Il tempo si dilatò, e l'ora che seguì sembrò durare giorni.
Dopo aver asciugato tutte le lacrime dal viso della nipote, la donna decise di cambiare argomento e passò a cose più facili da gestire. Erano anni che non la vedeva, e voleva sapere tutto su di lei. Le chiese se le piacesse la scuola, se aveva già scelto che cosa fare dopo il diploma, si sorprese quando lei le parlò del suo progetto di prendere una laurea in biologia, e si rallegrò nel scoprire che sua nipote, oltre che incredibilmente bella, era anche molto intelligente. Una volta che Luce ebbe finito di raccontarle tutto ciò che c'era da sapere su di lei, sua zia spostò il suo interesse sul ragazzo che era seduto al suo fianco. Miles la incuriosiva, più di quanto non facesse la nipote, perché non la conosceva. Mentre gli poneva domande sulla sua famiglia, sulla scuola e sui suoi progetti per il futuro -in quel caso scoprì che le idee del ragazzo sul suo futuro erano altrettanto chiare e definite delle sue -, la sua espressione mutò, e in quel momento le ricordò Taylor. Miles non lo sapeva, ma stava sostenendo un esame. Alla fine Eleanor parlò loro delle sue giornate lì dentro, di come trascorresse la maggior parte del suo tempo immersa nella lettura, delle visite settimanali che le faceva suo fratello- che non si dimenticava mai di portarle qualcosa di nuovo da leggere -, e di quelle mensili di Bonnie. La cognata era andata a trovarla all'inizio della settimana e le aveva portato abiti nuovi e una scatola dei suoi cioccolatini preferiti, che tirò fuori per offrirli ai due che accettarono molto volentieri, Luce sentiva un disperato bisogno di zuccheri in quel momento.Quando alla fine Raji- questo era il nome dell'infermiere che li aveva accompagnati nella camera di Eleanor- fece capolino sulla soglia per informarli che l'orario di visite era finito, Eleanor corse davanti alla sua piccola biblioteca privata e prelevò dei libri dagli scaffali.
«Sono sicura che ti piaceranno», le assicurò, offrendoli alla nipote.
La giovane la ringraziò e si lasciò abbracciare per l'ennesima volta da quando aveva messo piede in quella stanza.
«Tornerai?» le mormorò all'orecchio, il tono che ricordava quello di una supplica.
«Certo» la rassicurò, stringendole le braccia intorno al corpo. E diceva sul serio: ora che l'aveva ritrovata non l'avrebbe più lasciata andare.
Dopo aver liberato Luce, Eleanor attirò a sé anche Miles. «È stato un piacere conoscerti.»
Miles gentile come al solito, le sorrise. «Anche per me. A presto.»
L'infermiere li condusse di nuovo attraverso i lunghi corridoi, fino all'ingresso e li salutò per tornare a svolgere le sue mansioni.
I ragazzi lasciarono la struttura così come vi erano entrati, mano nella mano. Una volta fuori dall'edificio, Luce si lasciò sfuggire un lungo respiro. Tutta quella situazione l'aveva lasciata senza fiato. «È stato davvero stremante.»
Aveva ottenuto sicuramente più risposte di quelle che sarebbe stato in grado di darle suo padre, eppure le cose non le erano più chiare. Al contrario, le sembrava che molti dettagli fossero ancora avviluppati da un sottile strato di nebbia. Aveva ancora dei dubbi su tutta la vicenda. E il racconto di Eleanor, sulla sua storia personale, non aveva fatto altro che aumentare i suoi timori. Se prima la sua unica paura era quella di diventare pazza, adesso temeva anche di fare la fine di sua zia. O peggio di compiere un insano gesto come quello di sua nonna.
«Come ti senti?» le chiese Miles, allontanandola da quegli orribili pensieri. Il suo sorriso era rassicurante, la sua voce era calda e gentile, e la ragazza era contenta di averlo scelto come suo compagno per quell'avventura.
«Sono molto confusa, ma adesso so di non essere pazza». Forse, non del tutto, sottolineò la voce della sua coscienza. Era incredibile che riuscisse ancora sentirla.
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The Whispers
Paranormal[IN REVISIONE] Luce Robertson è una normale ragazza del liceo. Fa parte del giro giusto, è bella, popolare, ama andare alle feste e divertirsi. È un normale sabato sera quando la sua vita improvvisamente cambia. Mentre si trova ad un party organizz...