Capitolo 13 Periscope ed altri effetti della lontananza

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Quei pochi giorni di settembre volarono. Ignazio e Gioia li vissero intensamente assaporando ogni momento insieme, godendo il più possibile della presenza l'uno dell'altra e viceversa. L'ultima mattina prima di partire erano sulla spiaggia a cavalcare e Ignazio guardava Gioia ridere, chiuse gli occhi, ecco quell'immagine gli avrebbe fatto compagnia nei momenti in cui lei sarebbe stata lontana.

Arrivò il momento di lasciare Marsala, i genitori di Gioia partirono per Roma in macchina portando via anche l'auto di Gioia, mentre lei e Ignazio partirono insieme in aereo alla volta di Bologna.

Una volta li andarono direttamente dall'aeroporto negli uffici di Michele che li stava aspettando. Piero e Gianluca erano già arrivati. Si salutarono con affetto. Ebbe inizio la riunione.

Michele: Ragazzi come vedete ho convocato anche Gioia, vi chiederete perché ...ebbene lei farà parte del nostro Staff in qualità di stagista, se lei ovviamente accetta. Gioia, lo so, è una sorpresa anche per te. -notando la faccia sorpresa di lei- Se vorrai potrai fare il tuo stage da noi, nella nostra società manageriale, e visto il tuo curriculum inviatomi dal tuo Professore, dopo la tua Laurea quando ancora non conoscevi nessuno di noi, e soprattutto vedendo la tua preparazione in tema di comunicazione, ti voglio affianco de Il Volo. Abbiamo bisogno della tua professionalità. E credimi non ha niente a che vedere con la tua storia con Ignazio. Anzi ti dirò proprio questo mi aveva frenato all'inizio, ma visto il tuo saper distinguere le due cose, professionalità e sentimenti, ho capitolato anch'io. Abbiamo bisogno di un elemento come te. Il tuo stage si baserà sul nuovo progetto che stiamo creando per Il Volo. Cioè il Tour italiano nei palasport e le date europee e americane. Sarà un impegno grosso prima dovrai presentare il progetto che vaglieremo insieme e poi li dovrai seguire insieme a Barbara quindi dovrai dirmi se accetti o no subito e metterti subito a lavoro.

Tutti erano senza parole, la prima fra tutti Gioia. Che recuperando la propria lucidità, con fare professionale disse: Sono lusingata della tua proposta Michele, della Vostra proposta -guardando gli altri dello staff, ormai li conosceva tutti, visti i precedenti riferiti "all'incidente" di Gianluca e Martina - e si ACCETTO, è una bella sfida professionale che mi arricchirà molto.

Ignazio era rimasto senza parole oltre che per la "bella" notizia anche per il modo di essere di Gioia, così professionale seria ed efficiente.

Ovviamente tutti soprattutto i ragazzi esultarono alla notizia e alla risposta di Gioia, l'abbracciarono e le diedero in coro il "benvenuta", Ignazio l'abbracciò e le diede un bacio a stampo. Michele: Ignà contieniti, lei fa parte della tua società manageriale ora! Ign: Qui si, ma fuori no, Grande Capo. - Tutti risero poi tornarono seri alla riunione.

Quando finirono era l'ora di pranzo. Ignazio Gioia Piero e Gianluca andarono a mangiare insieme in un posticino molto carino. Erano tutti euforici. Piero e Gianluca erano contentissimi sapevano che Lei li avrebbe tutelati nel migliore dei modi. Ignazio, era si contento, ma pensieroso. Era si una cosa positiva ma non sapeva se questa novità poteva cambiare un po' il loro rapporto. Ad un certo punto brindarono tutti alla nuova carriera di Gioia, fecero una foto tutti insieme e Gioia la mandò sia ai suoi genitori sia ai genitori di Ignazio per comunicare la notizia. "Ecco a voi la nuova stagista del gruppo manageriale de Il Volo! I genitori di entrambi li chiamarono subito tutti felici. Caterina era la più entusiasta di tutti, piangeva di gioia al telefono.

Dopo pranzo Ignazio e Gioia andarono a casa di lui per sistemarsi! Lei voleva andare in albergo per lasciargli i suoi spazi ma lui fu inamovibile su questa cosa. Ign: Tu vieni da me e basta! Non dire altro se no mi incazzo e di brutto - le disse serio! Lei gli sorrise e lo baciò. Ign: Ecco ...e non dire più cavolate del genere capito?

Arrivati lui le mostrò la sua casa che era arredata in modo molto bello. E le piacque soprattutto la stanza che lui definì la camera della musica, c'era un pianoforte e tanti strumenti musicali che lui ovviamente sapeva o cercava di suonare ad esempio il sax.

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