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Prima fa il cretino con Maia, e poi la prende male se io sto con Isaac, senza considerarlo. Insomma dopo averci riflettuto parecchio concludo che la colpa è anche sua. Oggi è il giorno del ballo, siamo giorni che io e Dylan non ci rivolgiamo la parola, io e Isaac siamo sempre più legati e Alice...beh lei è troppo presa da Logan per pensare ai suoi amici. L'ho chiamata spesso ma aveva sempre impegni e alla fine mi sono stancata e ho lasciato perdere. A scuola tutti parlano del ballo, nessuno escluso, ma c'è anche un nuovo scoop, sono arrivati due gemelli, Aiden e Ethan, e tutte le ragazze le fanno gli occhi da cucciole smarrite. CHE FASTIDIO!. Gli passo accanto senza degnarli di uno sguardo ma uno dei due mi prende per un braccio:-Ehi bella!- mi dice. Mi mette con le spalle all'armadietto e io sorrido maliziosamente:-Che vuoi?- muto il sorrisetto in una smorfia di disgusto:-Io e te al ballo di stasera- mi dice. :-Sono già impegnata- esclamo mentre passo sotto il suo braccio lasciandolo con la faccia ancora rivolta all'armadietto. Vedo Dylan alla fine del corridoio cerco di seminarlo girando verso destra, ma quando mi giro lo trovo dietro di me che cammina a passo svelto. :-Aspetta- mi urla mentre io inizio a correre. Alla prima ora...prima ora...cerco di ricordare, non ho tempo per guardare l'orario, prima ora...ma certo, chimica. Corro spedita verso la classe, sento i passi di Dylan dietro di me ma non ho il coraggio di voltarmi, aumento il passo, sono vicina alla classe e ho già il fiatone. Apro la porta e mi infilo nell'aula salutando il mio professore. Vedo Dylan che rimane fermo davanti all'ingresso e io abbasso il mio sguardo per evitare il suo, sta controllando un foglietto, dopo alza lo sguardo e guarda la targhetta sulla porta con su scritto "Chimica", varca la soglia e saluta il professore, poi prende posto accanto a me. :-Sono stato stupido.- ammette a bassa voce. Non gli rispondo ma lui continua a parlare:-Insomma, tu mi eviti ma in fondo lo faccio anche io.- continuo a ignorarlo e lui si avvicina più a me :-Erica...- giro la faccia e mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso. Divento paonazza ma lui rimane impassibile, fissandomi negli occhi mi fa una domanda:-Perché mi eviti...quando sto con Maia?- ecco la domanda da un milione di dollari, non lo so nemmeno io. Credo sia gelosia, ma perché devo essere gelosa? Siamo solo amici, per l'amor del cielo! Nonostante non sappia nemmeno io la risposta le dico il poco che penso:-Credo di essere gelosa Dylan- affermo, detto così suona molto imbarazzante, cerco di rimanere immobile ad aspettare la sua risposta, che però si fa attendere a lungo. Gira la faccia e pensa per svariati secondi, quando penso che rimarrà zitto la sua voce si esprime:-Io ti piaccio?- mi chiede con sguardo interrogativo. Dylan mi piace? Mi faccio la stessa domanda. Non avevo mai pensato a questo, ma ora che ci penso...no. Assolutamente no, inequivocabilmente no. :-No!- sbotto io urlando, facendo girare tutti i compagni e il professore verso di me:-Signorina Lahey c'è qualcosa che non va?- domanda il professore poggiando la penna. Scuoto la testa e punto gli occhi sul mio libro, nonostante io stia ancora pensando alla domanda di Dylan, anche se nella mia testa mi sono già risposta. Per il resto della lezione stiamo zitti ma alla fine dell'ora lui mi parla in continuazione di lui e Maia, lei gli detto che lo ama, ma lui ha detto che gli serve tempo ancora e bla bla bla...tutte cose che mi irritano, e così quando sono ormai terribilmente infastidita mi giro verso di lui con la faccia infuocata:-Me lo fai apposta Dylan? E poi ti chiedi perché ti evito.- si ferma di colpo ma io a passo spedito procedo verso la mia classe. Passo il resto della mattina ad evitarlo, un compito complicato perché lui mi sta con il fiato sul collo. Mentre torno a casa ho intenzione di aspettarlo per scambiare due parole in tranquillità, ma dopo svariato tempo non lo vedo arrivare, mi rassegno ed entro. Chiamo ripetutamente Isaac, e dopo la quarta volta e numerosi squilli, risponde con voce affannata:-E...ri...ca- dice tra un fiatone e l'altro. :-Avevo dimenticato il vestito per stasera- esclama. Rido, e dico:-Va bene va bene, passi tu alle otto?- Annuisce con un mugolio e chiudiamo la chiamata. Mentre cerco di rilassarmi davanti alla TV mi arriva un messaggio da un numero che non conosco. "Durante la lezione di storia credo di aver sbadatamente infilato il mio libro nel tuo zaino" Aiden. Mi alzo dal divano e mi dirigo in camera, apro il mio zaino ed estraggo tutti i libri, tra cui trovo il suo libro, ridotto bene con la copertina immacolata e la scritta con il suo nome. Riprendo il cellulare, salvo il numero e scrivo "Pare proprio di si, te lo riporto domani" scrivo freddamente. Attendo una risposta, poi il mio telefono squilla "Devo studiare oggi, se mi dici dove abiti vengo a prenderlo" rimango sbalordita, sarà un pazzo maniaco questo qui? Mi chiedo spaventata. All'inizio esito ma poi le mando l'indirizzi e lui mi scrive che sta arrivando. Poco dopo sento dei rumori al piano di sotto, scendo furtivamente le scale e trovo mio padre che confabula con un signore anziano. Appena se ne va domando:-Ciao papà, che facevi?- lui sorride e risponde-: In giardino è spuntata una pianta, a quanto pare un po' velenosa e mi hanno detto che è meglio rimuoverla- incuriosita domando:-Come si chiama?- :-Aconito- risponde entrando in cucina. Non conosco piante con questo nome, e sinceramente non mi interessa conoscerle! Mentre salgo le scale mio padre mi chiama, mi giro, è davanti alla porta con una insolita espressione imbarazzata:-Senti tesoro...io...al lavoro ho conosciuto qualche giorno fa una simpatica collega, e oggi sbadatamente le ho fatto cadere il caffè sulla camicia, così per farmi perdonare l'ho invitata a cena...- so cosa vuole fare. Pensa che io possa pensare che lui stia rimpiazzando mamma, ma so che non è così, non si può rimpiazzare lei. Io voglio che lui viva la sua vita, felice, non deve stare per sempre da solo, e in effetti anche io ho bisogno di una figura femminile con cui parlare! Sorrido e rispondo, facendo finta di non aver capito:-Okay, mi farò riaccompagnare da Isaac!- esclamo salendo le scale. Lo sento ridere, si vede che è contento, e allora anche io lo sono. Poco dopo mi richiama, riscendo velocissima le scale e lui mi dice:-Che fiori potrei prenderle?- domanda pensando. :-Rose- rispondo aggrappata alla ringhiera. Mi saluta e chiude la porta, cinque secondi dopo rientra:-Che colore?- :-Rosse!- esclamo divertita. Esce definitivamente e dopo qualche minuto suona il campanello. Sbuffo e riscendo per la decima volta le scale. Aiden aspetta fuori dal cancello guardandosi intorno. Apro il cancello e lo invito a entrare. :-Ciao Aiden! Siediti pure qui, vado a prendere il libro!- dico indicando i divanetti sul portico. Ricambia il saluto e va verso la poltroncina. Mentre raggiungo la porta lo sento sussurrare :-Non è possibile!- non ci faccio caso e vado in camera, prendo il libro e riscendo di fretta. Da fuori sembrano provenire dei violenti colpi di tosse, preoccupata corro fuori e vedo Aiden sdraiato in mezzo al giardino. :-Aiden- urlo correndo verso di lui. :-Ora chiamo l'ambulanza!- esclamo tremante. Lui scuote la testa, e io lo aiuto ad alzarsi, con il mio aiuto raggiungiamo velocemente il portico, dove la sua tosse diminuisce. Lo faccio sedere sul divanetto e io mi siedo accanto a lui con la mano sulla sua schiena tentando di confortarlo. Lui si asciuga gli occhi rossi e quando si è ripreso del tutto gli chiedo:-Che è successo?- il mio cuore rallenta piano. :-Credo di essere allergico a qualcosa...come si chiama quella pianta?- indica quella sottospecie di fiore viola. In mente mi tornano in mente le parole di papà:-Aconito!- sbotto sbiancando:-Mio padre ha detto che è velenosa...oddio avrei dovuto avvertirti!- lo vedo diventare bianco come un cencio. :-A-aconito?- ripete incredulo. Annuisco. Nel silenzio mi alzo e vado a raccogliere il libro che ho buttato per terra quando sono andata a soccorrere Aiden e glielo porgo gentilmente sedendomi in una poltroncina vicino a lui. :-Mi dispiace- singhiozzo, è andato tutto bene ma se quella cosa avrebbe fatto di peggio, non so cosa sarebbe successo. Una lacrima di dispiacere mi riga il viso. Aiden mi guarda e si avvicina a me, si abbassa all'altezza del mio viso, che guarda il pavimento, me lo prende tra le mani e dice rassicurante:-Non è successo nulla okay? Non preoccuparti.- Mi abbraccia leggermente e io mi appoggio singhiozzante alla sua spalla.

Esce di casa e io corro in camera mia, accendo il computer, e cerco la voce "Aconito" se è così pericoloso è meglio saperne di più. Apro il primo link e inizio a leggere:

"L'aconito, conosciuto anche come Luparia, Napallo o Strozzalupo è una pianta che..." mi fermo alla parola Strozzalupo, la rileggo più volte per accertarmi di non aver letto male. Cambio ricerca e scrivo "Effetti strozzalupo sui licantropi" apro nuovamente il primo link e leggo:

"Lo Strozzalupo è una pianta selvatica, comunemente composta da petali viola brillante, raramente però si può trovare anche color giallo canarino. Si dice che essa sia una pianta terribilmente velenosa per i licantropi. Può provocare colpi di tosse ripetitivi e violenti, ma se ingerita, a stretto contatto con la pelle o inalata provoca potenti bruciature e in casi estremi la morte. Per gli umani essa non è particolarmente velenosa ma è meglio starne alla larga."

Ho già avuto dei problemi con questi essere e ora...? Mi ritrovo un licantropo a un centimetro di distanza. Mi assale il panico. Vado in giardino e mi avvicino alla pianta. La odoro la tocco, e non mi succede niente. Ora posso veramente allarmarmi. Prendo il telefono e chiamo Isaac. Non risponde. Mi pentirò di quello che sto per fare ma...:-Dylan? Puoi venire a casa?- Rimane sbalordito credo perché esita a rispondere :-Mi sto preparando per il ballo...- lo imploro ma lui non acconsente, le chiudo il telefono in faccia e guardo l'ora. Devo prepararmi. Indosso il vestito e aspetto Isaac fuori casa. :-Ehi!- mi abbraccia e ci incamminiamo verso la scuola. Tutto è addobbato perfettamente, mi piace molto, e tutto si abbina con il mio vestito...è inutile, non riesco a pensare ad altro che alla rivelazione che ho appena fatto. Mi guardo intorno e mentre Isaac va a prendere da bere io mi avvicino a Dylan. Lo insulto sorridente. :-Scusa se non sono venuto...era importante?- inarco le sopracciglia e dico :-Molto.- vedo Maia raggiungerlo e io mi allontano velocemente in cerca di Isaac. Davanti a me qualcuno mi sbarra la strada. Davanti a me Aiden mi fissa sorridente. Sbianco preoccupata. Sono pronta a scoprire la verità.

Autrice:

Bene bene...stamattina mi è venuta in mente un idea geniale, e per farla fruttare avevo bisogno di due gemelli, e perché non i due amatissimi Aiden e Ethan in sintonia con la storia! Sappiate che vi attendono numerosi colpi di scena(:') ) spero che il capitolo vi piaccia, pubblicherò a breve l'altro...sono piena di ideeeee!

Tanti Baci,

D.S.

The Wood||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora