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:-Che sogni strani!- borbotto alzando la testa dal cuscino, sposto il leggero lenzuolo e mi metto in piedi. Apro le persiane e la finestra facendo entrare la luce del sole che illumina la stanza. Mi stropiccio gli occhi e mi dirigo in cucina per fare colazione, preparo delle fette di pane con la Nutella, le mangio e nel mentre chiamo Alice, l'unica persona con cui ora ho voglia di parlare:-Ciao Eri...ieri sei sparita cosa è successo?- esito un attimo:-Mi è venuto mal di testa- mento. La sento annuire e anche sbuffare leggermente:-Senti...questo pomeriggio ti va di va di venire a casa?- :-Si...a dopo- dice per poi chiudere il telefono di fretta. Annego il tempo facendo varie cose, riordino le poche cose fuori posto in giro per casa, faccio un bagno con acqua tiepida e cerco un costume su internet, l'estate è ben iniziata e per andare al mare ho bisogno di un bellissimo costume, ne vedo uno molto carino, blu, e un altro giallo, dopo averci pensato un po' su decido di prenderli tutti e due. Mentre finisco di effettuare l'ordine Alice arriva puntuale a casa, entra e mi saluta velocemente, ci sediamo sul divano e restiamo un po' silenzio. Batte di continuo il piede per terra e mi guarda con un sorrisetto tipico di chi mi sta nascondendo qualcosa:-Allora?- chiedo d'un tratto facendola sussultare:-C-cosa?- balbetta mentre il suo respiro accelera e i suoi occhi diventano preoccupati:-Stai lì a guardarmi con quell'aria misteriosa!- sbatte più volte le ciglia e poi respira profondamente, prende il telefono e inizia a scorrere un elenco:-Emh...Oggi Isaac mi ha scritto...- non avevo sentito Isaac né ieri né oggi, ero certa che non volesse parlare con me dopo avermi visto baciare Dylan, e infondo neanche io ero al settimo cielo all'idea di toccare l'argomento:-Che ti ha detto?- domando cercando di sbirciare le scritte sullo schermo:-Che vuole parlare con Dylan...ha detto che vuole fargli capire che deve lasciarti in pace- divento bianca e il respiro mi si spezza in gola:-C-Cosa? Oh no...OH NO...- mi alzo di scatto e prendo il telefono, scorro tra i nomi della rubrica e clicco su Isaac, pochi squilli dopo risponde lui con voce assonata:-Isaac?- annuisce con un gemito, forse dormiva:-Mi dispiace per quello che è successo, lui...Dylan non sapeva che io stavo con te...non lo avrebbe fatto altrimenti!- cerco di proteggerlo in tutti modi, nonostante ero certa che lui sapesse che ero impegnata...c'è un attimo di silenzio dall'altro capo della linea, poi Isaac dice:-Va bene, però Erica, devi dirglielo che non lo vuoi intorno a te!- alza leggermente la voce che ora è squillante e decisa:-Isaac, ma io lo voglio intorno a me...- dico d' impulso. :-Come amico...ovvio- aggiunge frettolosamente, sento un sospiro da parte di Alice e mi giro a scoccarle un occhiata confusa:-Va bene, ora devo proprio andare, ci sentiamo domani...un bacio- dice Isaac prima di chiudere senza lasciarmi il tempo di salutarlo. Mi butto sul divano accanto ad Alice:-Risolto- sbuffo buttando la testa all'indietro. La mia amica scuote la testa e si alza in piedi, si mette le mani sui fianchi:-Alzati- borbotta tendendomi una mano:-Perché?- chiedo inarcando le sopracciglia:-Andiamo a prendere aria!-.
Usciamo di casa mezz'ora più tardi, dopo esserci preparate, ci dirigiamo al centro della città, in una piazza contornata da alberi e panchine, prendiamo posto vicino ad un aiuola fiorita e guardiamo la gente che passa:-Ma quello è...?- sento Alice sussurrare mentre allunga il collo e strizza gli occhi per guardare qualcosa davanti a lei. Sbarra gli occhi e si raddrizza lanciandomi un occhiata preoccupata, abbassa lo sguardo e dice:-Andiamo a fare un giro...- :-Che c'è?- chiedo. La vedo in difficoltà, mi nasconde qualcosa. Mi indica con lo sguardo una panchina oltre gli alberi. Vedo una panchina con due persone sedute sopra ma non capisco chi sono, mi alzo e cammino in quella direzione e dopo qualche passo riconosco il ragazzo. Dylan. Non è solo, accanto a lui è seduta una ragazza con i capelli scuri, avverto una forte fitta allo stomaco e provo davvero tanta gelosia. Vado verso di loro a passo deciso ignorando i richiami di Alice dietro di me, :-Ciaoo!- esclamo davanti a loro, sfoggio un sorriso falso e Alice mi raggiunge:-Ehi...- dice nervosamente. :-Ciao...- borbotta Dylan togliendo il braccio intorno al collo della ragazza:-Ciao- dice lui imbarazzato:-Non mi presenti la tua amica Dylan?- chiedo inarcando le sopracciglia:-Erica lei è...Charlotte...Charlotte lei è Erica- tendo una mano verso la ragazza e lei fa lo stesso:-Noi andiamo- annuncia Alice trascinandomi via:-Meglio- bisbiglia la ragazza all'orecchio di Dylan. Non riesco a trattenermi a causa della sua sfacciataggine:-Perché non te ne vai tu eh?- sbotto divincolandomi dalla presa di Alice, Charlotte mi guarda con aria di superiorità e dice:-Si dà il caso che io sia la sua ragazza- ridacchia leggermente e io rimango zitta, chiudo leggermente gli occhi per evitare che le lacrime mi scorrano sulle guance:-Attenta, potrebbe scomparire da un momento all'altro- dico prima di andarmene.
:-Tutto ok?- mi chiede Alice affiancandosi a me:-Certo- rispondo secca continuando a camminare velocemente:-Eri senti...- inizia lei accarezzandomi il braccio:-No- sbotto allontanandomi da lei. Arrivò a casa in un attimo e buttandomi sul divano inizio a piangere disperatamente. Ignoro le chiamate di Dylan, Alice e Isaac inoltrandola tutte alla segreteria.
Non mi alzo dal divano per almeno 1 ora e quando finalmente mi decido di mettermi in piedi inciampo sul lembo del tappeto sbattendo la schiena al pavimento. Urlo dal dolore e dallo spavento e cerco di rialzarmi massaggiandomi la schiena, ma il dolore è troppo forte e rimango sdraiata sul pavimento con le lacrime agli occhi per la seconda volta. Allungo la mano verso la poltrona accanto a me, affetto il telefono e compongo il numero di Ethan, mentre con l'altro braccio cerco di spostare i capelli dagli occhi mi accorgo che anche il mio arto mi fa malissimo. :-Dio- urlo premendo la cornetta verde nello schermo, Ethan risponde poco dopo:-Ehi Eri- esclama allegro, :-Ethan vieni a casa, sono caduta e mi sono fatta male- piagnucolo, lo sento sussultare e poi dice:-Arrivo, resta lì- e dove vado? Penso ironicamente chiudendo il telefono. Provo nuovamente ad alzarmi ma il dolore lancinante mi costringe a sdraiarmi subito. Poco dopo quando penso di stare per svenire Ethan entra in casa da solo, si avvicina a me di corsa:-Ehi Ehi...resta sveglia!- dice prendendomi in braccio, urlo dal dolore delle sue mani sulla schiena, mi posa sul divano a pancia in giù tenendo il braccio dolorante a penzoloni:-Il braccio- balbetto cercando di muoverlo. Annuisce e lo prende tra le mani, lo poggia in un tavolino sopra una piccola pila di cuscini, alza la maglia e posa le dita sulla schiena emettendo dei suoni che non promettono niente di buono:-Non è tanto bella...- dice abbassando la maglia, annuncia che dobbiamo in ospedale e io preoccupata annuisco, mi porta in braccio in macchina e mi mette sdraiata sul sedile posteriore, cerco di stare in silenzio ma il dolore è davvero troppo forte. Arrivati lì un infermiere mi mette su una barella e mi accompagna in una stanza. Dopo una serie di controllo mi fasciano il braccio e mi mettono delle pomate sulla schiena. :-Quando posso tornare a casa?- chiedo impaziente. :-Non puoi andare con la schiena così, non è niente di grave ma almeno settimana aspetterai qui...- dice. :-Ah è per il braccio...niente di grave, è solo slogato- annuisco e l'infermiera si congeda con un sorriso facendo entrare Ethan:-Tutto bene?- annuisco debolmente:-Va meglio- dico. :-Ho avvisato tuo padre e Alice...aveva chiamato al tuo cellulare e ho risposto io- chiudo gli occhi e mi metto a dormire per un po'.
