soluzioni

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Arrivano sempre nei momenti più opportuni.

- Mirtilla! Mirtilla!- grido quando finalmente siamo in bagno.
- Sì?- dice lei con voce dolce.
- Come sei morta?- chiede Harry.
- Ero nel bagno e... quando sono uscita dal gabinetto sono morta.- risponde.
- Più... dettagliatamente?- chiedo.
- Allora, stavo piangendo e sono corsa qui, mi sono nascosta qui, poi ad un certo punto è arrivato un ragazzo e ha detto qualcosa di strano così io mi sono affacciata per dire, vattene via, ma, sono morta.- risponde.
- Prova a dire qualcosa in serpentese. - dice Ron a Harry.
Harry inizia a parlare e il pilastro del lavandino si divide ottenendo così un ingresso, ci avviciniamo e dico:
- Prima lei.- puntando la bacchetta sul professore.
- Ragazzi, non pensate di...- chiede lui, ma prima che possa finire Ron lo spinge giù.
Lockhart grida di paura poi, alla fine dice:
- Sto bene!-
"Codardo."continuo a pensare.
Mi butto e i ragazzi mi imitano.
- Fine dei giochi, ragazzi.- dice con in mano la bacchetta di Ron.
- Cosa pensa di fare?- chiedo.
- Cancellarvi la memoria.- risponde.
Un ghigno mi compare in volto, la bacchetta di Ronald è rotta.
- Oblivion.- dice.
La luce che avrebbe dovuto essere puntata su di noi si riflette sul professore codardo che sbatte contro il muro provocando una frana.
- Harry!- grido mentre la frana separa me e Ronald da Harry.
- Chi sei tu?- chiede il professore che ha perso la memoria.
Mi sbatto la mano in viso e dico a Ron:
- Recupera la bacchetta. -
- Harry! Devi proseguire da solo ora, salva Ginny!- grido.
- Lo farò!- grida lui dall'altra parte del muro.
Sento i passi i di Harry allontanarsi e prendo la bacchetta:
- Bombarda Maxima. - dico sulla frana.
Si forma una incavità e dico:
- Ha funzionato! Ha funzionato! -
Sento un gran scossone e la frana che poco fa avevo liberato ora si è riformata.
- Per, tredici secondi.- dice Ron.
- Probabilmente Harry se la cava meglio di noi.- dico.
Intanto...
Harry si trova davanti a una porta su cui è in rilievo un serpente a sei facce, il ragazzo bisbiglia qualcosa in serpentese e un lungo serpente di metallo percorre tutto il tondo facendo indietreggiare i serpenti.
Entrando Harry si trova in una lunga stanza con molte statue di serpenti, vede Ginny a terra e corre verso di lei ma incontra un ragazzo, da come l'aveva Nicole sembrava Tom Riddle.
- Ginny! Tom devi aiutarmi!- dice Harry implorante.
- Non posso vedi, più le sue forze svaniscono io divento più forte.- dice Riddle.
- Cosa?!- dice Harry.
- Non capisci?! Io ho rapito Ginny, inconsapevolmente le ho fatto scrivere quelle cose, per mezzo mio ha aperto la camera dei segreti. - chiede poi con le dita scrive il suo nome in aria.
I am Tom Riddle.
Poi lo scompone facendo diventare la frase:
I am Lord Voldemort.
Harry era frastornato, Tom Riddle, Lord Voldemort.
- Ma come?!- chiede Harry.
- Vedi io sono soltanto un ricordo, e più Ginny si indebolisce più io mi fortifico. - risponde guardando il ragazzo negli occhi.
La fenice di Silente entrò dalla stanza con il cappello parlante tra le zanne; Riddle ghigna e dice qualcosa in serpentese, un enorme basilisco esce dalla pozza d'acqua.
Il ragazzo corre verso il cappello e, la fenice, che ha svolto il suo lavoro va dal basilisco accecandolo con gli artigli, mentre ciò succede Harry riesce a estrarre dal cappello una spada; il basilisco liberato si della fenice insegue il povero ragazzo che, con la spada in mano fugge.
"Vicolo cieco!" Pensa Harry trovandosi con il basilisco a un centimetro di distanza.
Harry prende un sasso e lo lancia nella direzione opposta per distrarlo, senza farsi sentire o notare corre verso Ginny.
Riddle è immobile davanti a lei e fissa Harry impassibile; il ragazzo corre verso la gigantesca statua dietro al ricordo, il basilisco lo raggiunge e cerca di azzannarlo, ma l'agile ragazzo schiva tutti i colpi, approfittando di un momento di distrazione salta sulla testa del basilisco e con un colpo di spada lo uccide.
Guardando Riddle con occhi pieni di odio prende il suo diario e, con la zanna del basilisco lo trafigge facendovi uscire del sangue, il corpo di Tom svaniva poco a poco e Ginny si risvegliò e, guardando Harry amorevolmente, lo abbraccia.
Intanto...
- Nicole, ce la hai fatta!- grida Ron vedendo il passaggio che ho formato.
Avevi dovuto usare molti Bombarda, ma alla fine ce la avevo fatta.
- Andate prima voi.- dico lasciando il passaggio al professore e a Ronald.
- Harry! Ginny!- dico abbracciandola.
- Anch'io sono felice di vederti.- dice ricambiando l'abbraccio.
- Andiamocene da qui.- dice Harry rimasto in silenzio fino ad allora.

- Non ci credo!- continuava a dire Hermione mentre andavano alla lezione di Erbologia.
- Che tu ci creda o no è successo!- risponde Ginny.
- Ma... lascia perdere.- dico.
- Tornerete a casa per le vacanze?- chiede Ginny.
Hermione tutta contenta risponde:
- Sì, i miei genitori mi portano a Parigi! E tu, Nicky?- chiede facendo una lunga pausa.
Arrosisco.
- Draco mi ha invitato a passare il Natale a casa Malfoy.- rispondo.
- Cosa?!- chiede Ginny.
Annuisco.
Vedo Hermione darle una leggera gomitata e poi la ragazza dice:
- Se così vuoi, spero solo il meglio per te.-
- Grazie, so che Draco può essere molto arrogante.- dico.
- Sei una ragazza d'oro.- dice Hermione.
A quel punto divento un peperone.

Sala Grande poco prima della partenza...
- Ragazzi e ragazze, anche quest'anno vi auguro delle stupende vacanze di Natale!- dice Silente.
Guardo Draco e lui ricambia.
Ci alziamo tutti dal tavolo e io lo cerco.
- Pronta?- chiede.
- Andiamo.- dico convinta.
Le nostre mani si stringono come se non volessero più lasciarsi.
- Hermione! Harry! Ron! - grido guardando i tre che si fermano per me.
- Ciao Draco.- dico stampandogli un bacio sulla guancia.
- A dopo.- dice.
Salgo sul treno con i miei amici e mi metto a leggere il libro di incantesimi.
- Qualcosa dal carrello?- chiede la signora.
- Tre cioccorane. - dico, pago e do le restanti a Harry e a Ron, so che a Hermione non piacciono.
La ragazza, quando i maschi si sono addormentati mi chiede:
- Mi fai vedere il regalo di Draco?-
Prendo l'album e lo apro spiegandole il ricordo di ogni singola pagina:
- Qui eravamo in campeggio.-
- Spero solo il meglio per lui e te.- dice abbracciandomi.
I miei occhi celesti sono puntati su quelli nocciola di lei e, continuandola ad abbracciare le dico:
- Sei tu, la ragazza d'oro Hermione.-

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora