finalmente...

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"La cosa che fa differenza è stare assieme quando tutto va male."

La sera, matrimonio.
Il tendone era stato montato nel pomeriggio e persone, moltissime, danzano, bevono e parlano tra loro.
- Ciao Nicole.- mi saluta una Luna sorridente; con lei c'è un uomo biondo e alto, probabilmente suo padre.
- Ciao anche a te Luna.- risponde.
- Oh, buona sera signorina Midgen. Fiero di conoscerla, io sono Xenophilius Lovegood, padre di Luna.-
- Piacere, signor Lovegood.- gli stringo la mano osservando la bizzarra collana che porta al collo e, mi dirigo verso il banchetto.
Le luci improvvisamente si spengono e una sfera di luce si avvicina a noi dicendo:
- Il ministro della magia è morto... stanno arrivando i mangiamorte! -
"Tre, due, uno..." e scoppia il caos.
Urla disperate scoppiano in quello che era il rinfresco di un matrimonio, mangiamorte spuntano da qualunque parte iniziando a lanciare incantesimi a chiunque.
- Herm!- la chiamo quando finalmente riesco a raggiungerla, appena sta per smaterializzarsi.
Ci ritroviamo in mezzo ad una strada e per poco non veniamo investiti da un bus; correndo tra la gente riusciamo a raggiungere un piccolo bar.
- Cosa vi posso portare?- chiede una ragazza avvicinandosi al nostro tavolo.
- Quattro cappuccini.- ordino per far tornare la commessa nel cucinino.
Mentre parliamo due uomini entrano nel bar e, io, non smetto di fissarli; quando vedo che si stanno per girare grido:
- Attenti!-
Infatti i due si sono voltati scagliandoci contro maledizioni.
- Pietrificus Totalus!- grida Hermione.
Quando sono entrambi a terra immobilizzati Ronald dice:
- Ragazze, a voi gli incantesimi di memoria.-
- Oblivion.-
Usciamo dal negozio in tutta fretta e io dico fermandoli:
- Non sarebbe più prudente tornare all'ordine? -
- Forse hai ragione.- ci prendiamo per mano e ci smaterializziamo all'ordine.
- Homenium Revelio. - pronuncia la ragazza. - Rivela se ci sono persone, anche nascoste.-
Raggiungiamo la sala da pranzo e io frugo tra le mensole cercando un po' di cibo.
"Bene un pacco di pane, tre vasi di marmellata, formaggio a gogò e una cesta di frutta."
- Ragazzi! Venite qui!- ci chiama Harry.
Lasciando sul tavolo il cibo mi dirigo dal ragazzo moro, interessato a una scritta sulla porta.
- Cos'è successo Harry?- chiede Hermione avvicinandosi.
Lui mostra un sorriso soddisfatto e indica la scritta in corsivo sulla porta.
- No. Non ci credo, R.A.B! Giusto! Regulus Arcturus Black! Il fratello di Sirius!-
Harry si sfila il medaglione dalla tasca e lo osserva; sento dei passi e mi volto seguita dallo sguardo di Hermione.
- Cosa ci fai tu qui?- chiedo vedendo la figura di Kreacher.
- Senti un po', dov'è il vero medaglione?- gli chiede Hermione mostrando all'elfo il medaglione.
- Lurida mezzosangue!-
- Portale rispetto!- irrompo.
- Kreacher ha già visto quel medaglione.-
- Dove?-
- Un uomo ha rubato la collana appartenuta ai Black. Mundungulus.-
- Vallo a prendere.- gli dice Harry poco prima che si smaterializzi.
Il giorno dopo...
Sbadiglio entrando nella cucina.
- Ron, sei già sveglio?- sbadiglio osservando curiosa il rosso che sorseggia una tazza fumante di latte.
- Sì, perchè?-
- No, non vorrei interrompere la tua colazione, ma sono solo le cinque e mezza.-
- Cosa?!-
Annuisco e prendo una tazza.
- Chiariscimi una cosa, per puro caso, tu e Malfoy... insomma, ti pace ancora?- continua.
Guardo Ron sorridendo forzatamente e poi sposto il mio sguardo sul vetro appannato.
- Pensavo di essere ancora innamorata di lui quando Harry lo aveva colpito con Sectumsepra, ma poi... vedendolo alzare la bacchetta su Silente prima che lui morisse...-
- Sì. Ho capito.- dice facendomi passare un braccio intorno alla spalla. - Ti ricordi quando hai sentito l'odore di amortensia? Qual era la seconda cosa sentita?-
- Biancospino.-
- Non capisco.-
- La bacchetta di Malfoy è fatta di Biancospino.-
Mi osserva curioso quando mi alzo da tavola e mi dirigo in una stanza; mi siedo sul pavimento e, ripensando a Malfoy mi scende una lacrima.
- Perchè!? PERCHÈ?! Perchè Silente è morto? Perchè io non ho una risposta alla mia domanda? Chi è mio padre?! Perchè nessuno mi risponde?!- grido, nessuno può sentirmi. - Avada Kedavra! Avada Kedavra!-
Già mi ero pentita di averlo detto.
- Nicole? Va tutto bene?- chiede la voce di Harry.
- No, aspetta, non entrare. Non vorrei farti del male.-
- Sciocchezze, non potresti fare male ad una mosca.- mi dice avvicinandosi e abbracciandomi.
- Nessuno mi può aiutare Harry. Tutto va male. Malocchio è morto, i miei genitori non so che fine abbiano fatto, Sirius è morto, Silente pure, Draco è un mangiamorte e...- la mia lista potrebbe proseguire all'infinito se Harry non mi ferma. - Piton in ugual modo.-
Due giorni più tardi...
Sorseggio una grande tazza di tè per riuscire a rimanere sveglia, quando tre figure si materiallizzandosi rovinano la mia colazione.
- Dobby? Cosa ci fai tu qui?- chiedo osservando il piccolo elfo; intanto nella stanza mi raggiungono gli altri.
- Dobby ha visto Kreacher borbottare qualcosa su Nicole Midgen; allora Dobby ha pensato bene di aiutare la sua amica Nicole Midgen.- spiega.
- Oh, Dobby, sei fantastico!- grido abbracciandolo. - L'avete trovato? Avete trovato Mundungulus? -
- Sì.- risponde Kreacher sbattendo l'uomo in un angolo.
- Allora?! Dov'è il vero medaglione?!- chiede Harry mostrandoglielo.
- Ragazzi, io... se non era per quella del ministero... gliel'ho venduto.-
- Chi?-
- Non lo so.-
- Beh, allora descrivicela.- gli dico sedendomi.
- Era bassa, capelli ricci e castani e vestiti rosa.-
- Qualcosa di particolare? -
- Un fiocco rosa in testa.-
Osservo Harry.
- La Umbridge.- pronunciamo all'unisono continuando ad osservarci.
Il giorno dopo...
- Hermione hai la pozione polisucco?- chiedo poco prima di smaterializzarmi con lei.
- Sì, quattro fiale.-
Ci smaterializziamo tutti e quattro in una parte di Londra desolata; dopo essere riusciti a prendere un capelli di ognuno dei quattro maghi che lavorano al ministero, ci smaterializziamo lì.
Herm si ferma davanti alla solita statua.
- Ma sono...- sto per dire, quando lei mi precede:
- Babbani, al posto che spetta loro.-
Le metto una mano sulla spalla, quando Harry ci chiama per salire nell'ascensore.
- Charles, dovresti essere di sotto con tua moglie. Sta per essere interrogata tua moglie.- dice un mangiamorte di nome Yaxley.
Quando l'ascensore parte chiudendo la portiera, Ronald dice:
- Mia moglie sta per essere interrogata.-
- Ma... Ronald, tu non hai una moglie.- gli rispondo sollevando un sopracciglio.
- Giusto...-
Giunti alla stanza in cui sono seduti molti Auror, Harry lascia cadere la nostra trappola, cosicché la sala si riempia di fumo e lui riesca a entrare nella stanza dove stanno le informazioni riguardanti tutti i maghi e streghe.
Intanto, di sotto...
Entriamo nella stanza, mi ricorda molto un tribunale, gli stessi mobili, sul gradino più alto è seduta Dolores Umbridge è, cosa più importante, indossa il medaglione.
Ronald si avvicina alla moglie del mago;
- Signora, vuole dirci, a quale mago o strega ha sottratto questa bacchetta?- chiede lei.
- Io non l'ho rubata. L'ho comprata...-
- Non può averlo fatto, perchè lei non è una strega.-
- Sì che la sono, diglielo Charles, dille cosa sono.- supplica la donna.
Ron tace.
Intanto Harry ci raggiunge.
- Oh, buona mattina, Cole, si occupi di castigare questa nata babbana.-
- Stai mentendo Dolores. E non si dicono le bugie!- mi intrometto alzando la bacchetta. - Stupeficium!-
L'horcrux mi vola in mano e iniziamo a correre verso i camini.
- Di un po', mezzosangue, chi è papà?- chiede Yaxley fermandomi.
- Stacci alla larga! CRUCIO!-
Inizio a correre appena l'incantesimo non ha più effetto e sento dire alla voce del mangiamorte:
- Uccidi quella ragazzina!-

Mi prendo queste poche righe per:
• augurarvi un buon Natale;
• salutarvi;
•augurarvi un Felice Anno Nuovo!

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora