Sectumsepra

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"I have always loved you..."

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- Ehi, Hermione.- la chiamo.
- Sì. Cosa c'è Nicole?-
- Pensi che provi ancora qualcosa per me?- chiedo. - Naturalmente tu sai a chi mi riferisco.-
Per la prima volta in vita sua Hermione Granger non sapeva cosa rispondere, ma d'altronde, come biasimare l'amica?

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Ufficio di Lumacorno.
- Mi scusi professore. Ma non la disturberei se non fosse necessario.- dico osservando che Ron non si allontani.
- Che cosa è successo a Wenby?-
- Un potentissimo filtro d'amore. -
- Meglio se entri.- apre la porta lasciandoci entrare.
- Pensavo avresti preparato tu il rimedio in quattro e quattr'otto Harry.-
- Lo so signore, ma ho pensato che ci volesse una mano più esperta.-
- Ciao tesoro. Bevi qualcosa?- chiede Ron avvicinandosi al professore;
- Forse hai ragione.-
Lo spingo a sedersi sul divano e dico:
- A proposito. Mi dispiace professore, per oggi, per il nostro piccolo inconveniente.-
- Fa niente Harry tanta acqua sotto i ponti.-
- Suppongo sarà stanco dopo tutti questi anni, le domande su Voldemort...-
- Non pronunciare quel nome!-
- Ecco qua ragazzo mio. Alla salute.- dice porgendo a Ronald un bicchiere.
- Cos'è successo?-
- Un filtro d'amore.-
- E bello potente aggiungerei.-
- Mi sento una pezza.-
- Qui ci vuole un tiramisù, ragazzo mio. Ho della burrobirra, del vecchio idromele barricato. Era destinato a un altro, ma credo che date le circostanze...-
Ron ne beve un sorso ma subito cade a terra.
"Avvelenato!"
- Professore, faccia qualcosa!-
- Ma... io non capisco!-
Inizio a frugare nei cassetti e vi tiro fuori l'unico beozar rimasto, dandolo poi a Ronald.

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In infermeria...
In infermeria siamo davanti al letto in cui riposa Ron, Ginny, Hermione, Harry aspettiamo che si svegli; Piton, la professoressa Mc.Granitt, il professor Lumacorno e Silente entrano.
- Bella idea la tua Potter, usare un bezoar. Sarai fiero del tuo studente Horace.-
- Sì.- annuisce distratto il professore.
- Le azioni di Potter sono state eroiche su questo non c'è dubbio ma la domanda è perché si sono rese necessarie.- dice la Mc.Granitt guardandomi.
Lumacorno solleva di poco una bottiglia su cui c'è scritto idromele.
- A chi era destinato questo, Horace?- dice il professore annusa il contenuto della bottiglia.
- In realtà mi era stato regalato e io a mia volta lo avrei donato a lei.-
Lavanda entra in fretta e furia nella stanza:
- Ronron! Stai bene? E tu cosa ci fai qui?!-
I professori se ne vanno.
- Potrei farti la stessa domanda Lavanda!-
- Si da' il caso che io sia la sua ragazza!-
- E che io sia la sua... amica.-
- Hermione...- sussurra flebile Ronald senza svegliarsi.
Lavanda se ne va dopo essere scoppiata in lacrime.
Ora di pranzo...
- Harry, quella è Katie, Katie Bell.- dice Hermione.
Harry raccoglie il libro e alzandosi va da lei e le chiede:
- Come stai Katie? -
Draco Malfoy entra nella stanza.
- So che vuoi chiedermelo Harry, ma non so chi mi ha fatto l'incantesimo, sto cercando di ricordare, sul serio, ma...non ci riesco.-
Vedo il ragazzo voltarsi per vedere chi Katie fissa e Malfoy esce dalla sala.

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il bagno dei ragazzi.
Malfoy si toglie la casacca nera e, piangendo apre il runbinetto per acqua.
- So cosa le hai fatto Malfoy. Una fattura non è così?-
Lui per tutta risposta mi lancia un incantesimo che io schivo nascondendomi dietro il gabinetto.
Lancio uno stupeficium e mi nascondo; probabilmente un incantesimo ha fatto saltare un rubinetto, poiché sento acqua scorrere.
Prova a correre verso la porta ma io più veloce grido:
-Sectumsepra!-
Lo vedo cadere a terra e avvicinandomi vedo che giace a terra, la camicia bianca si sta macchiando di sangue; anche l'acqua che riempie la stanza si cospargendo di sangue.
Piton entra, mi guarda e io esco.
- Vulnera Sanentur, vulnera Sanentur, vulnera Sanentur.- sussurra il professore facendo così sparire il sangue.

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- Quindi...- ripeto a Hermione, quando l'entrata di Harry mi blocca.
- Io... Draco Malfoy... sangue.- balbetta, mia accorgo che le sue mani sono sporche di sangue.
- Harry Potter cos'è successo a Draco Malfoy!? Dove si trova ora?- grido.
- Infermeria.-
Esco dalla stanza e alla velocità della luce inizio a correre, per non so quale motivo, verso l'infermiera.
- D-Draco... sei qui?- balbetto entrando.
La stanza è cupa, fredda e buia; mi accorgo che vicino a un letto è seduto il professor Piton, mi avvicino e mi siedo sulla sedia vicina al letto in cui riposa Draco Malfoy; Piton ci lascia da soli.
Sollevo con la magia la serranda e annuncio:
- Qui c'è troppo buio.-
Il ragazzo apre gli occhi, sorride e con flebile voce dice:
- Non dovresti essere qui, Nicole.-
Scuoto leggermente la testa e gli rispondo:
- Sciocco. Sei un vero sciocco Draco Malfoy.-
- Mi dispiace. Tutti questi anni, avrei dovuto starti vicina e invece...- scuote la testa.
- Non ti sforzare.-
- Io... mi dispiace. Sono stato un vero stupido.-
- Draco, io...-
- Ti amo.-
Le parole rimbombano nell'aria.
- Non ti merito. So di non meritarti, sono solo uno stupido ragazzo.-
- Menzogne. Tutte menzogne.-
- I have always loved you.- ripete.
- Anch'io.- gli do un bacio e appoggio la mia testa sulla sua spalla.

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Sala comune dei grifondoro...
- Devi sbarazzarti di quel libro.- dice Herm.
- Assolutamente.- rincara Ron.
- Io so dove puoi nasconderlo.- dice Ginny prendendomi la mano e trascinandomi fuori dalla sala.
La stanza delle necessità si apre davanti a noi.
- Chiudi gli occhi, così non sarai tentato di riprenderlo.- dice Ginny.
Ubbidisco e sento che il libro viene nascosto.
- Anch'io ho un segreto, Harry...- mi da' un bacio e quando riapro gli occhi lei è sparita.

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La testa inizia a dolermi e nella mia mente compaiono:
- Chi è!?- grida Voldemort; con le mani tiene per io collo un uomo.- Chi è la ragazza che riesce a vedere nei miei pensieri!?-
- Non lo scoprirai mai. Io non parlerò.- sussurra l'uomo con voce strozzata. - La ragazza ha un potere che tu non conosci.-
- E qual'è?!-
- Io non parlerò mai!-
- Parla!-
- Uccidimi pure, io non parlerò!-
- Avada Kedavra! -
Le mie grida irrompono nella sala e mi accascio a terra.
Sento una mano reggermi e poi dire:
- Protego Horribilus!- poi più niente.

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- Dite che sta bene?- chiedo.
- Non ha una bella cera.- rincara Ronald.
- Di sicuro no.-
- Ragazzi? Siete voi!- grida strabuzzando gli occhi e abbracciando Hermione. - Cos'è successo? Ohi che male alla testa.-
- Non sappiamo cos'è successo, Nicole.-
- Scusate, ma devo parlare con Silente.- dice, si alza dal letto ed esce dalla stanza.

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Ufficio di Silente.
- Professore, posso parlarle?- chiedo entrando.
- Certo Nicole. Qualcosa ti turba?-
- Sì. Vede...- gli racconto la visione e lui dopo aver ascoltato attentamente dice:
- C'è, c'è una cosa che dovresti sapere Nicole. Ma... io non posso darti la risposta, devi parlarne con il professor Piton, credo al momento sia nel suo ufficio.-
- La ringrazio professore! Ci vado subito a parlare.-
- Sono stato senza ombra di dubbio felice di parlare con te Nicole, addio.-
Esco dalla stanza e mi dirigo all'ufficio del professore, scoprendo a mio discapito che non è lì.

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora