24. Dubito

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È il capitolo più "hot"della storia, perciò chi non gradisce è pregato di non leggere l'ultima parte.
Io ho avvisato; )

Calum pov's
Osservavo incantato i fuochi d'artificio colorati.
Ero seduto in terrazza, con una sigaretta fra le labbra e mi perdevo tra i pensieri.
La neve si stava appoggiando delicatamente sulla staccionata.
Era appena incominciato il duemila e sedici.
Dave e Shannon erano andati al Blodyblues a festeggiare.
Mark, che avrebbe dovuto raggiungerli da li a poco, mi stava facendo compagnia da qualche minuto.
Aprì la porta finestra e si sedette al mio fianco.
Mi porse una busta di AB negativo e osservò il cielo colorato.
-Sicuro che non vuoi venire? Ci saranno tutti. Dai, è l'ultimo dell'anno Cal! -
-No Mark, non ne ho voglia. -
Sbuffò ma smise di provare a convincermi.
Ricevetti un messaggio da Winnie.
"Buon anno amore! Che sia un duemila e sedici pieno di Winnie! "
Risi tra me e me per il suo sms.
Avrei tanto voluto che il nuovo fosse pieno di Winnie.
-E quel sorriso? È da quando stai con l' umana che non smetti di sorridere come un coglione. -
- ma sta zitto! -
Rise e prese un lungo sorso di sangue.
-Glielo dovrai dire prima o poi... -
-Lo so. -
-Senti, te lo dico perché sei mio amico e ci tengo. -
Mi guardó attentamente e iniziai a fremere per la curiosità.
- Tu la ami, quindi le devi dire la verità. È gliela devi dire adesso. Perché il tempo passa e quel segreto diventerà una corda che ti si stringerà intorno al collo.
La amerai cosí tanto che farai di tutto per tenertela e quella corda diventerà così stretta che non ti farà più respirare. Prima o poi però lei lo scoprirà . E allora saprai di averla persa e che finirai impiccato, con una corda che ti sei messo al collo da solo. -
Mi fermai a riflettere sulle sue parole.
Ciò che aveva detto non faceva una piega. Aveva detto che l'amavo. Ma non poteva essere. Io non posso amarla, sono senza cuore.
-Se ne andrà quando glielo dirò. -
-O magari non lo farà. Lei ti ama tanto Calum, probabilmente non ti rivolgerà più la parola per un po, ma non smetterà di amarti. Sai come si dice? L'amore vince su tutto. È vero. -
-Da dove ti escono queste frasi filosofiche? -
-Amico, quando si è innamorati si diventa più stupidi e più intelligenti. te lo dico io. -
Non era una novità. Shannon e Mark  sono la coppia più sdolcinata che abbia mai conosciuto. Li invidio.
Presi tra le mani la fotografia che tenevo sempre nel portafoglio.
Guardai la sua figura sorridente.
Era sopra un motorino, sorrideva felice alla telecamera. I lunghi capelli biondi erano liberi e scompigliati come sono tutt'ora.
Le mancavano i due denti davanti. Era buffa e carina, avrà avuto sette o otto anni. Si trovava in un giardino ben curato, dal prato verde. Il sole le illuminava il viso infantile.
Da quando ho trovato quella foto, non ho mai smesso di guardarla. I sensi di colpa mi invadevano da allora. Il mio scheletro nell'armadio voleva uscire.
Guardavo il suo bellissimo sorriso. Ha sempre avuto un bel sorriso, Winnie.
Dovevo dirglielo. Ne sentivo la necessità. E dovevo farlo ora. L'avrei persa. Ma lei doveva sapere.
Mi cambiai e salì in auto.
Mark mi augurò buona fortuna e raggiunse il locale.
Stavo tremando. Non sarei riuscito a dirle tutto.
La casa di Trisha era davvero enorme.
C'erano moltissime macchine nei dintorni.
Parcheggiai di fronte al cancello aperto ed entrai.
Il problema si riscontrò quando, arrivato alla porta, non riuscì a varcare la soglia.
Merda.
Fermai la prima ragazza che mi passò affianco.
Puntai il mio sguardo su di lei.
-Chiama Trisha e dille che c'è Calum alla porta. Dille che è urgente. -
Annuì e si allontanò in ricerca della ragazza.
Dopo pochi minuti Trisha mi raggiunse.
-Ciao Calum. Ma che bella sorpresa. -
-Fammi entrare. -
- È una festa pubblica, non serve l'invito. -si spostò per lasciarmi passare.
Questa stronzetta adora prendersi gioco di me.
- Non vorrai mica soggiogarmi, come hai fatto con la ragazza di prima. Lo sai che con me non funziona. -
-Senti troia, devo vedere Winnie perciò fammi passare . -
-Ah, sei qui per lei. Allora ok, è il primo dell'anno, non vorrei che lo passassi senza la tua dolce metà. Entra. -
Finalmente Varcai la soglia e mi guardai intorno alla ricerca di Winnie.
-Se la stai cercando, seguimi. -
Non mi fidavo molto di quell'esperimento, ma seguì Trisha lungo le scale.
Aprì un porta e mi fece cenno di entrare.
Ma quando entrai nella stanza, non c'era traccia di Winnet.
La guardai perplesso e lei mi sorrise lasciva.
-Prima devo parlarti di una cosa. -
-Non ho tempo da perdere. -
-Una cosa veloce. -
Si avvicinò a me, troppo vicino.
Alzò la mano e la portò sui miei capelli, accarezzandoli piano.
Mi sorrideva e due fossete si formarono ai lati della bocca.
-Sai la proposta dell'altra notte? Accetto. -
La guardai confusa perché non capivo realmente di cosa stesse parlando.
Si avvicinò ancora e fece scorrere la sua mano lungo il torace.
-Sesso in cambio di informazioni. Da ciò che ho visto l'altra volta, ne vale la pena. -
Abbassò lo sguardo e si morse il labbro inferiore.
Fece scorrere la sua mano fino ad arrivare alla cinta di cuoio.
-Troia. - mi stupì,Winnie mi aveva rubato le parole di bocca.
Winnie?
Ci voltammo entrambi verso la porta.
Lei ci guardava con occhi rabbiosi e tratteneva a stento le lacrime.
Corse via, ed io uscì dalla stanza.
La rincorsi lungo le scale, scansando malamente le persone di intralcio.
Uscì dalla casa velocemente, e riuscì a prenderla per la vita.
-Calum lasciami subito! - biascicò.
Era visibilmente ubriaca, faceva fatica a stare in piedi.
Mi spintonò inutilmente, mentre la stringevo sempre più a me.
Poi, alzò il
ginocchio e colpì in pieno le mie parti più sensibili.
La lasciai subito dolorante, e lei corse verso il pick up poco distante.
Faticosamente la raggiunsi.
Stava cercando di infilare la chiave nella serratura.
CI riuscì e salì in macchina.
Prima che chiudesse lo sportello la fermai.
-Cosa hai intenzione di fare? -
-Andare a casa. Non è evidente? -
-Non puoi guidare in queste condizioni, Winnet! -
-Posso eccome! Spostati! -
-Non me ne vado di qui finché non mi ascolti! -
Mi guardò rabbiosa e poi si rilassò contro il sedile.
-Sul serio le hai proposto di fare sesso? Non ti basta la mia di vagina? -
D'accordo, sarebbe stato difficile parlare con lei da ubriaca.
Ma dovevo provarci comunque.
- No, io non le ho proposto nulla. E Si, certo che mi basta la tua. Ti prego, lasciami spiegare. -
Non era mai successo una cosa del genere in vita mia. Non avevo mai rincorso una ragazza e non avevo mai pregato nessuno.
Che mi stai facendo Winnet?
- Non voglio sentirti!ora come ora voglio solo ucciderti. Mi hai tradita Calum! -
-No, non l'ho fatto. Non c'è nessun altra che voglio Winnie! Senti, Trisha l'ho conosciuta al centro commerciale, le ho chiesto un consiglio su cosa regalarti per Natale e poi l'ho rivista al Blodyblues. Ma non è ne una vampira e ne un' umana. Ammetto che prima di scoprire che fosse diversa ci ho flirtato un pò. - chiuse gli occhi Forte cercando di trattenere le lacrime.
- Ma l'ho fatto così, per noia. Non era niente di serio cazzo! -
-Se io ci provassi con Larson cosa faresti. -
-Non è la stessa cosa. -
-Si invece. -
-No. Larson vuole scoparti. Trisha... -
-Trisha no? Mi è sembrato il contrario.-
Non sapevo come convincerla a credermi.
-Calum, io non voglio stare con te con la paura che un giorno vedi una ragazza carina e ci provi perché ti annoi. L'unico con cui dovresti provarci dovrei essere io. E se non la pensi così non siamo fatti per stare assieme. Che cosa sarebbe successo se non fossi entrata? -
Le sue parole mi colpirono come una lama al cuore.
-Niente. Non sarebbe successo niente. Ti devi fidare di me, Winnie. -
-Ma come faccio a fidarmi di te?quali certezze ho? -
-non molte. Solo una. L'unica certezza che hai è quello che provo per te. -
-E cosa provi per me Calum? -
Cazzo. Su Calum, dillo.
Forza, è il momento giusto.
Prima che potessi dire solo una parola, Winnie si abbassò e vomitò sulle mie scarpe.
Mi allontanai e poi la feci scendere dall'auto.
Le presi i capelli mentre si svuotata sul giardino di Trisha.
Tiè, troietta.
Dopo lunghi conati, smise e si appoggiò all'auto.
-Meglio? -
Annui.
Teneva lo sguardo basso, fisso sul punto dove aveva vomitato.
-Ti porto a casa. -
Stranamente non obiettò e mi seguì in auto.
Emetteva dei gemiti dolorosi, distesa nei sedili posteriori.
C'ero passato anche io molte volte, soprattutto in quel periodo.
Quel bruttissimo periodo.
-Siamo arrivati. -
Mi voltai.
Dormiva ranicchiata nei sedili.
La presi in braccio delicatamente e la portai in casa.
Non le avevo detto cosa provavo.
Ma cosa provavo?

Vampire next door - salvatori di animeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora