la cerimonia di smistamento

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"Come una selezione, ma non delle qualità fisiche ma di quelle caratteristiche."

- Hagrid, ma il binario nove e tre quarti non esiste.- dico guardando il biglietto.
- Ma certo che esiste.- risponde il mezzogigante invitandomi a seguirlo.
Mi conduce davanti a una colonna della stazione e la indica dicendo:
- Da lì, si arriva al binario nove e tre quarti.-
Non capisco, se prima ero stordita ora lo sono ancora di più, sto per controbattere finchè un ragazzino della mia età, capelli rossi, uniforme nera e un carrello con sopra le mie stesse cose si dirige correndo verso la colonna, mi viene da pensare che sarebbe caduto, ma invece lui e il suo carrello vi passano attraverso. Vedo una donna dietro di me, probabilmente sua madre che dice ad un ragazzo dai capelli neri:
- Visto Harry, è facilissimo.-
Detto ciò due ragazzi iniziano a correre verso la colonna e dopo loro a il ragazzo moro;
- Visto? Ora vai tu.- continua Hagrid spingendo così forte da farmi correre da sola contro la colonna.
Dalla parte opposta ci sono molti ragazzi e ragazze che come me aspettano ansiosamente che la locomotiva nera parta, prendo il carrello, deposito la valigia ed entro, sono già tutti a sedere e il treno è in partenza, non ci sono molti posti liberi così mi tocca andare a sedere in fondo, i due ragazzi visti prima stanno seduti vicini, parlando tra loro.
- Posso sedermi con voi? Non ci sono più posti liberi.- domando.
I ragazzi annuiscono e io mi siedo.
- Io sono Nicole Midgen e voi?- chiedo osservando il ragazzo dai capelli rossi che si stava ingozzando di caramelle.
- Scusate, avete visto una rana? un ragazzo l'ha persa, la perde sempre.- chiede una ragazza dai capelli castani mossi, facendo capolino dall'ingresso.
La ragazza vedendo che la rana non c'è si siede di fianco a me;
- Io mi chiamo Ronald, Ronald Weasley.- dice il ragazzo.
- Io Hermione Granger e tu?- chiede al ragazzo con gli occhiali.
- Io sono Harry, Harry Potter.- dice.
La mia mandibola per poco non cade a terra.
- Ha-Harry Potter?!- balbetto.
il ragazzo annuisce sorpreso.
- Quindi hai davvero la... cicatrice?- continua Ron quasi strozzandosi con la caramella.
Harry scosta i capelli con la punta della bacchetta e ancora annuisce.
- Qualcosa dal carrello, cari?- chiede una signora anziana con le mani appoggiate al manubrio di metallo di un vecchio carrello ripieno di dolci.
- Sì grazie, due pacchi di gelatine tuttigusti e una cioccorana.- dice Ronald porgendole una manciata di monete.
- Vuoi?- chiede a Hermione iniziando a mangiare.
- Bleah.- emette disgustata la ragazza.
- Nicole, tu?- mi chiede.
Non rispondo e ne prendo una.
- Che gusto strano.- dico masticando.
- Ci sono vari gusti, ma i più disgustosi sono vomito e caccola. - dice Ron prendendone un'altra.
- Vomito?!- balbetto quasi per sputare la caramella.
Ridono.
Il viaggio è lungo ma arrivati ad Hogwarts abbiamo subito la nostra guida, Hagrid che a gran voce chiama:
- Primo anno! Primo anno!-
Seguiamo tutti l'uomo che camminando ci conduce su barche destinate a portarci al castello.
Hogwarts è veramente immensa, piena di stanze e aule;
- Benvenuti! Benvenuti!- dice una donna invitandoci a seguirla. - Studenti del primo anno, ora verrete condotti nella sala grande, dove verrete smistati nelle vostre case, che sono rispettivamente: tassorosso, corvonero, grifondoro e serpeverde.-
- Larry!- grida un ragazzo prendendo la rana che stava ai piedi della professoressa - Mi scusi.-
La donna sparisce per qualche istante.
- Allora è vero quello che si diceva sul treno... Harry Potter è arrivato a Hogwarts.- dice un ragazzo biondo avvicinandosi a lui.
- Io sono Malfoy, Draco Malfoy.- mi presenta con fare altezzoso a Harry, Ron ride.
- Il mio nome ti fa ridere? Non c'è bisogno di presentazioni: capelli rossi, vecchia toga di seconda mano, tu devi essere un Weasley.- continua Malfoy scrutandolo.
Tossisco.
- E... tu saresti?- chiede guardandomi.
- Nicole Midgen.- rispondo.
- Un'altra nata babbana immagino.- dice e sogghignando continua a Harry:
- Beh, puoi unirti a noi se non vuoi stare con la compagnia sbagliata.-
"Ora lo schianto!"
- So riconoscere la compagnia giusta da solo, grazie.- ribatte Harry.
Il biondo sta per parlare quando la professoressa torna conducendoci alla sala grande, un cappello marrone è riposto su uno sgabello, d'un tratto da una sua piega si apre la bocca e inizia a cantare:
-Forse Pensate che non sono bello
ma giudicate da quel che vedete
io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Potete tenervi le vostre bombette
i vostri cilindri lucidi e alteri,
son io quello che al posto vi mette
e al mio confronto gli altri son zeri.
Non c'è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi ed ascoltate
qual è la casa in cui rimanere.
E' forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
"Se sono coraggiosa? Certo."
O forse è Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
"Dubito fortemente che sarà tassorosso."
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
"Già..."
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!
"Astuta? Come dubitarne?"
Venite dunque senza paure
E mettetemi in capo all'istante
Con me sarete in mano sicure
Perché io sono un cappello parlante!-
- Quando vi chiamerò verrete avanti e io vi metterò il cappello parlante in testa. Hermione Granger.- dice la professoressa scrutando la pergamena.
Le do una leggera gomitata e lei si muove verso la sedia, appena si siede il cappello dice:
- Grifondoro!-
- Draco Malfoy.-
Prima che l'insegnante finisce di posare il cappello sulla testa di Malfoy quello esclama:
- Serpeverde!-
Mi rivolge un'alzata di sopracciglia.
- Ronald Weasley.- continua la donna.
- Oh, un altro Weasley, so esattamente cosa fare di te, grifondoro.- dice il cappello tenendolo sulle spine.
- Harry Potter.-
- Oh, Harry Potter, molto abile, voglia di mettersi alla prova, ma dove posso collocarti?- chiede il cappello.
- Non serpeverde, non serpeverde, non serpeverde.- sussurra Harry.
- Non serpeverde, eh? Sei sicuro? Potresti diventare grande sai? E serpeverde ti aiuterebbe sulla via della grandezza.- continua il cappello, il ragazzo insiste.
- Visto che insisti, sarà meglio... Grifondoro!- finisce l'oggetto.
Il tavolo dei grifondoro applaude e grida.
- Midgen Nicole.-
Eccitata cammino verso il cappello.
Sono seduta con il cappello in testa da oltre cinque minuti, ma lui non ha ancora deciso:
- Serpeverde ti aiuterebbe molto, ma d'altra parte anche grifondoro.-
Malfoy intanto mi guarda male borbottando qualcosa; neanch'io mi decido, arrivo a pensare che quello stato di indecisione è contagioso.
- Ho deciso! Ti metterò in...

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora