Capitolo 8

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Una volta fatta la doccia mi vesto e prendo il fono per asciugare i lunghi cappelli. Mi ci metto davanti allo specchio. Il fiato mi si gela e gli occhi si spalancano spaventati, increduli a quello che vedono. Non è la mia immagine che si riflette...non sono io quella...
Vedo una donna dagli occhi oscuri e i cappelli pettinati da una parte,indossa un vestito elegante e ha un espressione seria. Mi fissa come io fisso lei. Sono tentata a toccare lo specchio. <" oh, no cosa sto facendo? Non voglio toccarla!"> penso spaventara mentre cerco di controllarmi. <" vieni..."> mi sussurra la voce di prima. Al mio tocco la stanza si illumina e tanti pezzi di vetro cadono sul pavimento. Non vedo e non sento più niente per qualche attimo,poi una luce accecante mi viene incontro. Ho molta paura..cosa sta succedendo? Non vedo niente la luce è troppo forte .

Mi ritrovo in una stanza luminosa decorara in stile antico. Quella donna mi osserva molto seria,mi fa cenno di avvicinarmi. Non la conosco ma mi avvicino come se sapessi che non mi fa del male. Mi sussurra qualcosa ma faccio fatica a capire.Si allontana sempre di più e la stanza si fa buia. Non vedo più niente.
<Lucia! Su svegliati!> sento la voce di mia madre e apro piano gli occhi. <ma che ti metti a dormire sul pavimento?> mi dice scherzosamente. Mi alzo e invento una scusa poi mi lascia da sola. Sul pavimento non ci sono più i pezzi di vetro. Chi era quella donna? Cosa voleva da me?

Scendo giù e vado a fare una passeggiata per calmarmi. Le strade sono vuote, e non ci si vede un anima viva...ma dove sono tutti? Arrivo in quel luogo...quel maledetto luogo dove si sono presi gioco di me. Mi siedo su una panchina e mi pare di rivivere quella scena orrenda. Sento come la furia mi attraversa le vene e il cuore...la pagheranno amaramente...tutti!

Mentre guardo quel paesaggio e ricordo quello che mi hanno fatto divento subito triste...e penso a Dario...anche lui è come gli altri...come ho fatto a crederlo? Sono proprio stupida,o almeno lo ero perché le cose cambieranno moltissimo d'ora in poi. Il mio scopo sarà la vendetta...Vendetta!

Sto un attimo in silenzio e sento dei passi su quelle foglie arruginite. Una voce mi interrompe dal osservare quel luogo.
<Lucia,sono felice di vederti sana finalmente > è la voce che non riuscirei mai a scordare. ..è la sua voce! Do un occhiata e mi accorgo che Dario si sta avvicinando lentamente.
<fermo lì > gli dico con un tono autoritario.
<sai volevo solo dirti che mi disp...> non lo faccio finire che intervengo io <senti, se mi e successo questo è stato solo per colpa tua,ok? Non voglio la tua compassione! E non sono sana! D'ora in poi non sarò più sana!> mi alzo e lo spingo perché mi sta davanti e non riesco ad andarmene. Sta lì in piedi dietro di me mentre io me ne vado...non dice niente. Non cerca nemmeno di fermarmi, maledetto!sarà stato mandato da qualcuno per chiedere scusa. Lui non è sensibile come non lo è nessuno di questa città!
Mi avvio verso casa...sono decisa a cambiare le cose. Non sarà piu come prima!

La ragazza dagli occhi di ghiaccio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora