Capitolo 27

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***
*Drinn drinn*
Suona la sveglia. Sto nel letto vicino ad Eli con mezza coperta per terra.

<<Ehi,svegliati dormigliona.>> sussurro con un solo occhio aperto.

<<Fammi dormire ancora un po>>

Mi alzo e mi vesto, la lascio dormire ancora e scendo. Trovo papà nel salotto un po preoccupato.

<<Papa? C'è qualcosa che non va?>>

<<No tesoro mio.>> si alza e mi viene incontro poi mi abbraccia.

<<Nonna dov'è? >>chiedo.

<<Dorme>>

<<Ah...che facciamo oggi?>>

<<Lucia,oggi faccio le valigie, prima parto meglio è ...così me lo tolgo questo peso>> mi guarda.

<<Quando torni...>> dico triste.

<<Shhh, tornerò, non ti abbandonerò più...>>

Lo abbraccio forte.
<<Lo spero>>

<<Fidati, parto domani mattina presto. >> si gira e prende un secchio di vernice.<<Ora pero vado a verniciare un po il vecchio cancello>>

<<Vabbene>> dico e mi giro. Mi prendo uno spavento: Eli stava dietro di me.

<<Tornerà vero?>> dice

<<Chi >>

<<Lui Lucia, non voglio vederti soffrire dinuovo.>>

<<Non ti preoccupare >> sorrido.
Vado dalla nonna, è ancora nel letto e dorme...sembra molto stanca, socchiudo la porta e salgo su per prendere la borsa ed uscire. Eli mi segue.

<<Allora?>>

<<Cosa? >>dico perplessa.

<<Cosa indossi per l'appuntamento? >>

<<Cos'è quello sguardo eh, ahahah, non puoi decidere per me>>

Mi prende ed usciamo di corsa.

<<Dove mi trascini così >> cerco di rimanere ai suoi passi.

<<Andiamo a farti bella!>>

<<Cosa?>> esclamo io.

Si ferma di colpo e sbatto contro le sue spalle. Ci troviamo davanti ad un negozio.

Meglio non raccontare quanto tempo abbiamo impiegato a stare lì e quanti soldi abbiamo speso.

***
I giorni passano uno dopo l'altro. Papà è andato e ci sentiamo per telefono ogni sera. Lo trattengono ancora per le analisi.
Vado e torno da scuola regolarmente e ho un bel rapporto con Dario,tanto che ci sentiamo più spesso.

Domani vado all'appuntamento...sono molto nervosa...non vorrei che finisse male...

<<Cos'è quella faccia>> chiede Eli.
<<Sono un po preoccupata.>>

<<Andrà bene vedrai>>

<<Grazie>>

Ci mettiamo a chiacchierare di ragazzi e criticare Eva.
Si fa tardi ed andiamo a dormire verso le 01.00.
In realtà non riesco a dormire. Mi faccio mille pensieri, cosa potrebbe dirmi,come dovrei reagire...spero di parlare senza interruzioni...ecc.

I raggi del sole si riflettono nella finestra illuminando così i nostri visi ancora dormienti.

Apro gli occhi lentamente e vado in bagno. Mi do una lavata veloce e torno nella stanza. Eli mi aspetta già in piedi con il vestito che abbiamo preso ieri in mano.

<<Coraggio nn guardarmi così...>> si avvicina.
Prendo il vestito e lo indosso, faccio i ricci ai cappelli e metto un trucco leggero.

Sono già le 10.30 e sono un po in ritardo. In meno di 20 minuti eccomi arrivata.

Cammino lentamente tra barche, barchette, e altro...
Infine da lontano osservo un ombra dritta che guarda il mare. Immobile .
Mi avvicino e la mia ansia cresce,inizio a sudare e il pensiero di tornare indietro mi perseguita.

La sua figura si fa più chiara e si osservano i bei cappelli neri spazzolati e accarezzati dalla dolce brezza sul viso perfetto. Gli occhi sono persi in quel paesaggio mattutino e il sole inizia a splendere con tutto il suo splendore.

Arrivo e mi fermo. Resto immobile e non riesco a dire una parola,perché ora sono così...non ho piu il coraggio di prima e la sicurezza.

<<alla fine sei venuta?>> la sua voce mi tremare e un mondo di emozioni mi avvolge. Si gira verso di me. La bianca camicia come il suo viso mette in risalto i suoi addominali ben scolpiti,i jeans neri come sempre stanno d'incanto.

<<Se vuoi me ne vado...>>dico imbarazzata e sto per tornare indietro,quando la sua mano mi afferra il braccio e mi stringe in un abbraccio forte.
Il suo profumo mi ubriaca e il suo fiato mi fa pulsare il cuore più forte che mai.

<<Devo scusarmi, sono stato un mostro,non pensavo che andava a finire così, ogni mattina andavo a trovarti e lasciavo qualche fiore. Sono stato molto male nel sapere che per colpa mia eri quasi morta>> mi disse.

Non rispondo...non so che dirgli.

<<Lo so, non mi perdonare ora, lasciami solo parlare>>

<<E vero che eri venuto?...>> dico

<<Non sono poi così tanto mostruoso>>

Mi scappa una risata.
Il tempo passa e io sto molto bene in compagnia sua. Trascorro una giornata stupenda tra risate e scherzi.

La ragazza dagli occhi di ghiaccio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora