Il mondo continua a girarmi attorno, le persone mi guardano come se fossi un'aliena, cammino, cammino finché non cado nel vuoto.
Mi sveglio di soprassalto, per la terza volta questa notte, odio questi stupidi sogni, :-Li odio.- ripeto a voce alta passandomi una mano sulla fronte umidiccia dal sudore. Sono le 4:30 del mattino e decido di andare in bagno, mi sciacquo il viso e le mani poi torno al letto distrutta. Mi giro verso la finestra e una sagoma nera mi fissa da dietro il vetro, scaccio un urlo terrificato e la persona fa brillare i suoi occhi blu, da lì capisco che è Dylan. Mio padre arriva di corsa in camera:-Era solo un incubo- mento mentre lui si calma:-Tutto bene?- annuisco e lo guardo uscire e chiudere la porta. Mi dirigo verso la finestra e la apro, Dylan si era attaccato al cornicione lì accanto, gli faccio segno di entrare, e lui si muove vicino a me:-Mi hai spaventato a morte Dylan!- dico con un sorriso, lui però non ricambia:-Passavo di cui e concentrandomi su di te sentivo la tua paura e la tua preoccupazione, così mi sono avvicinato a guardare- dice entrando nella stanza:-Non ti preoccupare...sono solo sogni- rispondo girando la faccia. :-Allora io torno alla mia passeggiata notturna- annuncia dandomi un bacio, vorrei chiedergli di restare ma non lo farò, non so il motivo. Annuisco e lo guardo uscire:-Ehi, perché sei triste?- mi chiede prendendomi la mano da fuori. Scuoto la testa e dico:-Niente niente- :-Perfavore- :-Nel sogno, sembrava che io camminassi comandata da qualcuno, verso il vuoto, ma dopo averlo fatto ben 3 volte ho capito che ero morta Dylan, e che tu eri ancora lì a distanza di tantissimo tempo che piangevi per me, consapevole di non poter morire tanto facilmente. Io ho solo paura di...- mi blocco e mi porto una mano davanti agli occhi:-Niente, notte Dylan- dico chiudendo la finestra. Dylan cerca di ribattere ma blocco la serratura e chiudo le tende, tornando al letto con le lacrime agli occhi.
:-Buongiorno!- Aiden è davanti a me che mi guarda sorridente. :-Che ci fate qui?- domandò con tono assonato stroppicciandomi gli occhi:-Sai...sono solo le undici e mezza!- annuncia Ethan entrando nella stanza, mi metto a ridere e mi alzo dal letto:-Bene!- dico scendendo le scale. Ancora in pigiama faccio colazione con i gemelli, cupcake con galasse colorate. :-Buonissimi!- esclamo portandomene uno alla bocca. Aiden e Ethan annuiscono con le bocche colme di pan di Spagna. Dopo mezz'ora decido finalmente di fare una doccia, mi alzo e corro in bagno. Mi fiondo sotto il getto dell'acqua calda e inizio a strofinarmi con la spugna.
Avvolgo un asciugamano intorno al corpo e mi dirigo in camera mia. Appena entrata noto Dylan seduto sul letto, si gira verso di me e diventa rosso fuoco:-Scusa! Oddio io non...- dice imbarazzato. :-N-non preoccuparti...- dico sorridendo imbarazzata lasciando trasparire un po' di divertimento. Prendo dei vestiti dal mio armadio e torno in bagno a cambiarmi. :-Allora? Che ci fai qui?- chiedo rientrando in camera:-Volevo vedere come stavi...- dice alzandosi dal materasso:-Sto bene- rispondo sforzando un sorriso. Annuisce e fa per uscire dalla finestra:-Perché sei venuto?- insisto sapendo che non era quello il motivo. Scuote la testa e prende un foglio dalla scrivania, scarabocchia qualcosa e me lo porge. Leggo veloce "Dobbiamo parlare. DA SOLI" annuisco e scrivo a mia volta sulla pagina "Dopo pranzo al The Wood" legge e annuisce. Si avvicina e mi bacia, si allontana e mi rivolge un sorriso poi esce dalla finestra e io ritorno al piano di sotto. :-Era Dylan?- chiede Aiden. Annuisco e apro la scarola dei cupcake, sollevo il coperchio e trovo all'interno un unico cupcake, dai quattro che ne avevamo lasciato. Mi giro verso i gemelli che confabulano tra loro:-Li avete mangiato voi?- chiedo sbattendo nervosamente il piede a terra. Rido e prendo l'ultimo dolce. La mattinata si conclude bene e appena finito di pranzare corro al The Wood. Aspetto Dylan per mezz'ora e finalmente li vedo arrivare. Mi saluta ed entriamo nel bar:-Ei! Non ci vediamo da un po'!- esclama Liam venendo al nostro tavolo:-Mi sono fatta male!- mi giustifico sorridendo. Prendiamo le ordinazione e aspetto che Dylan parli. :-Allora, ti va di passare con me il fine settimana alla casa al lago. Valuto l'opzione e rispondo:-Certo! Come mai tutta questa segretezza?- chiedo abbassando la voce:-Non voglio che i tuoi amici ficchino sempre il naso ovunque.- risponde assumendo un tono leggermente arrabbiato. :-Dylan, loro sono miei amici, accettalo e se hai qualche divergenza con loro, Risolvila!- Dopo mangiato esco dal bar, e con Dylan andiamo a gironzolare per la città.
