Capitolo 5 Dove sorge il sole

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Ignazio voleva che quella sera fosse tutto perfetto, il giorno dopo sarebbe dovuto partire per la prosecuzione del Tour italiano de Il Volo, purtroppo capitava proprio ora all'inizio della sua storia con Gioia. Stava organizzando una serata memorabile prima la cena a lume di candela al Lido...quella sera lo fece riservare solo per loro due! Era soddisfatto del cartello CHIUSO PER EVENTO PRIVATO! E poi con la complicità dei suoi amici aveva organizzato una cosa troppo carina!

Gioia era al colmo della felicità ma paradossalmente anche un po' triste per la partenza di Ignazio il giorno dopo, ma le sarebbe servito a capire quanto quella storia fosse reale e importante per entrambi, poteva anche essere un fuoco di paglia e poteva spegnersi con il ritorno alla vita di ogni giorno. Ma non voleva pensarci ora, Ignazio le aveva detto che aveva delle soprese per lei e quindi si voleva godere il momento. Non aveva mai vissuto una situazione simile, una felicità così intensa, "Carpe diem" si disse, voleva quel momento ed era fortemente motivata a voler stare con Ignazio! La sera precedente dopo aver mangiato da Nina non erano riusciti a stare da soli. In mattinata invece erano andati alla "loro" baia a scambiarsi coccole ed effusioni avevano fatto il bagno e si erano divertiti a farsi scherzi. Dopo un veloce pranzo, Ignazio le disse che voleva organizzare una serata per loro quindi si separarono per i preparativi. Gioia nel pomeriggio fece un giro per Marsala e si fermò davanti una vetrina colpita da un vestito, entrò e lo provo d'istinto.

Commessa: le sta benissimo...sembra fatto a posta per lei Signorina, con il suo portamento e la sua altezza.

Il vestito era molto lungo, rosso arancio, di lino dalla linea morbida con delle sottili bretelle che andavano ad incrociarsi dietro la schiena completamente scoperta. Era raffinato e il colore si abbinava benissimo al suo incarnato abbronzato. Andò a casa fece una doccia e uscendo dal bagno sentì qualcuno che bussava al suo appartamento era la madre.

Gioia: Mamma perché hai bussato tu puoi entrare quando vuoi lo sai!

Adriana: Cara non sapevo se fossi sola- disse complice-Tesoro sono così contenta per te e Ignazio. Ma non sarà facile, sai che gira il mondo con il suo lavoro...e anche tu poi con i tuoi progetti! Spero che ....

Gioia la interruppe: Mamma lo so ....lo so ma è troppo presto per pensare a tutto ciò... voglio solo godermi ciò che ne viene. Quel che sarà ...Sarà! Domani parte e voglio passare questa sera con lui...quando si presenterà il problema lo affronterò anzi lo affronteremo lo faremo insieme. Io e lui.

La madre capì e l'abbracciò si fidava di Gioia sapeva che era forte e testarda e soprattutto temeraria!

Appena la madre uscì Gioia si preparò indossò il vestito, quell'abito era diverso da tutti gli altri che aveva, la faceva apparire una donna sensuale! Calzò un paio di saldali gioiello bassi e lasciò i capelli lunghi sulle spalle. Con il sole i suoi riccioli si erano un po' schiariti donandole dei lievi riflessi dorati che le davano luce. Si truccò leggermente una linea di matita nera per valorizzare gli occhi e il mascara per aprire lo sguardo, non aveva più bisogno del correttore per le occhiaie, il sole e l'aria buona gliele avevano fatte sparire. Mise un rossetto dello stesso colore del vestito. Si avvolse in una nuvola del suo profumo ai fiori d'arancio. E si guardò allo specchio, le arrivò l'immagine di una donna sofisticata...una donna innamorata notando quella strana luce nei suoi occhi.

Mentre stava prendendo la pochette sentì bussare alla sua porta era la madre che le annunciava che Ignazio era arrivato. Lo trovò in salotto che chiacchierava allegramente con suo padre e prendevano accordi per una partita di calcetto appena lui fosse tornato. Quando il padre e Ignazio la videro ammutolirono, il padre la stuzzicò:

Gianni: Oh ma che bella donna ...scusi venendo qui ha per caso visto mia figlia ....una bimbetta bruna stile maschiaccio.

Gioia : Papà sei terribile. ..

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