Capitolo 9 - Bugie

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Non abbiamo più parlato del bacio, io e Simon. Se bacio si può definire.

In ogni caso, ora siamo davvero migliori amici, per l'invidia e la gelosia di Harry.

"Amore" Harry mi passa la mano davanti agli occhi per disincantarmi. Siamo in mensa e io ho lo sguardo fisso nel vuoto, persa nei miei pensieri senza alcun filo logico.

Davanti a me Simon sorride.

Quel ragazzo è di un allegro fuori dal comune.

Io, invece... ho capito che i miei genitori non ritorneranno. Più. È da un mese che se sono andati e ancora non ne abbiamo notizie.

"Uh, sì?" mi risveglio dal mio stato di trance.

"Ti ho chiesto se ti andava di uscire con me oggi pomeriggio"

Simon ride e Harry lo fulmina con lo sguardo. I due ragazzi a cui tengo di più al mondo al di fuori della mia famiglia si odiano. Ironia della sorte.

O meglio, Harry odia Simon e Simon se ne frega di Harry, da buon strafottente qual è.

"Per me va bene"

"Per me no" interviene il mio migliore amico.

"E adesso decidi pure che cosa deve fare la mia ragazza?" gli domanda infastidito Harry.

"Beh, il fatto è che non mi va se oggi pomeriggio esci anche tu con me e Isabelle" replica il biondo.

Non ha perso l'abitudine di chiamarmi Isabelle, naturalmente.

"Esci con lui?" Harry fa una smorfia mentre si volta nella mia direzione indicando il ragazzo seduto davanti a me.

"Sì, mi ha invitato un sacco di tempo fa..." vedo la smorfia di Simon che mi fa segno di non dire la verità a Harry e mi interrompo bruscamente per poi rispondere una volta schiaritemi le idee "... a fare due passi con lui"

Il mio fidanzato sbuffa, seccato.

"Senti..." inizia a parlare Simon, che si sta per scocciare pure lui.

Gli faccio segno di no, di non parlare, che Harry è già abbastanza innervosito.

Ma lui non mi vede o forse non mi obbedisce.

"... Siamo migliori amici e mica ti voglio rubare la ragazza, io! Credo che Isabelle sia di tua proprietà, ma non è così! Non è un semplice e sciocco giocattolino nelle tue mani!"

"E chi la considera un giocattolino?"

"Tu, non negarlo"

"Ah, e ora, dopo averci provato per un sacco di tempo con la mia fidanzata, arrivi qua e mi dai dello sfruttatore? Dell'insensibile? Tu sei qua da poco tempo, pochissimo. Eppure già ti credi il re, qua dentro, con il tuo stupido amichetto, solo perché delle ragazze poco di buono ti vanno dietro? Sei solo un bulletto fighetto e vanitoso!"

"Come hai osato?"

Simon urlando si alza in piedi e fa il giro del tavolo fino a trovarsi di fronte a Harry.

Cerco di frenarli invano. Non so che fare, mi ritrovo quasi a guardarli come se fossero un film, uno spettacolo che fa male al cuore. Il mio cuore spezzato fra i due.

Simon mi allontana con uno spintone delicato per non farmi trovare in mezzo a loro due.

"Non toccare la mia ragazza!" strilla Harry.

"E tu dovresti difenderla e proteggerla? E consolarla?"

Il biondo alza il braccio e colpisce con un pugno ben assestato la mascella dell'altro, che cerca di rispondere con un calcio, ma non ci riesce, perché Simon gli blocca la gamba a mezz'aria, sollevandola ancora più su, finché Harry non si ritrova a terra.

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