Mi preparo per andare a scuola,poi prendo la borsa e scendo giù. Cerco di dimenticare quello che è successo e mangio tranquilla. A tavola c'è silenzio e nessuno dice niente,chissà cosa hanno oggi tutti...mi alzo e saluto i miei poi esco. Il vento freddo d'autunno mi accarezza il viso e le foglie colorate giocano nell'aria. Vado a passo veloce e arrivo davanti all'istituto dove tutti mi guardano male o almeno così sembra, fanno commenti e mi lanciano delle occhiate maliziose. Come sempre davanti al cancello c'è sempre quel gruppetto che fa scherzi sugli altri e se la prendono con chiunque passasse a 5m di distanza da loro. Non li riesco a sopportare...decido di passare ed entrare nel cortile ma uno mi afferra il braccio. <non puoi passare prima di inchinarti a noi scioccha, tu lo sai cosa succede a chi non si inchina? > < cosa...> dico mentre lo guardo decisa. <bhe...si prende le botte ovviamente e...> non fa in tempo a finire che si ritrova un pugno in faccia e cade di schiena. <ma cosa...> dice mentre si sta alzando ma lo fermo col piede. Ho il piede su di lui e lo guardo negli occhi < cosa c'è ragazzino?vuoi chiamare mamma?> si alza di colpo e mi afferra per la gola mentre cerca di fermarmi le mani. Gli tiro un pugno nello stomaco e lo prendo per i capelli con una mano mentre con l'altra cerco di strozzarlo...Strozzarlo?! Oh no!Ferma cosa sto facendo?! Lo lascio e lui cade a terra e fa fatica a respirare. Nessuno si muove più nel cortile ma tutti mi guardano con timore. Quel attimo di silenzio è interrotto dal direttore che viene e mi urla appresso < subito nel mio ufficio! > non sono mai stata lì...ma non mi vergogno. Dopo una lunga disputa la mia punizione sarà quella di aiutare una signora anziana ex diretttice della scuola. Meglio questo che restare a pulire le lavagne o andare in detenzione. Per il resto del giorno tutti si sono comportati bene con me, tutti lecca-piedi come sempre...ma mi piace tenerli sottocontrollo. Al uscita quei bulli stavano in un angolo il più lontano possibile da me, lancio un'occhiata maligna come per dire " guai a chi si muove da lì ". Ho l'indirizzo della signora anziana con cui devo far conoscenza e per cui dovrò lavorare per i prossimi 2 mesi...non che mi dispiaccia aiutarla...ma gli anziani sono noiosi.
Fuori comincia a far freddo e il tempo è moggio. Piccoli raggi di sole cercano di infiltrarsi tra quelle nuvole grigge. Il vento soffia piano e le foglie d'autunno ballano su quella stradicciola. Arrivo finalmente al indirizzo ricevuto :mi ritrovo davanti ad una casa vecchia e isolata, è molto inquietante , davanti al cancello c'è la casetta postale su cui è inciso un nome: Adeth. Penso sia il nome della propietaria. Apro il cancello socchiuso ed entro in quel giardinetto non curato da tanto tempo, mi avvio verso la porta della vecchia casa e un brivido mi taglia il fiato. Tutto quello che circonda la casa è rovinato poi la cuccia vuota del cane fa proprio paura...
Busso e qualche istante dopo una voce calda mi risponde <arrivo! > , la porta si apre e mi ritrovo davanti una donna molto anziana coi cappelli bianchissimi con un bastone e vestita di nero. Mi guarda molto sorpresa e prima che possa dire qualcosa lei esclama spalancando gli occhi <Sophi?!> ...
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La ragazza dagli occhi di ghiaccio
FantasyLa vita di una solita ragazza nerd che frequenta la terza media in un istituto moderno cambia completamente in un solo attimo in seguito ad una grave delusione da parte del ragazzo che ama. Andrà decisa alla ricerca del suo passato e si vendicherà s...