"Il vento non spezza un albero che sa piegarsi."
Inizio a correre appena l'incantesimo non ha più effetto e sento dire alla voce del mangiamorte:
- Uccidi quella ragazzina!-
Mi volto e appena vedo due dissennatori con a capo Yaxley pronuncio poco prima di buttarmi nel camino:
- Expecto Patrono!-
Vedo la tigre risucchiare i dissennatori e mi butto nel camino insieme a Hermione e agli altri, il mangiamorte riesce a prendermi la punta dei jeans, ma subito riesco a farglieli lasciare schiaccindogli la mano con la scarpa.
Luogo sconosciuto...
- Sta calmo. Sta calmo! Tra poco starai meglio.- grida Hermione versando sulla spalla insanguinata di Ronald il contenuto di una fiala.
Quando la spalla si rigenera Ron smette di gridare.
Hermione si alza e con la bacchetta alla mano pronuncia:
- Salvio Hexia. Repello babbanum.-
Trovo l'horcrux a terra e grido:
- Confrigo!-
Ma non viene distrutto.
- Dissendio!-
- Reducto!-
- Incendio!- alla distruzione si unisce anche Harry.
- Expulso!-
- Diffindo!-
- Inutile, in qualsiasi caso non si distruggerebbe.- concludo stremata.
- Silente ti manda alla ricerca degli horcrux e non ti dice come distruggerli.... non ti scoccia questo?- chiede Ronald.
Osservo Harry poi guardo Ron.
"Non si era mai comportato così..."
Più tardi...
- Conosci l'incantesimo, Harry.-
Voldemort entra nel negozio di Gregorovitch scombinando tutti gli scaffali.
- Dov'è?-
- Io... io non la possiedo più, un ladro, me l'ha rubata.-
- Io ti credo...- dice andandosene.
- Avada Kedavra!-
- Harry!- grido tastandogli il viso.- Stai bene?-
- Non potrai lasciarlo entrare sempre.- dice Hermione.
- Lui vuole qualcosa che Gregorovitch aveva ma che non ha più, però Lui la desidera ardentemente, come se ne dipendesse la sua vita.-
Ronald è nella tenda ad ascoltare la sua radio.
- Mi da' i nervi a fior di pelle!- grida.- Cosa si aspetta di sentire?! Buone notizie?-
- Spera solo di non sentire brutte notizie...- devio.
- Tra quanto potrà smaterializzarsi?-
- Manca ancora un po'.-
Harry sbuffa.
- Noi stiamo facendo quello che possiamo...-
- Non state facendo abbastanza!-
- Toglitelo!- dico seria al moro, lui si volta. - Hai capito bene, toglitelo!-
Lui mi mette il medaglione sulla mano.
- Va meglio ora?- gli chiede la riccia.
- Molto.-
- Allora si va a piedi.-
La sera...
- Harry, vieni qui!- lo chiama Hermione.
- Sì? Hai scoperto qualcosa?-
- La spada di Godric Grifondoro è forgiata dai folletti.-
- Sì, e quindi?-
- Nella camera dei segreti tu avevi già distrutto un horcrux con il dente del basilisco, no? La spada assorbe solo quello che la fortifica.-
- La spada è impregnata di sangue di basilisco... per questo può distruggere gli Horcrux!- affermo. - Herm sei un vero genio!-
Le luci si spengono e solo quando la figura di Ron entra, vengono riaccese.
- Cosa c'è che non va?- chiede Harry.
- Oh, niente... solo che Silente ti ha mandato alla ricerca di questi Horcrux, senza dirti: come trovarli e come distruggerli!-
- Cosa ti aspettavi? Che avremmo dormito in un albergo a cinque stelle? Che avessimo trovato un Horcrux ogni due giorni?!-
- Togli il medaglione, non diresti così se non lo avessi tenuto al collo tutto il giorno.- dice Hermione provando a toglierlo, ma lui la respinge.
- Vuoi sapere perchè ascolto quella benedetta radio tutte le sere? Per sapere se non dicono il nome di mamma, di Ginny, di Fred o di George...-
- E credi io non sappia cosa si prova?!-
- No, tu non lo sai. Io tuoi genitori sono morti! Non hai una famiglia!-
Tra i due scoppia una rissa e io e Herm siamo costrette a trattenerli.
- Allora vai!- grida Harry indicando l'uscita.
- Tu che fai? Vieni?- chiede alla ragazza.
- Ron...-
- Dovevo aspettarmelo, vi ho visti l'altra sera.-
- Ma... Ron...-
Mi lascia il medaglione alla mano guardandomi seriamente e, cosa che non mi sarei mai aspettata da Ronald Weasley, esce dalla tenda.
Una settimana dopo...
- Hanno una memoria tattile, James.- dico a Harry, seduto a rimirare il boccino vinto. - Credevo che quando lo avresti toccato si sarebbe aperto... che Silente ti nascondesse qualcosa, ma non è così.- mi alzo ed esco dalla tenda raggiungendo Hermione.
Due giorni dopo...
- Dobbiamo andare a Godric's Hollow.- dice Harry porgendoci la mano.
Ci smaterializziamo lì.
- Forse avremmo dovuto usare la pozione polisucco.-
- No, qui è dove sono nato, non ci servono pozioni.-
La neve cade lentamente sulle mie spalla, facendomi ricordare Hogwarts.
- Oh. Mio. Dio. Deve essere la vigilia di Natale!-
Arriviamo davanti al cimitero.
- Ignutus Peverell...- sussurra Hermione.- Hey, Harry...-
Mi avvicino al moro e osservo che sta leggendo delle parole incise su una lapide è di marmo bianco, il che la rende facile da leggere, perché sembra quasi brillare nel buio. Harry non deve inginocchiarsi e nemmeno avvicinarsi tanto per distinguere le parole che vi erano incise:
- James Potter, nato il 27 marzo 1960, morto il 31 ottobre 1981
Lily Potter, nata il 30 gennaio 1960, morta il 31 ottobre 1981L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte. -
Mi inginocchio davanti alla lapide e con una magia faccio comparire una ghirlanda fiorita, come Herm.- Harry, qualcuno ci sta fissando... laggiù.- dico indicando una donna incappucciata.
- Credo di sapere di chi tratta...-
Seguiamo Bathilda Bagshot fino ad una vecchia casa dal legno rosicchiato dagli insetti.
- Chi è questo ragazzo?- chiedo indicando la foto riposta nella cornice che ho preso in mano.
La signora non risponde.
"Si vede che Bathilda è molto loquace."
Conduce Harry in una stanza e gli sussurra qualcosa in serpentese.
"Aspetta, ma... solo io, Harry e, Lui, possiamo parlare il serpentese!"
Prendo nella mano la bacchetta e corro nella stanza.
- Harry! È una trappola! Stupeficium!- grido sulla vecchia ormai trasformata in Nagini; il serpente vola indietro.
Prendo la mano di Harry e Herm ci raggiunge gridando, prima di gettarsi dalla finestra e smaterializzarsi nel bosco:
- Confrigo!-
Sani e salvi nel bosco...
- Siamo salvi?-
- Sì. Ci venivo da bambina, insieme ai miei genitori da piccola. Probabilmente se ora li portassi non riconoscerebbero niente, gli alberi, le piante... nemmeno me.-
- Hermione, la mia bacchetta?-
- Ecco... a Godric's Hollow ho lanciato un incantesimo che è rimbalzato, ti prego scusami.- gli dice mostrando la bacchetta rotta.
- Ah, buona sera Tom, sapevo che saresti venuto prima o poi.-
- Questo non mi importa. Dov'è dunque?-
- Oh, Tom. Dopo tutti questi anni dovresti sapere che non ce l'ho più.-
- E dov'è allora?!-
- Credo tu sappia la risposta. La bacchetta giace nella tomba di colui alla quale apparteneva, Albus Silente.-
La sera...
Hermione è stesa sul letto a leggere, io penso e Harry ascolta a malincuore la dannata radio, quando la riccia appoggia il libro sul letto e spegne la radio, ritorno poi a sedersi.
Prendo tra le mani l'oggetto di tante attenzioni, quando Ronald era con noi e la accendo, facendo risuonare una musica nell'aria; Harry prende la mano di Herm e insieme si mettono a ballare alla musica prodotta dall'odiosa radio.
"Non verserò altre lacrime per quel Malfoy."
Sorrido dolcemente vedendo ridere Hermione, per la prima volta dopo Ron.
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la magia non è un sogno: destinati da una scelta
Random- C'è qualcosa in te che non mi permette di distruggerti, ma cosa?-mi chiese la figura incappucciata. non risposi e cercai di allontanarmi, sapevo chi era quell'uomo, lo temevo, temevo che arrivasse ad Hogwarts. - Rispondi!- disse alzando la bacche...