mezzosangue!

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"Ogni errore ci indica una via da evitare, ma non ogni nuova scoperta ci indica una via da seguire."

"Aspetta, ma le vacanze di Natale sono appena iniziate!"
- Signor Lovegood, dov'è Luna?!-
La casa riceve un forte scossone e io mi appoggio al mobile di ebano.
Il padre di Luna si precipita fuori gridando:
- Aspettate, aspettate! È qui per consegnarvelo!-
"Ma che furfante!"
- Cosa stiamo facendo ancora qui?! Andiamocene!- grido prendendo la mano di Harry e di Hermione.
Nel bosco...
- Non ci si può fidare neanche più degli amici.- sibilo, senza accorgermi di essere quasi circondata da uomini, alti e spaventosi.
Deglutisco e inizio a correre insieme ai miei amici.
- Beh... che state aspettando? Prendeteli!- grida il capo del gruppo di persone davanti a noi.
Harry è con me.
"Oh, no. Vicolo cieco."
- Fattura pungente!- dico su lui.
Il moro cade a terra mentre il suo viso si modifica.
Il gruppo ci raggiunge con Hermione e Ronald catturati;
- Cosa gli è successo?- chiede il capo, facendosi largo tra la folla.
- L'abbiamo trovato così.- risponde un altro.
- Come ti chiami?- chiede a Harry.
- Nicholas More.- risponde lui.
Un uomo inizia a frugare tra le sue tasche mentre il capo si avvicina a me:
- E... tu, saresti?-
- Sole Light.- rispondo.
Si avvicina a me e, mi sento la ragazza più fortunata del mondo quando l'uomo che aveva parlato prima esclama:
- Qui non c'è nessun Nicholas More.-
Allora il capo, infastidito, si avvicina a lui.
- Cambio di programma, ragazzi, questi non li portiamo al ministero.- dice spalancando gli occhi alla vista della cicatrice.
"No, ci hanno beccati."
Ci spingono in un carro che subito parte.
- Hermione, dove ci stanno portando secondo te?-
- Non lo so, ma non credo in nulla di buono.-
Più tardi...
- Ti prego dimmi che non siamo dove penso di essere.- sussurro a me stessa.
Ma, in effetti, è proprio come penso, siamo a Malfoy Manor.
Nuovamente l'altissima casa mi spaventa, ma le domande sono diverse e peggio, più pericolose.
Inizio a sudare freddo e deglutisco a fatica; come avrebbe reagito Draco vedendomi? Oh, meglio, sarebbe stato felice di rivedermi?
Entro per la seconda volta nella Malfoy Manor e osservo intorno a me:
luci spente, di conseguenza l'ambiente è freddo e inospitale, vetri rotti o pieni di ragnatele, e mangiamorte. Mangiamorte a destra. Mangiamorte a manca.
- Come ti permetti di parlarmi così in casa mia?!-
Ma naturalmente. Lucius Malfoy. Strabuzzo gli occhi non vedendolo arrivare.
- Guarda qui, Lucius.- dice Bellatrix Lestrang prendendomi per i capelli e puntandomi la bacchetta alla gola insieme a Harry.
Draco Malfoy passa davanti e io chiudo gli occhi con disgusto.
- Allora Draco?- chiede la donna sorridendo malignamente. - Sono loro?-
Lui si avvicina ancora di più e sento il suo respiro sul mio viso.
- Non lo so... non li vedo da un anno.-
"Sta scherzando, lui non può... mentire."
- Come si è ridotto così?-
- Sarà stata una fattura pungente. Sei stata tu, carina?- mi chiede.
Non rispondo.
Mi sfila la bacchetta dalla tasca e dice lasciandomi i capelli:
- Ah-ha, scoperta!-
Mi guarda soddisfatta e, successivamente osserva gli uomini davanti a lei.
- E quella? Dove l'hai presa?!- chiede all'uomo vicino al capo, che ha in mano l'elsa della spada di Godric Grifondoro.
- Ce l'avevano loro, ma ora è mia.- sorride.
Bellatrix Lestrang inizia a torturare il gruppo costringendoli ad andarsene.
- Portali nelle SEGRETE! Voglio parlare da sola con queste qui, da donna a donna.- ringhia contro di noi.
Inizio a tremare.
Vedo Harry rivolgermi un'ultima occhiata prima di essere spinto nelle segrete con Ron; Bellatrix Lestrang estrae il suo pugnale e mi volto cercando uno sguardo consolante, incontrando quello spaventato di Hermione.
Una, due, tre, quattro, cinque urla irrompono a villa Malfoy e, provenienti da me.
Intanto nelle segrete...
- Miseriaccia, dobbiamo salvarle!-
- Harry? Ron?- chiede una voce comparendo da dietro la colonna.
- Luna! Signor Olivander!-
Luna non è più lei, i capelli sbiaditi, occhi freddi e cupi e le labbra contorte in una espressione sia felice sia triste.
Peter Minus entra con la bacchetta alla mano e dice:
- Tu, folletto, vieni tu.-
Poco dopo qualcuno si materializza nella stanza, facendo sussultare i due amici.
- Dobby? Cosa fai tu qui?-
- Dobby è venuto a portare Nicole Midgen e i suoi amici in salvo... ma dov'è Nicole Midgen?-
- Di sopra, con Bellatrix e Hermione. E se vogliamo uscire tutti sani e salvi da qui ci servirà tutta la tua collaborazione, porta Luna e il signor Olivander...-
- A villa Conchiglia.-
- Oh, salve signore.- lo saluta Luna.
- Signore? Lei mi piace. Ci vediamo in cima alle scale tra dieci secondi.- dice prima di smaterializzarsi.
Minus ritorna nella segreta e questa volta prima di poter proferire parola cade a terra, lasciando il cancello aperto.
- Chi vuole la sua bacchetta?- chiede l'elfo sorridendo.
Di sopra...
- Allora, folletto, chi è entrato nella mia camera blindata alla gringott?-
- Nessuno.-
La mangiamorte gli fa' un taglio sulla guancia.
Io e Hermione siamo a terra, nessuna delle due ha il coraggio di alzarsi, durante la tortura Bellatrix ha scritto, con il suo pugnale, sul braccio di Hermione mezzosangue e sul mio traditrice.
Il sangue vi gocciola ancora, ma prevalentemente no.
Harry e Ronald irrompono nella stanza disarmando Draco e la Lestrang; Hermione riesce ad arrivare al fianco di Harry mentre la mangiamorte grida:
- Fermi tutti o la uccido!- puntandomi la lama del pugnale al collo. - A terra le bacchette.-
Loro ubbidiscono.
Si rivolge a Draco:
- Chiamalo.-
- Ti prego Draco, tu non sei un assassino. Ti prego...- sussurro. - Possiamo ricominciare tutto, ti prego...-
Lo vedo, per quello che riesco a vedere, che cerca aiuto nello sguardo del padre e poi sento gridare, nel pieno silenzio della sala:
- Mezzosangue!-
Il sangue nelle vene mi si gela, i miei respiri si fanno pesanti e veloci, l'aria emessa si congela subito, la tensione era instabile come un filo dell'elettricità, tirato al massimo, finchè non è lui stesso a rompersi,  ma dopo molto tempo; l'ultima persona dalla quale mi sarei aspettata di sentire quelle parole, le aveva dette. Non verserò più una lacrima per quel Malfoy, mi ero detta, sarà lui a pentirsene, mi ero detta, l'unica cosa che non avevo pensato, era che Draco Malfoy rimarrà sempre Draco Malfoy.
Il padre solleva la manica della maglia dal braccio sinistro rivelando il marchio nero ma, prima che possa toccarlo, un cigolio fa' alzare a tutti il capo: Dobby che allenta il lampadario; sorrido e, riuscendo a liberarmi dalla presa mi getto a destra per schivare il colpo.
- Tu stupido elfo! Potevi ucciderci!-
- Dobby non intendeva uccidere... Dobby voleva mutilare o ferire gravemente.- ribatte il piccolo elfo; tutti insieme lo raggiungiamo.
- Tu, come osi!-
Dobby con uno schiocco di dita fa' volare la bacchetta di Narcissa Malfoy lontano e, questa grida:
- Come osi disarmare la tua padrona?!-
L'elfo assume una faccia infuriata e ribatte:
- Dobby è un elfo libero. E Dobby è qui per salvare Nicole Midgen e i suoi amici!-
Prendo la mano di Harry tra la mia e sorridedogli, ci smaterializziamo.
E con noi il pugnale di Bellatrix...

  

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora