Capitolo 3 Conoscersi

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Mentre sfrecciavano sulla vespa  per le stradine di una assolata Marsala, Ignazio continuava a descriverle le meraviglie di quella città, si sentiva che amava molto quel posto. Arrivarono così in Pizzeria e il ragazzo salutò tutti con entusiasmo, Nina- la sorella- scrutò Gioia che entrò timidamente e salutò. Ignazio la presentò e sparì nel retro.

Gioia era al colmo dell'imbarazzo, non sapeva che fare stava lì impalata. Ignazio tornò poco dopo dicendole "Che fai lì in piedi, dai siediti...Margherita va bene?" domandò con voce squillante.

Gioia annuì timidamente.

Quel locale era molto carino con pochi tavoli e tante foto de Il Volo e di Ignazio appese alle pareti.

C'era gente ma mentre Nina serviva, buttava sempre uno sguardo a quella bella ma impacciata ragazza arrivata con suo fratello.

In quel momento, entrò in pizzeria la Signora Caterina che la riconobbe subito e l'abbracciò esclamando sorpresa "Bedda mia che fai qui? "

Gio: Salve Signora ....voglio dire Caterina, Sono con Ignazio, eravamo venuti a prendere una pizza, siamo andati a fare un giro, tuo figlio è stato molto gentile mi ha fatto vedere un po' la costa poi abbiamo fatto un bagno ora avevamo fame e siamo venuti qui.

Cat: Avete fatto bene, tua mamma è rimasta al Lido, stasera ci vediamo lo sai? Ci ha invitati a cena da voi al Baglio... ci tiene tanto.

Gioia: Davvero? Sono contentissima. Disse entusiasta.

In quel momento entrò Ignazio tornato con due pizze in mano, baciò la madre che lo informò dell'invito a cena e i suoi occhi brillarono, guardò Gioia con un sorriso mozzafiato, era contento poteva passare altro tempo con lei, e si stupì di questo pensiero.

Si sedettero al tavolo e mangiarono la pizza che era buonissima ma enorme, Ignazio con fare premuroso la controllava e la spronava a mangiare.

Squillò il cellulare di Gioia, era la madre che la cercava, la ragazza spiegò ogni cosa e la madre contenta la informò della cena con la famiglia Boschetto ed altri amici, Gioia le disse che era stata avvertita da Caterina. La madre chiuse la comunicazione contenta, finalmente sua figlia stava facendo un po' di vita sociale.

Come era tutto carino lì, così ospitale e accogliente. Gioia stava bene...proprio bene.

Finita la pizza chiacchierarono con gli altri un po' e poi salutarono e andarono via, Ignazio saliti sulla vespa le chiese cosa volesse fare...erano le 4 del pomeriggio.

Gioia fece spallucce, non sapeva proprio, faceva molto caldo!

Ma lui non voleva riportarla a casa si sorprese di nuovo a pensare che voleva passare ancora del tempo con lei, ma la vide accaldata e forse un pochino stanca! Le disse che l'avrebbe riportata al Lido e lì avrebbero deciso. Mentre prima, in vespa, Gioia non si era aggrappata ad Ignazio, stavolta Ignazio notò che quando mise in moto la ragazza oltre ad abbracciarlo, posò la testa delicatamente sulla sua schiena ...era dolce, come una bimba stanca, le fece tenerezza e le accarezzò piano una mano mentre era aggrappata a lui.

Quando arrivarono Gioia era davvero cotta, il caldo e la stanchezza accumulata si stavano facendo sentire. Ignazio la esortò ad andare a casa! Però lei era riluttante non voleva separarsi da lui ci stava bene insieme e rimase anche lei stupita di questa constatazione, ma decise di andare via, tanto la sera si sarebbero rivisti. Ignazio le chiese il numero del cellulare e così si scambiarono i numeri, la salutò con un bacio in fronte molto tenero guardandola a lungo negli occhi facendole una carezza sui capelli le disse scherzosamente all'orecchio: "Nun cumbinari danni eh!" (Non combinare danni!)

Gioia, una volta arrivata a casa, si stese sul letto, sentiva il profumo di Ignazio e la sua pelle leggermente arrossata dal sole sapeva di sale. Ripensava a quella giornata così particolare, a tutte le persone conosciute e a...Ignazio e con quel pensiero si addormentò!

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