20. Perchè?

11.3K 729 208
                                    

Rodi, sei mesi dopo

Louis ed Harry erano arrivati nella nuova casa da pochi giorni.

Gli schiavi avevano pulito e preparato tutto nel migliore dei modi e i giovani stavano passeggiando tra i corridoi della villa, ammirando i bei mobili, le stanze dipinte di fresco e le stoffe colorate appese alle finestre.

Il giardino che circondava l'abitazione era tipicamente mediterraneo con pochi fiori, molti alberi verdi e da frutto e un sentiero che partiva da lì, serpeggiando, e scendeva fino al mare.

In questi mesi i due ragazzi erano diventati amici, se così si può dire, chiacchieravano molto e passavano parecchio tempo insieme.

Non avevano più sollevato l'argomento relativo ai sentimenti o, almeno, Louis avrebbe voluto farlo, ma aveva paura, aveva paura di rompere il precario equilibrio in cui si trovavano.

Non era stato mai così felice come da quando aveva smesso il suo lavoro e il riccio si era così avvicinato a lui.

Un pomeriggio, prima del tramonto, Louis stava passeggiando per il giardino quando vide Harry scherzare vicino alla fontana con due ancelle.

Non stava facendo nulla di male, ma Louis notò come era a proprio agio con loro, come metteva loro le braccia sulle spalle o come appoggiava una mano sulle loro gambe.

Invece con lui era diverso, non l'aveva mai sfiorato, mai toccato e si vedeva che aveva quasi paura ad avvicinarsi a lui, come se non volesse contaminarsi .

Louis, però, si faceva bastare ciò che aveva e viveva delle chiacchierate e del tempo passato con Harry.

Il riccio, con il passare del tempo, divenne amico di alcuni pescatori che attraccavano le loro barche vicino alla spiaggetta della loro casa e passava parecchie ore con loro.

Louis, all'inizio, non si preoccupò, anzi pensava che fosse giusto per il ragazzo conoscere nuove persone.

Il soldato, però, iniziò ad uscire anche di notte e a tornare tardi, spesso ubriaco.

Louis non diceva niente perché aveva paura della reazione che l'altro avrebbe potuto avere.

Una sera, però, decise di seguirlo per vedere dove andasse.

Harry percorse la via che partiva dalla loro casa e si addentrò nella zona del porto.

Arrivato lì, entrò in una taverna e Louis lo seguì poco dopo.

Dopo aver varcato la soglia del locale, il giovane si guardò intorno e vide parecchi uomini già alticci, che ridevano, giocavano a dadi o semplicemente chiacchieravano...ma di Harry non c'era traccia.

Notò, però, che dall'altra parte dell'ambiente c'era una porta e decise così di aprirla.

Ciò che c'era al di là gli spezzò il cuore...Harry era sdraiato su un letto sporco e malconcio ed era avvinghiato a quella che doveva essere una prostituta.

Louis allora richiuse l'uscio senza fare rumore e, con lo sguardo perso nel vuoto, fece il percorso a ritroso fino a tornare a casa.

Andò nella sua stanza, si sedette sul letto e, per la prima volta nella vita, si rese conto di non aver più nulla che lo facesse andare avanti.

Per anni aveva lottato con le unghie e con i denti per accumulare il denaro necessario per liberare i propri familiari e non era servito a nulla.

Ora quel ragazzo così sfacciato e allegro che gli aveva regalato una briciola di felicità gli aveva definitivamente tarpato le ali con il suo comportamento.

In cuor suo sapeva che Harry non l'avrebbe mai amato, ma si era aggrappato così tanto all'illusione che potesse succedere, che la delusione nel vederlo con una donna l'aveva distrutto.

Allora prese un sacchettino di pelle che teneva nascosto sotto le sue tuniche ed estrasse una piccola ampolla piena di una polverina gialla.

La versò in una ciotola d'acqua e la scosse per farla sciogliere...poi bevve il tutto.

Si sdraiò sul letto e guardò un'ultima volta fuori dalla finestra il cielo punteggiato dalle stelle.

Ripensò a due meravigliose iridi verdi e chiuse gli occhi, pregando gli dei di condurlo nel luogo dove avrebbe potuto ritrovare i suoi genitori e i suoi fratelli.

Hetairos  ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora