Capitolo 11

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Sto in silenzio per qualche istante. Non so cosa fare, vorrei dirlo a mia madre ma mi riempirebbe di medicinali e direbbe che sto impazzendo.
Non ho nessuno con chi parlare...perché non ho amici. Ma non per molto,questo problema si può risolvere!
Voglio dimenticare quello che è successo prima e vado a farmi una passeggiata,prendo le cuffie e la borsa,mi vesto e scendo. Non faccio in tempo ad aprire la porta che < ehi signorina?dove pensi di andare?>mamma mi ferma,si mette davanti alla porta come un muro e mi guarda decisa. <voglio solo un po d'aria fresca> dico mentre penso a cosa inventare per convincerla a lasciarmi andare.
<invece non vai da nessuna parte,hai bisogno di riposo...domani vai anche a scuola quindi vai subito a letto!>
<Ma...> <Niente "ma" vai subito. > mi interrompe lei. Evidentemente è inutile protestare , vado sopra e sbatto la porta. Mi tratta come se fossi ancora un bebè...le mamme...
La mia attenzione cade sulla finestra socchiusa e un'idea pazza mi brilla nella testolina: fuori ci andrò comunque! che lei lo voglia o no...io faccio quello che voglio. Mi avvicino alla finestra e guardo fuori, per mia fortuna sta un ramo del albero su cui mi posso arrampicare e poi scendere senza farmi vedere. All'inizio sembrava facile ma ve lo assicuro che non è stato proprio così : mi so ritrovata con i cappelli scapigliati e pieni di foglie una volta arrivata per terra (volevo dire una volta caduta per terra) ....dovrei fare una lista con le cose da non fare e questa sarebbe la prima!

Mi do una sistemata veloce metto le cuffie e vado a vagabondare per la città. Vado per i negozi, per i parchi e infine,verso l'uscita della città, trovo un piccolo ponte che porta in un bosco. Il vento soffia freddo e mi lancia in faccia le foglie arrugginite di quel autunno che sta per finire. Vorrei attraversare e andare almeno dall'altra parte. Vicino al ponte si osserva qualcosa, sembra un masso di terra e un pezzo di legno da una parte. So che sembra inquietante ma assomiglia ad una tomba. Il vento soffia e si sta facendo buio,meglio se torno a casa...ma qui ci ritornerò domani.

Arrivo davanti al cancello...poi vedendo l'albero mi ricordo che è proprio da lì che devo entrare in casa. Che scocciatura...me ne ero proprio dimenticata, comincio ad arrampicarmi e con una faticaccia riesco ad entrare in camera mia. Giuro che è l'ultima volta che lo faccio!
Tolgo i rami e le foglie dai cappelli e scendo giù facendo finta di niente.
A tavola stanno già tutti e io sono l'ultima ad arrivare. Raffael mi guarda male, penso che ha saputo quello che ho fatto oggi con i suoi "ribelli" e vorrebbe strozzarmi solo che non può davanti a tutti. Papà legge il giornale...dinuovo, sembra una droga per lui pare proprio che non se ne è accorto che internet ormai è meglio di uno stupido giornale. Mangio in fretta perché voglio evitare di incontrare mio fratello sulle scale e rispondere alle sue domande o sentire le sue prediche. Porto il piatto in cucina e salgo subito sopra.Mi butto direttamente nel letto,penso un po a quel ponte poi spengo la luce e chiudo gli occhi...ho bisogno di riposo, domani ho molto da fare!

La ragazza dagli occhi di ghiaccio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora