Capitolo 7 Il Volo

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Quando Ignazio atterrò, trovò l'assistente del suo Manager che lo aspettava, Barbara, era come una mamma in seconda da sei anni, seguiva lui e gli altri due in tutto e per tutto, ogni problema che sorgeva c'era Santa Barbara che provvedeva. Lui l'adorava e si confidava molto con lei, come del resto anche gli altri...erano tutti molto uniti...una seconda famiglia, soprattutto Michele il loro manager, era molto affezionato a quei ragazzi...li aveva visti crescere in quei sei anni e li considerava un po' come figli, infatti non c'era mattina, quando non stavano insieme che non li chiamasse, anche per sapere solo come stavano. Non era un freddo rapporto di lavoro, quei ragazzi si facevano voler bene e gli davano tante soddisfazioni professionali ed affettive.

Ign: Barbaraaaa, -le andò incontro abbracciandola.

Barbara: Good Boy, tutto bene? Che entusiasmo!!!! – lo abbracciò.

Ign: Si si- e rise imbarazzato-

Barbara: Che hai? Sei strano. – lo guardò interrogativa lei. Ignazio aveva un'aria strana, ok era felice per il successo del Tour ma lo vedeva diverso, una luce particolare negli occhi, che aveva combinato quel ragazzo?

Ign: Ma niente Barbara, che vuoi che abbia- mentì lui. Ma a Barbara non sfuggiva proprio niente eh ?- fu il retro pensiero del ragazzo.

Barbara: Caro mio non me la racconti giusta te...-disse con uno spiccato accento Bolognese. Ignazio rideva ancora di più imbarazzato. Barbara lo informò che stavano arrivando anche gli altri due. Piero in aereo da Catania e Gianluca in macchina insieme al padre Ercole.

Lui annuì e insieme andarono ad aspettare il volo da Catania.

Ignazio accese il telefono e arrivò la notifica del messaggio di Gioia, lo lesse immediatamente e ...sorrise, un'espressione dolce e sognante. Quindi si allontanò un attimo da Barbara che sempre di più si convinse che c'era qualcosa sotto.

Gioia sentì squillare il cellulare e vide che era LUI: Mr Boschettoooooo – quasi urlò- il viaggio è andato bene?-domandò allegra.

Ign: Ma tu così rispondi al tuo ragazzo? – sottolineando le parole "tuo ragazzo"- be una parolina dolce no? Eppure mi pare che non soffri di diabete! – disse con voce comica-

Gioia: ahahahah Barbabietolino mio, come stai? – e rideva dispettosa!

Ign: Bene Yogurtina mia ...ahahahahahah- risero come due scemi.

Tornarono seri. Ign: Piaciute le canzoni Tesoro mio?

Gioia: Piaciuta tutta la sorpresa ...ma ti avevo mandato un sms...è arrivato?

Ign: Arrivau ...trrranquilla, - lo "trr", sostiene Ignazio che faccia parte dell'alfabeto siciliano - ma volevo sentirlo dalla tua voce Picciridda, che te lo dicu a fari mi manchi...mi sono trroppo abituato alla tua testa dura.

Gioia: Ah che belle parole che mi dice il mio ragazzo- rise

Ign: ripetilo....

Gioia: Cosa?

Ign: Che sono il tuo ragazzo

Gioia: Ovvio sei il mio ragazzo. Perché ne dubiti?

Ign: No Tesoro, ma mi piace sentirtelo dire, mi riempie il cuore.

Parlarono un po', si punzecchiarono allegramente, si dissero cose carine e dolci da far salire il diabete come disse Ignazio e risero...complici di quel sentimento appena nato e così bello.

Barbara lo guardava e lo vide tornare a sedere con una strana aria imbambolata.

Barbara: Ignazio hai chiamato tua madre? – Ignazio la guardò come per dire Miiiiiii me ne sono dimenticato, E la chiamò subito.

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