Questo è per chi non riesce a vedere tutta la parte.
Strano? Insomma... tu sei un vampiro e io, laggiù ho un fium... -
-tesoro, non c'è niente di più bello di quello che accadrà. -
Fece una smorfia disgustata ma non obiettò e lasciò che la spogliassi.
Mi tolsi l'asciugamano e il suo sguardo scese direttamente.
-va indietro, contro la tastiera. -ordinai con voce aspra.
Indietreggiò fino ad avere la schiena addossata alla tastiera ed io piazzai le ginocchia ai lati dei fianchi. Appoggiai una mano alla tastiera e una sulla sua nuca..
Non appena mi assaggiò mossi i fianchi e aumentai la presa sulla sua testa con un profondo gemito gutturale.
Mi accolse più infondo che poteva e sebbene il corpo mi tremasse mossi le anche in brevi affondi.
-Dio, Winnie tesoro... Non riesco a fermarmi... -
Cercai di ritirarmi ma mi tenne stretto e venni urlando il suo nome.
La distesi sul letto e percorsi il suo bacio con delicati baci indugiando intorno all'ombelico.
Probabilmente i miei occhi si erano colorati di rosso, perché lei provò a chiudere le gambe.
La tenni ferma e affondai la mia testa sulla sua intimità.
Inarcò la schiena e gemette forte. La assaggiai lentamente, mentre si dimenava sotto di me. Mi afferrò i capelli e mosse il bacino verso la mia bocca.
-Calum! Ti prego... -
-Che cosa vuoi Winnie? -
Spalancò la bocca e chiuse gli occhi, estasiata.
Mi staccai da lei, ma prima che se ne rendesse contro la penetrai velocemente.
Affondavo sempre più forte, sempre più vicino all'apice del piacere.
Strinse le gambe intorno ai miei glutei e mosse le anche vedendomi incontro.
-Più forte... -
Mi stupì delle sue parole ma non me lo feci ripetere due volte.
Mi agrappai alla tastiera del letto rischiando di spezzarla.
Affondai dentro di lei per l'ultima volta, e mi lasciai andare contro di lei.
Uscì da Winnie e mi misi al suo fianco.
La strinsi tra le mie braccia godendo del calore che emanava.
Con Winnie, il sesso era favoloso.
Ma non era solo quello.
Avevo come la sensazione che c'era molto più del sesso.
Solamente non volevo accettarlo.
*
La grande villa di Trisha era qualcosa di surreale.
Era enorme e bellissima.
C'era moltissima gente, probabilmente tutti i ragazzi da i 17 ai 20 anni di Tutta Roxenville.
Grazie a questa festa sarebbe diventata velocemente popolare.
Parcheggiai il pick-up in giardino ed entrammo nella villa super affollata.
Ero venuta con Johanna, alla fine Calum aveva deciso di non festeggiare.
Mi dispiaceva, ma avevo intenzione di divertimi. Con o senza di lui.
Ci inoltrammo tra le persone ammucchiate a ballare nella grande sala al primo piano.
Sembrava una di quelle case viste sui film. I suoi genitori dovevano essere davvero ricchi.
Johanna indossava un bellissimo vestito rosso e dei tacchi beige vertiginosi. Io invece avevo optato per una gonna di pelle a vita alta, leggermente a ruota e un top corto dalle stampe bianche e nere, abbastanza scollato e che lasciava scoperta una piccola parte di pelle della pancia.
Ovviamente, il tutto accompagnato da delle converse nere.
Intravidi i miei compagni di classe riuniti al bar e li raggiungemmo.
Prendemmo due drink e ci unimmo alla conversazione.
- ehi, c'è Trisha. - Mi voltai nella direzione che Jo aveva indicato.
Trisha stava parlando con Nathan e un' altro ragazzo.
Indossava dei pantaloncini a vita alta che lasciavano scoperti mezzo sedere.
E, cosa peggiore, aveva il mio stesso top.
-Sta meglio a te. -disse Sadie che si era unita a noi.
Nemmeno a lei stava molto simpatica, non era poi la così brava ragazza di campagna che voleva dimostrare.
-Comunque Winnie, sappi che mi dispiace per ciò che è successo con Calum. Se avessi saputo che ti interessava non li avrei nemmeno sfiorato. -
-Ehi Sadie, è ok. Sul serio, non preoccuparti. -
Mi sorrise gentile e ordinò altri tre drink per tutte.
Presi un sorso di quel cocktail troppo forte, che per poco non sputai in faccia della ragazza che si era appena avvicinata.
-Ciao ragazze. Vi state divertendo? -stava fissando il mio top.
-Si Trisha. Hai una casa bellissima. -disse Jo.
-Grazie Jo. Cal non è venuto? -
Cal?
Per te è Calum, non CAL.
- No, aveva un altro impegno. -
-Peccato. -
Adesso le tiro un pugno, poco ma sicuro.
Qualcuno la chiamò infondo alla stanza e si allontanò.
-Stronza. -
-Dai, lascia stare. Andiamo a ballare. -
Sadie ci prese per mano e ci condusse nell' enorme pista piena ' di persone.
Nonostante quello che era appena successo con Trisha, ballai spensierata tra le note della musica commerciale.
Avrei voluto che ci fosse anche lui, ma ha detto che i vampiri non festeggiano l'ultimo dell'anno, anche se stento a crederci.
Dopo lunghi minuti di ballo mi allontano dalla pista e afferro il bicchiere che Sadie mi porge.
-Guarda! Sta nevicando! -scostai la tenda e ammirai i piccoli fiocchi di neve che si adagiavano sul suolo.
-Dobbiamo brindare alla neve! -urlò Sadie.
-Sicura che non sia solo una scusa per bere? -dissi ridendo e accogliendo fra le mani l'ennesimo drink superalcolico.
Non avrei potuto guidare. Stavo iniziando ad avere caldo e la testa mi girava fastidiosamente.
Mancavano pochi minuti all'inizio del nuovo anno e mi diressi barcollando verso il centro della pista dove ci eravamo tutti riuniti.il deejay fermò la musica e iniziò il conto alla rovescia.
Inviai un veloce messaggio ai miei amici e a Calum.
L'anno era passato troppo velocemente e si stava portando via tutti i magnifici ricordi.
L'unico progetto Che avevo per il nuovo anno, era Calum.
Era tutto ciò che volevo e mi resi conto che tutto il resto non mi importava.
Quando sono arrivata a questo? A questo punto dove tutto ciò che non riguarda lui non ha più senso? Ero forse innamorata? Non lo sapevo. Ma per lui avrei dato tutto, avrei fatto tutti i sacrifici. C'era solo Calum e veniva prima di me. Era tutto ciò di cui avevo bisogno e sapere che lui era felice e stava bene faceva stare bene me
Non era forse amore questo?
-Buon anno! -due labbra morbide si appoggiarono sulla mia bocca lasciando un sonoro bacio, e Mi accorsi solo quando si staccò che si trattava si Johanna.
I suoi occhi luccicavano e sorrideva spensierata.
Bene, nemmeno lei avrebbe guidato.
Dopo aver scambiato gli auguri, Sadie tornò dal bar con tre bicchieri pieni di spumanti.
- Il primo spumante dell'anno! -
Si, nemmeno lei. Mi sa che stanotte si dorme in giardino.
Ci fiondammo tutti sulla pista a ballare come pazzi, stretti l'uno a l'altro.
-Vado in bagno! -urlai alle ragazze che non sembravano ascoltarmi.
Mi inoltrai nelle stanze in cerca di un bagno, ma quando aprì la prima porta trovai l'enorme cucina.
Beh, già che ci sono.
Aprì il frigo, molto più pieno di quello di casa mia, e presi del prosciutto e del ketchup,poi mi sedetti sullo sgabello dell'isola e mangiai tutto affamata.
-Benjoy. -
Nathan entrò barcollando nella cucina. Fra le mani aveva quella che sembrava una bottiglia di vodka alla fragola.
-Leionard. -
Non ero sicura che quello fosse il suo cognome.
Si sedette nella sedia affianco e prese un pezzo del mio prosciutto.
-Che ci fai qua? -
-Che domanda del cazzo è? -biascicai.
Cosa diceva Calum? Quando ero ubriaca iniziavo a imprecare?
-Lo sai Benjoy, probabilmente ti farei. Anche se sei una sfigata. Prima eri brutta. Ora sei proprio una figa. -
Lo guardai minacciosamente. Non avevo capito quasi nulla di ciò che aveva detto, dal momento che non ero l'unica in gravi condizioni.
-Tu sei ancora brutto. -
Afferrai la sua bottiglia la portai alla bocca.
- Lo sai Leionard... tu sei stato il mio primo bacio. Ed era... un gran bel bacio, davvero. -
Biascicai gesticolando senza motivo preciso.
- parla per te, Benjoy. Il tuo pparecchio era d' intralcio. -
-Ma vaffanculo! -
Finimmo tutta la bottiglia, parlando del più e del meno e ridendo di cose insensate.
-Propositi per il nuovo anno? -
Chiesi quando notai che la bottiglia era vuota. La portai ugualmente alle labbra, sperando che ci fosse un doppio fondo e un' altro litro di vodka si materializzasse.
-Mmh... prendere il diploma, farmi Trisha Barns e la Benjoy, dire ad Alexa che la amo, comprarmi una macchina da corsa e scala una montagna. Tu? -
-Eh... Anche io uguale. - mi alzai dalla sedia e salutai distrattamente Nathan.
Avevo urgentemente bisogno di un bagno.
Tutto intorno a me girava, il pavimento non smetteva di traballare e la musica pulsava forte.
La mia testa faceva malissimo e iniziai a disperarmi quando mi resi conto che la casa era enorme e trovare il bagno sarebbe stato difficile.
Salì le scale difficilmente, agrappandomi al corrimano.
Aprì varie porte trovandole vuote o chiuse.
Non riuscivo più a camminare, avevo male ai piedi e probabilmente stavo per vomitare. Non avrei resistito a lungo.
Aprì l'ennesima porta trovandola fortunatamente aperta.
E in quel momento, pensai che avrei vomitato davvero.
Trisha Barns stava accarezzando la folta chioma riccia di Calum.
Erano così vicini che per poco i loro nasi si toccavano.
Gli sorrideva lasciva, con quelle graziose fossette.
-Sai la proposta dell' altra notte? Accetto. -
Si avvicinò al suo corpo possente e fece scorrere le mani lungo il suo Torace.
Non sembravano essersi accorti della mia entrata.
-Sesso in cambio di informazioni. Da ciò che ho visto l'altro giorno, ne vale la pena. -
Abbassò lo sguardo e si morse il labbro inferiore maliziosamente. Fece scorrere la sua mano fino ad arrivare alla sua cinta in cuoio.
E non ci vidi più.
STAI LEGGENDO
Vampire next door - salvatori di anime
Vampiro~Primo libro della trilogia "Vampire Next door"~ "Ho provato tutte le emozioni che una ragazza della mia età non dovrebbe provare" Da qualche tempo a Roxenville stanno succedendo delle cose strane. Ragazze scomparse e uccise,avvistamenti di soggett...