Quando riapro gli occhi Isaac è davanti a me che mi guarda preoccupato:-Ben sveglia- mi dice con un sorriso. Quello che sto per fare non è una cosa giusta per nessuno ma è meglio credo...:-Isaac, noi non possiamo più stare insieme.- borbotto. Vedo i suoi occhi riempirsi di delusione e tristezza:-È per Dylan vero?- sbotta arrabbiato:-È ovvio, certo! Va bene come vuoi ciao- si risponde da solo e poi esce della camera e io non lo trattengo. Nella stanza entra mio padre, parlo con lui e poi con Alice, poi con Aiden e infine mentre penso di aver con le visite nella stanza entra Dylan:-Dove hai lasciato la tua adorabile ragazza?- chiedo infastidita. Lui ridacchia e si siede accanto a me:-L'ho lasciata- una risata inseriva esce dalla mia bocca:-L'avevo avvisata!- dico con un sorrisetto stampato sulla faccia. :-Stai bene?- mi chiede inarcando le sopracciglia, annuisco:-Certo!- mi prende la mano e me la stringe leggermente:-Che mi racconti?- chiedo io. :-Magari il perché dei tuoi occhi blu?- quella domanda mi affligge da tempo, avrei dovuto chiedere a Ethan ma ero troppo impegnata a rompermi la spina dorsale...lo vedo irrigidirsi e poi sbiancare letteralmente:-Meglio di no...no no!- dice facendo gesti con le mani e scuotendo la testa. :-Si invece!- sbotto. :-Va bene...- si sistema meglio sulla sedia e poi dice:-Io...beh...ho...fatto del male a una persona, quella che mi ha morso...pensavo solo di averlo fatto svenire ma invece...- :-Lo hai ucciso!- finisco la frase. Annuisce e io rimango stupefatta:-Se uccidi qualcuno per vendetta o amore i tuoi occhi diventano blu...- continua. :-Vattene- bisbigliò sconcertata:-Cosa? No!- dice scuotendo la testa:-No, ho detto vattene Dylan!- dico alzando la voce. Scuote la testa ancora una volta:-Ma perché Dylan? Perché non te ne vai e mi lasci in pace?- dico cercando di mantenere la calma. Rimane in silenzio e poi dice quasi in un bisbiglio:-Perché...ti amo Erica- lascia quelle parole sospese nell'aria, in modo che la mia testa continua a ripeterle. Faccio finta di non sentire e chiudo gli occhi. Lui mi chiama ma io continuo a far finta di dormire, e alla fine il sonno mi assale, cerco di non addormentarmi ma mentre sto per sprofondare in un sonno profondo sussurro piano:-Ti amo Dylan...-
Autrice:
Ciao ciao! Notiziona, ho in mente una storia, una ff su Thomas Sangster, per non confondere le idee ho deciso di iniziarla quando completerò questa! Ditemi cosa pensate del capitolo piccole ghiande:')
Un bacione,
D.S.

The Wood||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora