Un Regalo Inaspettato

Capitolo 20 The best Day of my life

Nei giorni che Gioia e Ignazio rimasero a Marsala ci furono anche delle belle cose, come ad esempio il Compleanno della sorellona Nina.

Ignazio non poteva neanche uscire per comprare il regalo alla sorella ma a quello rimediò Gioia, lei era libera nessuno la controllava e prendendo la macchina di Vito usciva indisturbata. Ovviamente per comprare il regalo a Nina doveva farsi aiutare quindi "precettò" Alessandra "sorella acquisita" per Ignazio e Nina con cui aveva stretto una bella amicizia e andarono in giro per Marsala e poi a Trapani. Non era facile trovare il regalo giusto, Nina era molto semplice e a volte la semplicità è una grande difficoltà per chi deve fare un regalo. Gioia e Ale a braccetto per le vie di Trapani si dettero anche allo shopping divertendosi tantissimo. All'improvviso si fermarono davanti una vetrina e entrambe con sguardo d'intesa entrarono. Fecero comporre un bracciale con dei simpatici ciondoli ed ogni ciondolo aveva un significato speciale da parte di Ignazio mentre Gioia scelse una collanina con un ciondolo con due ali su un'ala c'era scritto "my angel". Nina si meritava tutto l'affetto del mondo era davvero una sorella per Gioia che la chiamava spesso e mai Nina si lamentò di questa cosa anzi le diceva lei di chiamarla perché conosceva bene il fratello, Gioia era con lei che si confidava, era Nina che le faceva capire alcune sfumature del carattere di Ignazio e sempre Nina la consigliava come comportarsi, e la cosa andò oltre al discorso Ignazio alla fine Gioia cominciò a raccontarle tutto della sua vita. Si Nina era la sorella che non aveva avuto ma che la vita le aveva fatto incontrare. Una specie di Angelo Custode.

Ale e Gioia organizzarono una festa a sorpresa al Baglio per Nina mentre Ignazio la distraeva. Poi di sera tardi con la scusa che dovevano andare al Baglio a recuperare la macchina del padre, Ignazio la portò a casa di Gioia e ...SORPRESA fù!

Quella sera si divertirono molto, con una festa semplice fatta di fratellanza amicizia e sentimenti veri. Nina era felice, Gioia e Ignazio ancora di più vedendola così, finalmente un pochino di serenità. Caterina teneva abbracciata Gioia e le disse mentre guardava Ignazio ballare con Nina: Gioia? Ti voglio dire una cosa col cuore...tu sei un'altra figlia, Picciridda mia, davvero!! Io ti ho sempre detto che puoi contare su di me ...Te lo ripeto... Io ci sarò sempre Tesoro mio ...anche se è poco che state insieme... lo so che siete così giovani ma spero che il vostro amore sia per sempre. Ma anche se le cose...non voglio manco dirlo ...Tesoro ormai la nostra casa è la tua. Sei speciale al di là del fidanzamento con Ignazio, tu sei veramente una brava ragazza e ti meriti tutto il meglio di questo mondo. - finì la frase in lacrime. Gioia l'abbracciò forte.

Gioia: Cate ti prego fai piangere anche me così! - L'amore di una mamma lo percepisci e capisci che è sempre sincero e incondizionato. Gioia si commosse si sentiva al sicuro fra le braccia di quella mamma così forte e tenace. Grazie - disse con la voce rotta dall'emozione- Grazie Caterina io so di aver trovato un'altra famiglia anzi siamo tutti una sola famiglia ormai considerata la forte amicizia tra te e mamma, lei è felice quando sono con te, mi dice sempre che tu per me sei come una seconda mamma.

Caterina: Io e Adriana ci sentiamo tutti i giorni anche più volte al giorno. Mi sa che andrò presto a Roma.

Gioia pensò ...si.... sta accadendo a me. Sta accadendo proprio a me!!!

Il giorno dopo lei e Ignazio si svegliarono tardi. Ignazio andò a casa doveva preparare le valigie destinazione Madrid e anche Gioia doveva preparare le sue. Aveva preso delle cose a Trapani un po' più autunnali e avrebbe lasciato le altre cose un po' più leggere li a Marsala. Si rese conto che ormai la sua roba era sparsa per tutta l'Italia: Marsala Roma Bologna...Aveva tre case ormai. L'effetto Boschetto, non solo aveva piacevolmente sconvolto la sua vita ma ...anche il suo guardaroba.

Nel primo pomeriggio Ignazio le mandò dei messaggi su whatsApp:

Ign: Ti ricordi di me?