Capitolo 2

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Arrivo a scuola giusto qualche minuto di anticipo. Davanti al cancello ci sono dei ragazzi con una certa aria di prepotenza... cerco di evitarli ma loro mi fermano di colpo. Uno di loro mi afferra il braccio e mi trascina verso gli altri.

< ma chi si vede...la nostra amichetta preferita,dimmi un po cara come te la passi?> dice lui molto sarcastico mentre gli altri ridono. Non faccio in tempo di rispondere ,che mi butta per terra in una pozzanghera. La mia uniforme è tutta sporca ma loro si avvicinano e uno mi da un calcio nello stomaco. Sto lì a terra e nessuno mi degna di uno sguardo ma passano tranquilli come se non ci fossi. Faccio uno sforzo e mi alzo appena. La mia uniforme è tutta sporca ma decido comunque di entrare in classe.

<signorina Denver le sembra questo il modo di presentarsi a scuola?> mi rimprovera il prof di matematica mentre gli altri ridevano. <mi scusi prof>dico imbarazzata. <vai dalla signora Carmen e fatti prestare un uniforme decente > dice lui mentre si siede.

Esco sul corridoio e cerco la signora Carmen. Siccome non la trovo decido di scendere e andare in segreteria. Mentre mi avvicino alle scale passo davanti alla 2B. Ho molto imbarazzo a passare di qua pensando che Dario sta dal altra parte della porta. A passo frettoloso scendo quelle scale ma rimango immobile alla vista del ragazzo che amo. Sento il sangue fermarsi nelle vene e il cuore accelera i battiti...non mi posso muovere, rimango affascinata dal suo sguardo serio e dai suoi cappelli color argento. I suoi occhi sono di un nero intenso e la sua camicia sbottonata lo rende ancora piu affascinante. Passa vicino a me e mi da un occhiata...sento di svenire...mi ha guardata!!! <c-ciao Dario...>dico con la voce tremante ma lui non mi risponde. Abbasso la testa imbarazzata e scendo le scale di fretta. Sto sul corridoio un attimo e finalmente la signora Carmen mi accoglie e mi da un uniforme pulita. Lei ci tiene a me e sa cosa devo passare ogni giorno in questa scuola. Torno in classe e la giornata prosegue normalmente fino al uscita. Davanti al cancello ci sono dinuovo quei ragazzi..cavolo io non voglio guai dinuovo. Mi faccio coraggio e cerco di passare ma mi fermano e mi buttano i libri a terra. Cerco di raccogliere tutto e andarmene ma improvvisamente arrivano delle ragazze e lo fermano <ma cosa stai facendo? Lasciala!> dice una di loro mentre lo spinge. L'ho guardata e volevo ringraziarla ma al improvviso mi prende per la camicia e mi da due schiaffi. <così impari a rivolgere la parola a Dario, brutta!> dice lei, poi mi spinge contro il muro. Le lacrime scendono lentamente sul mio viso fragile e pallido. Tutti ridono.

Fuori comincia a piovere e davanti al cancello non c'è piu nessuno. Dopo un po di tempo riesco ad alzarmi e vado a casa a piedi. Piove tanto e le strade sono vuote. Vado a passo lento con la testa abbassata mentre piango.
Arrivo finalmente a casa e corro subito in camera mia. Sono sporca e decido di farmi un bagno.

La ragazza dagli occhi di ghiaccio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora