsene. «Esther aspetta!» le corro dietro ma lei scappa via e non posso allontanarmi più di tanto.
Complimenti Jeremiah; sei riuscito a far scappare l'unica donna di cui sei attratto dopo ben dieci anni.
Mi insulto da solo dandomi del coglione, non ho raccontato a Esther di Juliette. Che sciocco che sono stato.. Prendo subito il cellulare e digito il suo numero, risponde subito «Non mi cercare più. Devo assolutamente cancellarti, devi sparire, evaporizzare, scioglierti, dissolverti non voglio sapere più niente di te. Mi hai preso in giro sin dall'inizio. Mi hai baciata, scopata e gettata come spazzatura. Grazie» la sento singhiozzare e singhiozzo con lei «Esther ti prego.. Fammi spiegare, per me non é stata solo una scopata, abbiamo fatto l'amore» le confesso «Vaffanculo. L'amore non esiste, è roba per stupidi come te. Addio Jeremiah, goditi la vita con la tua fiamma e non ti azzardare a cercarmi» mi attacca il telefono in faccia e rimango così, rosso dalla rabbia.
Torno in edicola e vedo Juliette in lacrime, mi si avvicina e mi molla un pizzone che mi fa girare la testa di lato. Me lo merito. «Lei è Esther.» dice schifata «Una sporca negra. Sei venuto urlando il nome di una schiava!» mi urla contro e parte subito uno schiaffo da parte mia. «Non. Ti. Devi. Permettere» le ringhio contro «Sparisci da questo posto all'istante e non ti far più vedere» la minaccio furibondo «A tuo padre verrà un infarto. Sapevo che questa stupida Detroit ti avrebbe cambiato, ora vai addirittura dietro alle nere» indignata se ne va «Cornuta» le urlo contro e lei mi manda gentilmente a fanculo. Giornata peggiore non potevo avere.
Sbuffo e mi butto su una sedia, devo assolutamente chiarire con Esther.
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Above Boundaries (Oltre i Confini)
RomantizmIn una Detroit arretrata, in una società divisa e in due popolazioni completamente diverse, Esther: ventitreenne afroamericano, cresciuta in una famiglia difficile, senza un padre e con una madre alcolista troverà l'amore in Jeremiah, un trentenne b...