Sirius Black e il quarto campione

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The new campion and Sirius Black

Mezzanotte Diagon Alley.
- Sirius...- sussurro infilando le mani guantate dentro le tasche del giubbotto.
- Nicole!- dice lui da dietro, mi volto per vederlo bene.
I capelli sono corti e ricci, tinti di un marrone castagna, gli occhi verdi, un fisico alto e slanciato.
- Di cosa mi volevi parlare?- gli chiedo.
- Ecco... è una cosa importante; - l'aria è umida e la tensione palpabile.
- Credo tu volessi partecipare al torneo tremaghi, giusto?- chiede.
Annuisco, aspettavo quel torneo dal secondo anno.
- Silente ha proibito agli studenti di anno minore al settimo di partecipare.- dico triste.
- Immagino.- dice in un sussurro.
- Era di ciò che volevi parlarmi?- chiesi delusa.
- Ecco... io... vedi...ah! No.- farfuglia Sirius grattandosi il capo.
- Di cosa allora?!- chiedo impaziente.
- Quando avrai diciotto anni te lo dirò, ora posso solo dirti, auguri.- dice smateriallizzandosi, per cinque minuti rimango lì, come una bambola, ad attendere che qualcuno mi passa vicino per chiedermi se stavo bene.

Hogwarts, per i dormitori delle grifondoro.
- Draco, devi dirglielo!- mi nascondo dietro una statua in pietra.
Zabini parla con Draco, sbarrando la porta di ingresso ai dormitori naturalmente.
"Non posso passare con loro!"
- No, non posso, la metterei in pericolo.- risponde lui deluso.
Capisco che parlano di me.
- Draco?!- irrompo nella conversazione, lui mi guarda spaventato.
- Cosa ci fai tu qui Midgen?- chiede Zabini.
- Non sono affari tuoi chiaro!?- dico.
- Non mi provocare!- dice lui guardandomi minacciosamente.
- Lasciala passare Blaise.- afferma serio Draco.
Lui si sposta dalla porta e io entro, mi distendo nel letto cercando di non fare rumore e mi addormento.
Selezioni del torneo, sala grande.
- Studenti! I campioni sono decisi!- dice Silente a gran voce.
un foglietto di carta giallognolo esce dal grande calice di fuoco, il preside annuncia:
- Per la Beauxbatons Fleur de la Coure, per la Dumstrag Victor Krum, per Hogwarts... Cedric Diggory! -
I tre ragazzi scelti si dirigono al tavolo dei campioni, un uomo, venuto dal ministero per assicurarsi che gli studenti seguano le regole, trasporta un carrello, Silente scopre con una magia il trofeo che stava sotto un panno marrone, una coppa per il vincitore, d'argento e zaffiro.
Vedendo Piton che fa un passo avanti verso il calice mi volto, un altro foglio esce dal calice di fuoco.
- Harry Potter...- sussurra il preside dopo averlo letto.
- Dai Harry.- dice Hermione spingendolo ad alzarsi e ad andare da Silente.
- Harry Potter! - grida quest'ultimo, il ragazzo si alza e va dal preside, ignorando i commenti sgradevoli provenienti dai vari tavoli, Ron lo guardava sprezzante.
- Harry, hai messo tu il tuo nome nel calice? Hai chiesto a uno studente più grande di te di farlo?-
- No signore.-
- Ne sei sicuro?!-
- Sì signore!-
Classe di difesa contro le arti oscure.
- Alastor Moody, ex auror, scontento del ministero, sono qui perchè me l'ha chiesto Silente, fine della storia addio, ciao. Ci sono domande?- disse il nuovo professore, nessuno alzò la mano.
- Quando si tratta delle arti oscure io credo in un approccio pratico; ma prima, chi di voi sa dirmi quante sono le maledizioni senza perdono?- continuò.
- Tre signore.- risponde prontamente Hermione.
- Perchè si chiamano così?-
- Perchè sono imperdonabili, l'uso di una di queste...-
- Ti procura un biglietto di sola andata per Azkaban, esatto. Per il ministero siete troppo giovani per conoscerne gli effetti, non sono d'accordo, dovete sapere cosa affrontate, dovete essere preparati... dovete trovare il posto per la gomma da masticare che non sia sotto il banco signor Finnigan!- lo rimprovera Malocchio, ci voltiamo a guardarlo.
- Wow, non ci credo, il vecchi strambo può vedere dietro la testa.- dice lui al suo compagno di banco.
- È ascoltare attraverso le aule!- continua Moody voltandosi e tirando il gesso a Seamus.
- Allora quale maledizione vediamo per prima? Weasley!- dice avanzando verso di lui.
- Sì? - risponde lui con voce strozzata.
- Dicci una maledizione.-
- Mio padre me ne ha spiegata una, la maledizione Imperius.- risponde.
- Quella tuo padre la conosce bene, ha procurato al ministero qualche dolore pochi anni fa, forse questo ve ne spiegherà la ragione.- spiega il professore tornando alla cattedra e tirando fuori un ragno da un vasetto.
- Engordo.- il ragno si ingrandisce, - Imperio!- dice, trasferisce il ragno sul banco di un ragazzo di prima fila, tutta la classe inizia a ridere quando sposta il ragno sul braccio di Pansy Parkison, non posso fare a meno di trattenere una risata.
- Tranquilli, è del tutto innocuo. - lo fa ballare sulla testa di Ronald è poi dice:
- Se ti pizzica è letale!- - Cos'hai da ridere tu?!- rimprovera Draco spostando il ragno sulla sua faccia, in classe la risata aumenta.
- Ho talento vero? Cos'altro gli devo far fare? Saltare dalla finestra? Affogarsi?- riporta il ragno sulla sua mano e lo sposta sul tappo.
- Schiere di streghe e di maghi hanno affermato di aver eseguito gli ordini di voi-sapete-chi perché... sotto l'influenza della maledizione Imperius, ma qui sta il punto, come li scoviamo i bugiardi? Un'altra, un'altra.- continua.
Metà classe, tra cui io, alziamo la mano.
- Paciock dico bene? La professoressa Sprite mi dice che hai l'abitudine per Erbologia. - sceglie chiamando Neville.
- C-c'è la maledizione Cruciatus. - risponde balbettando il ragazzo.
- Esatto! Esatto! Vieni, vieni. La maledizione della tortura, Crucio!- dice sul ragno, un lieve gemido riempie la stanza in totale silenzio, la faccia di Neville si riempie in un'espressione di dolore e paura.
- La smetta! La smetta! Non vede che lo fa star male la smetta!- diciamo io e Hermione insieme, il professore smette e posando il ragno sul banco della ragazza dice:
- Forse tu puoi dirci l'ultima maledizione senza perdono, signorina Granger.- Hermione scuote la testa.
- No? Avada Kedavra!- continua il professore sulla povera creatura.
- L'anatema che uccide.- - Si sa che una sola persona è sopravvissuta a essa, e si trova in questa stanza.- dice, si sposta davanti ad Harry e beve un po' di liquido dalla sua boccetta.
Finita la lezione.
- Indecente, mostrare le maledizioni senza perdono davanti ad una classe, avete visto la faccia di Neville mentre... Neville?- parlo con il trio, e appena vedo il ragazzo descritto lo chiamo ma lui non risponde, è fermo davanti ad un quadro che raffigura una donna con uno scettro in mano, sembra molto sofferente.
- Vieni, prendiamo una tazza di tè. - dice il Moody prendendolo per mano e trascinandolo via.
- Harry dopo vai al lago nero?- gli chiedo, lui annuisce.

~~~
Al lago nero.
- Fantastico, fantastico!- dice Neville raccogliendo qualcosa dal lago.
- Neville ti stai ripetendo.- gli rispondo leggendo il libro, vedo Ronald arrivare, con lui ci sono Nicole, Ginny ed Hermione che dice:
- Ronald mi ha detto di dirti che Seamus ha detto a Calì che Hagrid ti sta cercando.-
- Cosa?- chiedo.
- Cosa gli dico?- sussurra a Ronald.
- Ti prego non chiedermi di ripetere, Hagrid ti sta cercando.- dice.
- Puoi dire a Ronald che...- sto per dire, ma lei mi interrompe:
- Non sono il tuo gufo!-
Se ne vanno e io raggiungo Hagrid.
nella foresta con il mezzogigante.
- Hai portato il mantello dell'invisibilità come ti ho chiesto?- chiede, annuisco.
- Hagrid ti sei pettinato i capelli? - chiedo vedendo I capelli elegantemente portati all'indietro.
- Sì, svelto copriti!- dice, mi copro con il mantello e vedo arrivare la preside della scuola Beauxbatons, penso che un tempo lei e Hagrid stavano forse insieme.
- Ti renderò orgogliosa.- dice prendendole la mano e mostrandole quattro draghi.
- Magnifique, possiamo avvicinarci?- dice allontanandosi, quando è abbastanza lontana dico togliendomi il mantello dalla testa:
- Cosa sono quelli?-
- Draghi, uno per campione, Charlie ha aiutato a portarli dalla Romania, Ron non ti ha detto niente? - spiega.
- No. - rispondo.
Il giorno dopo.
- Sei un grande imbecille sai?- dico furioso a Ron, insieme a Finnigan va verso il dormitorio.
- È quello che sono.- dice dandomi una gomitata e andandosene.
Cerco Diggory tra la folla, lo individuo ma alcuni studenti con indosso la nuova spilla creata da Malfoy mi bloccano il passaggio deridendomi.
- Hanno dei draghi, uno per ognuno.- gli dico quando finalmente l'ho raggiunto.
- Scusa Harry, per le spille, ho chiesto di non metterle, ma...- si scusa, quello mi basta, mi allontano, ma la voce di Malfoy mi fa fermare.
- Sai Potter, io e mio padre abbiamo fatto una scommessa, ho scommesso che tu non resisterai nell'arena neanche dieci minuti, lui non è d'accordo, per lui neanche cinque.- dice ridendo mentre scende dall'albero.
- Non mi importa cosa pensa tuo padre Malfoy, lui è vile e cattivo tu... sei patetico. - dico, mi volto, ma lui che probabilmente si voleva vendicare cerca la bacchetta, ma una voce. He scopro essere del nuovo professore vedendolo lo ferma trasfigurandolo in un furetto bianco.
La professoressa Mc.Granitt accorre e dice:
- Quello è uno studente? -
- Técnicamente è un furetto. - dice infilando Malfoy nei pantaloni di Tiger, mi fa l'occhiolino e io sorrido.
Quando esce però, la professoressa lo ritrasforma e lui corre dietro all'albero gridando:
- Mio padre lo verrà a sapere! -
- Non mi importa di tuo padre Malfoy!-
- Alastor! Noi mai usiamo la trasfigurazione per punire uno studente, di sicuro Silente glielo avrà spiegato.- dice Minerva puntandogli la bacchetta al mento.
- Me lo avrà accennato.- sussurra.
- Sarà meglio che se lo ricordi.- dice andandose con gli studenti.
Lui fa una smorfia e mi porta in una stanza, all'angolo una scatola si muove rumorosamente.
- Per la prova hai bisogno di una strategia. - dice.
- Ma cosa mi è concesso?- chiedo.
- Ti è concessa una... bacchetta.- finisce.


la magia non è un sogno: destinati da una sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora