Capitolo dieci.

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-Giuri di servire l'inferno a costo della tua stessa vita ?- Apollion inizia la proclamazione.

Sono nella sala del trono dove hanno posizionato una specie di alterare che è suddiviso in due piani.

In quello più alto di trovano Belzebú, Belial, Apollion e Lucifero che è seduto comodamente sul suo enorme trono, posizionato a posta sull'altare.

In quello in basso ci sono io, inginocchiata al loro cospetto, segno che loro sono i miei unici superiori.

-Lo giuro.- Rispondo decisa.

-Giuri di mostrare estrema lealtà verso questo popolo ?- Continua Belial.

-Lo giuro.- Ripeto con più decisione di prima.

-Giuri di non donare mai il tuo sangue di appartenenza reale a niente e nessuno ?- Dice Belzebú.

-Lo giuro.-

Dannazione, stanno arrivando i sensi di colpa.

-Giuri di seguire, appoggiare e gratificare ogni mia decisione ?- Dice Lucifero con una voce particolarmente profonda.

Io lo guardo malissimo.

-E consigliare, se ce ne sarà bisogno ?- Alza gli occhi al cielo.

-Lo giuro.- Sorrido fiera.

E allora questo si alza dal suo meraviglioso trono, con tale sicurezza e con tale magnetica che mi incanta. È bellissimo in tutti i suoi movimenti.

Mi oltrepassa e io allora capisco che devo alzarmi e devo voltarmi verso tutti i demoni che stanno assistendo alla mia proclamazione.

-Mettetevi in fila, uno ad uno,tagliatevi il polso e donate il sangue alla Duchessa.- Lucifero si rivolge ai demoni.

Piano piano loro si mettono in fila e ubbidiscono all'ordine del loro Re.

Questo gesto significa che adesso loro appartengono a me e da oggi in poi dovrò farlo con ogni piccolo demone che nascerà, oppure, in caso di qualche nuovo angelo caduto.

Il primo sangue che bevo appartiene ad una ragazza molto ma molto volgare, ma ahimè, molto bella.

Appena lo bevo noto subito la differenza tra questo e quello di Lucifero. Imparagonabili.

Sono ore ormai che sto bevendo sangue a volontà. Per fortuna i sorsi sono piccoli sennò a quest'ora sarei già esplosa !

Concludiamo e finalmente posso "respirare"

I demoni sono già andati tutti via dato che un regno intero non entrava di certo nella stanza del trono, anche se immensa.

-Duchessa...- Mi chiama il Sovrano.

Mi giro verso la sua direzione e lui mi poggia una piccola tiara sul capo.
Faccio un leggero inchino, in segno di rispetto, il primo e l'ultimo che avrà da me.

Poi mi porge il braccio e mi scorta verso un grande balcone che si affaccia sulle piazze dell'inferno, o almeno, la città.

Miriadi di demoni sono sotto di noi, appena mi vedono iniziano ad esultare e ad applaudire, generando un forte casino.
Non posso fare a meno che rimanerne stupita, non me lo sarei mai aspettata da un popolo del genere tutto questo conforto, tanto che sono quasi imbarazzata.

Esultano e urlano il mio nome entusiasti. Mi acclamano. Che disagio...

Vengo qua come incognita e poi vai a vedere che ho le stesse e identiche sembianze di Lucifero è come se non bastasse adesso sono anche una sorta di "Sovrana" per l'inferno.

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