l'ordine della fenice

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"Nessuno ha detto che sarebbe stato facile,
hanno solo promesso che ne sarebbe valsa la pena."

"Eccomi qui, Grimmauld Place numero dodici."

Una solita casa inglese si erge davanti a me, perché mai Sirius voleva venissi qui?
- Nicole? Anche tu qui?- chiede Harry avvicinandosi a me.
- Potrei rivolgerti la stessa domanda Harry Potter.-
- Non sei cambiata affatto. - dice in tono scherzoso.
- Mi spieghi cosa ci dobbiamo fare qui?- chiedo osservando la casa.
- Incanto Fidelius.- dice una voce alle nostre spalle.
Mi volto per riuscire a vedere chi ha parlato.
- Sirius!- lo abbraccio.
- Meglio che entrate, o vi prenderete un malanno. - dice lui indicando la casa che si divide in due per fare posto a una terza.
- Molly! Sono arrivati!- grida Sirius una volta che siamo entrati.
- Cosa?!- chiedo squadrando l'uomo.
- Hermione tieni alla larga quell'animale dal mio topolino!- grida Ronald a Hermione, a quanto pare sono impegnati in una discussione.
- Hermione! Ron!- grido abbracciando la ragazza.
- Nicole!-
- Sirius ora tu devi spiegarmi cos'è esattamente questo.- gli dico staccandomi da Hermione.
- Questo è l'ordine della fenice, fondato da Silente prima della guerra con Voldemort, prima della loro morte a questo appartenevano anche James e Lily Potter.- spiega lui conducendo io ed Harry in una stanza.
Seduti al lungo tavolo ci sono Kigsley, guardia del corpo del primo ministro babbano, i miei genitori, Ninfadora e Remus Lupin, tutta la famiglia Weasley e altre persone da me non conosciute.
- Ciao tesoro.- dice mia madre abbracciandomi.
- Volevamo avvertirti prima ma...spero tu abbia passato una bella settimana dai Dandley. - conclude mio padre.
"Una bella SETTIMANA?!
Lunedì:
Dandley si butta sul mio letto facendomi svegliare e il pomeriggio mi rovescia "per sbaglio" il gelato sulla gonna;
Martedì:
La zia mi rimprovera per aver rovesciato lo stufato di verdure che aveva preparato, cosa non vera, dato che lo aveva fatto lui;
Mercoledì:
Dandley, per mia fortuna, mi ignora;
Giovedì:
Dandley da' un pugno a Draco solo perchè ne ha voglia;
Venerdì:
Finalmente, ricomincia a prendermi in giro.
Questa secondo te sarebbe una bella settimana?!"
- Sì, sufficientemente.- rispondo.
- Allora, ragazzi noi dobbiamo discutere una cosa importante, andate in camera.- dice mia madre spingendomi fuori.
In camera sul letto...
- Davvero?- chiede Ronald buttandosi sul letto di Hermione, la quale lo sposta velocemente con un incantesimo.
- Cosa Ron?-
Mi porge "la gazzetta del profeta" e io leggo:
- I ragazzi che mentono?-
In prima pagina ci siamo io ed Harry.
- Cosa significa ciò?!- grido appallottolando il giornale e schiacciandolo a terra.
- Beh, la conoscerai di certo, Rita Skeeter, ha scritto queste menzogne su di voi, state tranquilli, è la paura che la fa scrivere questo.- spiega Hermione.
- La odio!- grido strappando il giornale in mille pezzi.
Un gufo bussa alla finestra e io subito vado ad aprire:
La M è scritta a caratteri cubitali in verde sul retro della lettera:
Carissima Nicole,
Ti amo, ti amo alla follia, ma mio padre non vuole più sentir parlare della nostra relazione,"Ma a me che importa il suo parere?!" Non ti lascerò così, ti ho già perso una volta e non voglio rivivere quell'esperienza di nuovo.
Per sempre tuo Draco.
"Favoloso, alla beffa pure il danno no?"
- Nicole, di chi è la lettera?- chiede Hermione sollevando un sopracciglio.
"Sono morta, che cosa mi invento ora?"
- Ehm... di Draco.- sussurro.
- Dai qua!- grida strappandomi la lettera di mano.
- Hermione no!-
Lei scoppia in una fragorosa risata.
- E questa sarebbe una lettera d'amore?- chiede Ron leggendola.
Mi avvicino e gliela strappo dalle mani.
- Grazie mille Hermione!- sfurio buttandomi sul letto.
- Dai su non te la prendere per così poco.- dice Ronald.
Lo guardo male e sbatto la testa sul cuscino.
Più tardi, la notte, le 23.36...
- Mamma, devo parlarti.- le dico tremante prendendole la mano.
- Di cosa mi volevi parlare tesoro?- chiede calma quando finalmente non siamo più sotto gli occhi di tutti.
- Ecco, mia madre, la mia vera madre, è morta. È così?-
- Tesoro... io non posso saperlo.-
- E-e mio padre, è ancora vivo?-
- So che lui è ancora vivo.-
- Sul serio?! E chi è?-
- Oh! Io, io non posso dirtelo, ma sicuramente lo saprai quando avrai diciotto anni. -
- Va bene.-
"Tra tre anni lo saprò."
Mi accoccolo sul letto e mi addormento poco dopo.
Tre mesi dopo, 28 agosto, Diagon Alley...
- Dove dobbiamo andare ora Nicole?- chiede Harry reggendo le mie borse.
- Sei un ottimo facchino.- ridacchio.
- Ma guarda un po', chi si vede in giro. Il signor Potter e la sua cotta.- ci chiama Lucius Malfoy.
- Papà smettila!- lo rimprovera il figlio.
- Buongiorno signor Malfoy. - lo saluto impassibile.
- Buon proseguimento di giornata.- dice andandosene con Draco al seguito, lui mima un gesto di scusa e continua a seguire l'uomo.
- Continuo a chiedermi perchè sia così sprezzante verso di me.- dico continuando a camminare.
- Non ci fare caso, io ormai ho imparato a sopportarlo.- rincara Harry.
- Già, quel mangiamorte dovrebbe abbassare la cresta.- continuo.
Harry ridacchia.
- Hai proprio ragione Nicole.- dice poi.
1° settembre, stazione ferroviaria...
- Muoviti Harry! Non vorrai mica perdere il treno! - lo esorta Hermione.
- Sì, sì! Mi sbrigo!- grida lui di rimando.
- Ehi ragazzi, l'avete saputa l'ultima?- chiede Fred quando finalmente saliamo sul treno e ci sistemiamo in una cabina.
- Cosa? - chiedo.
- Una del ministero è stata chiamata a insegnante di difese contro le arti oscure. Mi pare si chiami...-
- Umbridge, Dolores Umbridge.- lo interrompe George.
- Ehi Nicole!- dice Lorenzo entrando nello scomparto.
- Cosa c'è? - chiedo.
- Un ragazzo biondo ti cerca.- dice prima di chiudersi la porta alle spalle e uscire.
- Vado ed entro cinque minuti sono di ritorno. - dico uscendo, mi dirigo alla cabina dei serpeverde e lì è ad attendermi Draco.
- Ti prego scusami.-
- Da quando un Malfoy chiede scusa?- chiedo sollevando il sopracciglio.
- Nicole... sa com'è mio...-
- È esattamente come te!- rispondo acida.
- Ascolta, ci ho pensato molto negli ultimi giorni, magari, prendere una pausa dalla nostra storia; almeno finchè mio padre non cambierà opinione su di te.- dice lui.
Non rispondo e mi allontano, naturalmente...
- Dove credi di andare?!-
- Stupeficium!-
- Protego.-
- Rispondimi!-
- Non c'è una risposta a tutto ciò, Draco Malfoy, sei così e io devo farmene una ragione.- sussurro sparendo dietro la porta.
A Hogwarts...
Una carrozza ci raggiunge, a bordo c'è una ragazza bionda, legge una rivista di quiddicht, ma Harry nota qualcosa di strano...
- Ragazzi...chi traina la carrozza?- chiede Harry osservando la figura davanti a lui.
- Ehm... nessuno, si trainano da sole, come sempre.- rispondo.
- Non stai impazzendo.- dice lei abbassando il libro - li vedo anch'io.-
Quando saliamo sulla carrozza Hermione dice:
- Vi presento Lunatica... Luna Lovegood.-
- Piacere Luna.- dico porgendole la mano che lei amichevolmente stringe.
- Qualcuno mi nasconde le cose... sospetto che la causa siano i nargilli.- dice successivamente lei.
La carrozza si avvia e io sussurro a Harry:
- Cosa sono i nargilli?-
- Non ne ho la minima idea.- risponde.


la magia non è un sogno: destinati da una sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora