"I suoi occhi blu."

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-"Oddio cosa succede?!" Dissi io spaventata.
Lui rise e mi disse: -"Sta tranquilla,tra un po' riparte. Questo ascensore è cosí. Va anche lui in pausa ogni tanto!"
Mi misi a ridere. Era simpatico. E anche molto bello. I suoi occhi blu. I suoi capelli biondi un po' in disordine. Era proprio stupendo.
-"Allora,io sono Benjamin. Lavoro nel bar sulla spiaggia. Mi sembra di averti già vista." Mi disse sorridendo.
-"Si spesso quando mi sveglio tardi e non c'è piú nulla in hotel,vado a far colazione al bar sulla spiaggia o in pasticceria. Comunque bel nome 'Benjamin',io sono Giulia." Risposi sorridendo.
Benjamin continuava a fissarmi. Era la prima volta che un ragazzo mi degnasse di uno sguardo come il suo. Io ricambiavo volentieri. Era così bello.

Quando l'ascensore riprese ad andare,mi tranquillizzai. Se fossi stata sola,sarei morta solo di paura.
Arrivammo finalmente al primo piano e lui girandosi mi disse:
-"Beh,allora è arrivato il momento dei saluti!"
-"A quanto pare sí,ti ringrazio per avermi fatto ridere un po'. Purtroppo mi spavento facilmente sugli ascensori." Risposi io imbarazzata.
Lui fece un sorriso dolcissimo. Mi prese la mano e mi disse:
-"Tranquilla,mi ha fatto piacere far ridere una persona come te."
Diventai tutta rossa.
-"Oh,ehm..beh allora ciao Benjamin"
-"Arrivederci Giulia,perchè ci rivedremo vero?"

Ma quanto corre!

-"In realtà,io sto per tornare a casa. Ho finito le vacanze."

Vidi il suo sguardo spegnersi.

-"Oh,beh. Allora è un vero peccato."

Invece che fare il modello nel bar facendomi morire,potevi parlarmi prima,non credi?

-"Già,devo andare. E penso anche tu. Ciao Benjamin."

Mi fece un cenno con la mano e mi sorrise.

Presa la felpa,scesi giú per le scale e tornai da mia mamma.
Mamma:-"Che fine avevi fatto?!"
Io:-"Scusa mamma,ma l'ascensore si era bloccato per un attimo."
Mamma:"Oddio,ora stai bene?! Sei stata male chiusa li dentro?"
Mentre mia madre continuava a farmi 1000 domande,vidi Benjamin uscire fuori dall'ascensore.
Lui si accorse di me e mi fece un cenno con la testa sorridendo. Mio dio.
Mia madre a quel punto mi scosse le braccia e io annuii a tutte le sue domande.
Mamma:"Dai,allora se sei pronta andiamo. Papà e i tuoi fratelli ci stanno aspettando."
Mio padre e i miei fratelli,Andrea di 25 e Gianluca di 22,erano molto gelosi di me. Appena qualcuno mi rivolgeva la parola,facevano subito qualche battutina per tenerli alla larga.
Se avessero saputo di Benjamin,lo avrebbero preso a pugni.

Appena saliti sul treno,mi misi nel sedile davanti al finestrino. Poi misi la musica alle orecchie e iniziai a perdermi fra i ricordi. Appena partí "No hay nadie como tu" dei Gemeliers,iniziai a pensare a Benjamin. Pensai a quanto era bello. Educato. Dolce. Meraviglioso. Perchè le persone meravigliose sono sempre da tutt'altra parte? La mia cittá era cosí sfigata?
Volevo rivederlo. Abbracciarlo. Toccare il suo viso. E restare a dormire sulle sue gambe.
Ho 17 anni. Sono una ragazza grande ormai e penso che voler fare queste cose con un ragazzo.
Chissà se lo rivedró. Magari in un piccolo spazio del grande libro della vita di tutti,la nostra piccola avventura,non è del tutto destinata a finire qui.



||Scoprire||Benji&Fede (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora