8. La camera oscura

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Calum's Pov

Ritrovarsi tutti li,riuniti intorno al tavolo straboccante di vivande,di calici di pieni di liquido rosso,tra falsi sorrisi e finte risate,come una normale famigliola felice,era troppo surreale.
Per quanto ci sforzassimo di apparire" normali" il risultato non è molto soddisfacente.
Sarebbe stato molto piú facile restare in Virginia,in quella grandissima villa piena di vampiri nobili e altezzosi.
E invece siamo qui, in Questo piccolo appartamento dove vivono i miei,mangiando paella e nachos,bevendo sangue sintetico A negativo perchè B positivo è finito. Raccontandoci aneddoti divertenti sul passato, parlando solo di cose belle e evitando argomenti imbarazzanti.
Si,potremmo sembrare proprio normali.
La tipica famiglia felice delle pubblicità.
Per quanto i miei siano felici di questa vita,così "normale" e umana,Per quanto il desiderio di mia madre di vivere come una una comune cittadina si sia avverato,so che ogni giorno si chiedono come sarebbe stata la loro vita,e soprattutto la nostra,se fossimo rimasti al castello.
Se fossimo anche noi parte di quei vampiri nobili e altezzosi,re e principi succhia sangue.
La storia che sto per raccontarvi,è assolutamente vera e crudele.
Cercherò di narrarla il più brevemente possibile,e anche se potrà apparire romantica e strappalacrime,potete stare certi che non lo è mai stato.
Mio padre Rehir fa parte della più nobile corte del Virginia. Primo di sette fratelli,da sempre il favorito e onorato.
Il sangue blu scorre
Nelle sue vene,la ricchezza e la corona sono da sempre i suoi simboli prediletti.
mio nonno non aveva dubbi,quando scelse lui come suo successore.
Infondo gli assomiglia così tanto. Stesso carattere autoritario e dominante,da sempre con il desiderio di governare.
Vampiro naturale,di una lunga generazione dei Fischer.
Era tutto quello che aveva sempre desiderati.
Doveva sposare una certa vampira di cui non rammento il nome,figlia di nobili discreti che l'aveva data in dono a mio padre.
Era tutto perfetto.
Finchè non spuntò fuori Daniela.
Mia madre.
Figlia di contadini messicani immigrati in Virginia,era una giovane sedicenne,che passava il suo tempo nei campi,a raccogliere ciò che avrebbe venduto il giorno dopo al mercato.
La figlia maggiore,si occupava della sorella e dei lavori di casa.
Era una ragazza semplice e pura.
Troppo pura per Rehir.
Papà disse che la prima cosa che lo colpì furono i suoi capelli.
Lunghi e riccissimi,scuri,e quei occhi verdi smeraldo contornati dalla pelle olivastra e le labbra rosse e sottili.
Era così diversa dalle altre ragazze,umane o vampire che siano,così bionde e anemiche.
Lo zio di mio padre lo mandò in paese,cosa che succedeva raramente,e solo di notte,alla ricerca di nuove cavie per i suoi esperimenti.
Dal 1850,i Fisher si occupano di esperimenti su vampiri e non.
Mio padre,nonostante abbia rinnegato la corona,esegue ancora i suoi esperimenti,all'oscuro dei miei nonni e del potere.
Quando vide mia madre,con una grande zucca arancione tra le
Mani che rischiava di cadere da un momento all'altro,rimase abbagliato.
Comprò quella zucca pesante,e torno ogni settimana al mercato per vederla e corteggiarla.
Gli piaceva corteggiare le donne.
Lo faceva sentire potente e desiderato,e si divertiva.
Ma dietro quel corteggiamento,c'era ben altro che divertimento.
Entrambi sentivano qualcosa,ma cercavano di nasconderlo al meglio.
Per il figlio del re,prossimo successore,era inaccettabile perdere tempo con una contadinella ispanica che non aveva da cui da vivere,e soprattutto,umana.
Se solo suo padre lo avesse visto sarebbe diventato una furia.
Daniela invece,era troppo intimidita da quel ragazzo cosí bello e misterioso,dalla pelle diafana e gli occhi blu elettrico.
Non poteva certo innamorarsi di uno così,ricco,e che probabilmente si stava solo divertendo.
Poi ricevette una lettera.
Quando Rehir,quel ragazzo dal nome così strano,tornò al mercato,le lasciò tra le mani una busta gialla.
Lei,non vedeva l'ora di tornare a casa,era troppo emozionata e curiosa.
Pian piano,iniziarono a scambiarsi lettere,sempre più esplicite e romantiche.
Avevano iniziato la loro relazione segreta,e per quanto entrambi sapevano che ciò non avrebbe portato nulla di buono,non pensarono neanche un minuto di lasciarsi.
Quando Daniela scoprì di quale essere si era innamorata,il mondo le crollò addosso.
Non fu facile per Rehir rivelarle la sua vera natura,tanto che Daniela per un breve periodo smise di frequentare il suo amato.
Forse era meglio così,
Pensarono entrambi.
Mancava poco ormai al matrimonio con la giovane vampira,ma Rehir scoprì che la donna che voleva al suo fianco per il resto della sua vita,non era lei.
Daniela,vedendolo tornare da lei,non seppe cosa fare.
Erano pazzamente innamorati,proprio come nelle favole,e per la prima volta entrambi lo ammisero.
La trasformò,proprio come voleva lei,in modo da poter restare accanto a Rehir per sempre.
La notizia non piacque ad i suoi genitori,che la cacciarono malamente di casa,rinnegandola come figlia.
Non fu la sola ad essere rifiutata.
Quando mio padre si presentó al castello vicino alla sua futura moglie,Il nonno disse:" se sposi lei,non sarai più re. Sarai rinnegato dal regno,i tuoi figli e i figli dei tuoi figli non potranno mai ereditare la corona che gli spetta."
Rehir non ci pensò un momento,prese la mano della sua amata e corse a sposarla.
Non avevano nessuno che. credesse in loro,che li sostenesse.
Erano solo loro due,e si bastavano.
Ora,nessuno può sapere cosa sarebbe accaduto se mio padre non avesse sposato mia madre,probabilmente sarebbe un nobile vampiro di corte,e sicuramente,non ci saremo noi.
Mi ha sempre incuriosito questa storia.
Che cosa avrei fatto io al suo posto? Forse,avrei rinunciato.
Provare sentimenti per un umano è uno scandalo,un peccato,è una legge imposta a tutti i vampiri del pianeta.
Che poi,cosa posso saperne io dell'amore.
-Se non vuoi farlo Cal,non lo fare. Non sei costretto.-
Disse mia madre sparecchiando i pochi piatti rimasti sul
Tavolo.
-Cosa?-
-Non sei costretto a partecipare agli esperimenti. Almeno tu...-
Mia madre,per quanto amasse mio padre,è sempre stata contraria agli esperimenti dei Fischer.
Cercava di restarne fuori e non tirare fuori l'argomento,ed io ero diventato il suo più grande orgoglio,decidendo di non fare parte di questo incubo.
-Dani,sei stata tu a dire che vuoi ambientarti,vuoi che ci comportiamo in modo normale e tranquillo. Le persone normali hanno un lavoro.- Disse mio padre finendo l'ultimo goccio della sua bevanda.
-E tu quello lo chiami lavoro normale?!fare il cassiere lo è,o il cameriere. Non togliere la vita a persone innocenti.-
-Quindi tu,quando hai fame,non togli la vita a persone innocenti?- Disse mio padre.
Per poco non le cadevano i piatti.
Mia madre, la vampira più "normale" che ci sia,cerca di nutrirsi maggiormente con il sangue sintetico,creato da mio padre,abbastanza forte da tenere in vita un vampiro.
Ma quello non basta.
E anche mia madre,come è "normale" che sia,ha spezzato il collo a qualcuno per saziare la sua fame.
Lo fulminò con lo sguardo e tornò in cucina.
Non avevo la minima voglia di assistere al litigio dei miei.
-Noi ce ne andiamo.- Dissi guardando i miei due fratelli.
-Volete dei nachos? Ve li metto in una vaschetta.-
Ecco,se vivessimo nella villa del regno,non potrei mangiare i favolosi nachos di mia madre.
La sua cucina è la migliore in assoluto.
-Non molti però.- Disse Shannon.
La fulminai con lo sguardo.
Come non molti? Sono la cosa più buona
Al mondo.
Se non li vuole lei,ci sono io.
-Stasera ho organizzato una festa a casa.-
Ah,gia.
La grande idea di mia sorella.
Invitare mezza scuola in due metri quadri di casa(anche se non sarebbe così impossibile,ci starebbero anche in bagno).
Diceva che in questo modo ci saremmo ambientati più facilmente e cancellato ogni dubbio sulla nostra famiglia.
Che genialità.
Probabilmente avrà l'effetto contrario.
Attireremo l'attenzione e saremo sulla bocca di tutti.
Come se non bastasse,ha invitato pure Mark e Larson.
Non che ce l'abbia con il mio miglior amico,ma Larson proprio non lo sopporto.
E poi perchè invitare due predatori come loro tra una folla esagerata di umani? Perchè non può comportarsi come una "normale" ragazzetta di Roxenville,timida e sempliciotta,e farsi notare ovunque vada?
Salutiamo i nostri genitori e ci dirigiamo verso la mia auto.
Devo trovare un modo per passare il tempo stasera,non ho la minima intenzione di passare la serata cercando di trattenere l'istinto animale tra tutta quella gente.
Sarà un lunga notte.

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