The Whispers

Maybe in another universe!

Salve 😊
Metto qui questa piccola introduzione per spiegarvi il perché di questo capitolo. Nei commenti alcune persone mi hanno chiesto di dare più spazio a Miles, altre, addirittura, mi hanno chiesto di concedergli un punto di vista. Ho riflettuto per molto tempo su questa possibilità, fino a giungere alla conclusione che mi era impossibile farlo perché inutile ai fini della storia principale, incentrata su Luce e la sua macabra capacità di trovare cadaveri.
Ma, scrivendo il capitolo dedicato ai Liles, anche io mi sono chiesta come sarebbero andate le cose se Luce non possedesse questo "potere", se Sarah fosse ancora viva, e soprattutto se non ci fosse nessun serial killer. Così è nato questo capitolo, che racconta il primo incontro di Luce e Miles (dal punto di vista del ragazzo), in un universo in cui le loro vite sono normali. È breve, e non siete tenute a leggerlo.
Vi avverto, sono entrambi molto diversi dai personaggi che avete imparato a conoscere e ad amare. Sapete come si dice:  lettore avvisato mezzo salvato 😂.
***

Non era la prima volta che la vedeva, ma era la prima volta che si prendeva la briga di guardarla davvero. Miles aveva già notato la ragazza dai capelli biondo rame che occupava sempre lo stesso tavolo insieme alle sue inseparabili amiche, eppure non aveva mai fatto caso a quanto era bella. I capelli sciolti le ricadevano intorno al viso e mettevano in risalto la sua pelle candida. Dal punto in cui si trovata lui non riusciva a scorgerne gli occhi, ma  sembravano incredibilmente luminosi. Le sue labbra carnose erano incurvate in un sorriso, rideva a qualsiasi cosa che usciva dalla bocca della sua amica dai capelli neri. Gli sarebbe piaciuto poter sentire il suono della sua risata. Non aveva mai smesso di ridere un attimo da quando si era seduta, eppure non dava l'impressione di essere realmente felice.

- Perché non vai a parlarle?- la voce di Sarah si insinuò nei suoi pensieri, riportandolo alla realtà. Al suo tavolo. E ai suoi amici.

Miles spostò il suo sguardo dal viso della ragazza, a quello della sorella.
La sua sorellina lo guardava con i suoi grandissimi occhi color nocciola, che brillavano per la curiosità e il divertimento. Le labbra incurvate in un sorriso che le illuminava il volto. Era il suo raggio di sole personale. Sempre allegra e spensierata, senza mai l'ombra di una preoccupazione. Così innocente e pura. La giovane, dolce e ingenua Sarah.

- Che cosa c'è, hai paura che con lei le tue solite mosse non funzionino?- Okay, forse non era così ingenua come pensavano tutti. Ma le piaceva sicuramente dare quell'idea.
Era decisamente più intelligente di molte delle ragazzine della sua età, e forse anche delle coetanee del fratello. La ragazzina lo conosceva bene, ed era solita punzecchiarlo con battute pungenti sul suo modo di fare conquiste.

- Lei non è come le altre- ammise, e lo pensava davvero. 
L'aveva capito immediatamente, c'era qualcosa di diverso in quella ragazza. Anche se non sapeva esattamente che cosa la rendesse speciale, ma sentiva che era differente dalle ragazze che catturavano la sua attenzione tipicamente.

- Dici?- lo punzecchiò, dandogli una leggera gomitata.
Quel gesto attirò l'attenzione del suo migliore amico.

- Di che cosa state parlando, adorabile Sarah? - intervenne Caleb, incuriosito dalla loro conversazione.

La sua adorabile sorellina parlò, prima che lui potesse fermarla. - La vedi la ragazza con la divisa della Prep? Miles non le stacca gli occhi di dosso da quando è entrata -, la indicò con un cenno della testa.

Miles prese seriamente in considerazione l'idea di mettere a tacere la sua sorellina confessando a Caleb che questa aveva una cotta per lui, ma sarebbe stato meschino da parte sua. E poi le avrebbe spezzato il cuore, e lui non poteva proprio sopportare di vederla triste.

Il suo migliore amico spostò lo sguardo dai due Matthews, alla ragazza che la giovane gli aveva indicato. - Lascia perdere, quelle hanno tutte la puzza sotto il naso, amico.-