La giornata trascorre tranquilla e alla fine passo una notte calma e senza incubi. La mattina appena sveglia trovo mio padre addormentato sulla poltrona accanto a me, ha un cappellino da festa e delle stelle filanti tra le mani, :-Papà!- lo chiamò e lui fa un salto e scatta in piedi lanciandomi addosso le stelle filanti, nel mentre urla:-Buon Compleanno!- rido e lo ringrazio con un abbraccio. Al piano di sotto Aiden, Ethan e Dylan mi aspettano addobbati di tutto punto con nastri colorati. Inizio a ridere e non mi fermo per qualche minuto. Alla fine contagiati dalla mia risata ridono anche loro, e finiscono per tirarmi le stelle filanti addosso. :-Auguriiii- urlano infine all'unisono. Ringrazio tutti e apro i pacchetti che mi porgono. Mio padre mi ha regalato una bellissima felpa che gli avevo chiesto, una gonna nera a vita alta e un vestito corto a fiori. Aiden e Ethan mi porgono il loro pacco, incartato con carta rosa, e con sopra un enorme fiocco rosso. Lo scarto e dentro trovo una scatola sempre rosa, la apro e vedo la saga completa di Divergent, che volevo leggere da tanto, e in più una bellissima collana con i doni della morte di Harry Potter. :-Voi siete pazzi!- esclamo prendendo i mano i regali. Li abbraccio e li ringrazio per almeno dieci volte:-Sono già le dieci, devo andare a fare delle commissioni, a dopo tesoro, ciao Ragazzi!- dice mio padre tutto ad un fiato uscendo da casa. Mi volto verso Dylan, che per tutto il tempo non ha spiccicato parola, mi rivolge un sorriso e va verso il divano. Da dietro lo schienale estrae una piccola bustina celeste lucido, si avvicina e me la porge, al suo interno vi è una scatolina blu scuro, con un piccolo fiocchetto color argento, la apro e trovo un bellissimo bracciale, un po' sottile con al centro scritto "Always" in corsivo. Lo fissò per alcuni secondi poi mi fiondo tra le braccia di Dylan facendolo barcollare, :-Grazie, grazie, graziee- esclamo saltellando. Indosso subito il braccialetto e metto anche la collana, ringrazio per l'ultima tutti e tre i ragazzi e poi corro su per cambiarmi. Mentre salgo le scale mi ricordo di aver dimenticato i vestiti che mi ha regalato papà in salone, così riscendo per prenderli, mentre cammino silenziosamente sento Dylan dire rabbioso:-Ci siete sempre voi due in mezzo!- non capisce, non capirà mai quanto loro sono importanti per me:-Dylan finiscila! Spiegami ora chi c'era quando tu hai voluto fare Dora l'esploratrice nel bosco!- ribatte Aiden, anche esso furente:-Non tirare in ballo sempre la stessa storia, sappiamo sia io che voi che l'unico motivo per cui lei tiene a voi è solo unicamente per quello sciocco motivo!- ribatte Dylan, che sembra essersi calmato. Io non so più cosa pensare, è cambiato fin troppo, sembra totalmente un'altra persona con gli altri rispetto a me. :-Ma ti senti? Vorrei che anche lei lo facesse, immagina come starebbe se sentisse cosa dici!- dice Ethan. Non posso aver origliato e poi far finta di niente, così mi mostro, entrò nella stanza e dico:-Ho già sentito- Dylan assume un espressione quasi terrificata mentre i gemelli hanno dipinta sul volto una faccia sorpresa e soddisfatta:-Dylan, perché ti comporti così?- chiedo cercando di non lasciar trasparire emozioni:-Non lo so- risponde evitando il mio sguardo. Ha gli occhi puntati sulla finestra e le braccia conserte:-Va bene...- un mezzo sorrisetto si forma sul suo viso quando pronuncio quelle parole, Aiden apre la bocca e poi la richiude quando io dico:-Vattene- :-Cosa?- dice Dylan sbarrando gli occhi:-Ti sto invitando ad uscire da qui- rispondo scandendo le parole:-Mi stai mettendo a scegliere tra me e loro, cosa che nessuno che tiene a me farebbe- aggiungo con gli occhi lucidi mentre mentre avverto un leggero dolore allo stomaco. I gemelli ascoltano in silenzio e spesso si guardano come per dirsi qualcosa. :-Io non ti ho mai chiesto di...- inizia Dylan aprendo le braccia, lo interrompo subito coprendo le sue parole:-Me lo hai fatto capire- sbuffa e si avvicina a me:-Eri io non volevo, se tu hai capito questo lasciami spiegare- scuoto la testa:-Ho sentito cosa hai detto a loro, Dylan...e non mi piace- spiego facendo un passo indietro. Lui ne fa un altro avanti costringendomi ad arretrare di nuovo, quel maledetto lembo del tappeto mi fa inciampare, mentre sento la mia schiena quasi toccare terra delle braccia mi afferrano, tirandomi su. Aiden mi guarda per qualche secondo e io faccio lo stesso, poi mi rimette in piedi, Dylan ha la bocca semiaperta, scuote la testa e sorride:-Eccoti, caduta tra le braccia del tuo principe azzurro.-
Autrice
Lalalalalalalalala! Evviva Dora l'esploratrice! Fatemi sapere se il capitolo ve piasa:3
A presto piccoli castori biscottosi:B
Baciniiiiiii,
D.S.

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The Wood||Dylan O'Brien||
Fiksi PenggemarDopo la morte della madre, Erica si trasferisce insieme al padre, in una piccola città Americana, MysticRivers, nella quale, durante il suo ultimo anno di liceo stringerà un amicizia speciale per lei,quella con Dylan. Quest'ultimo un giorno scompare...