Capitolo trentasei.

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Ci inoltriamo in direzione della folla, andando dritte ad ordinare due drink.
Come ha detto prima Dolores "Meglio farci coraggio con un po' di alcol nelle vene".

Ci sediamo sopra a dei divanetti liberi e chiacchieriamo indisturbate godendoci i nostri alcolici.

Arrivano poco dopo due uomini che fanno la loro bella figura con le loro maschere.

-Ciao bellezze...- Annuncia un ragazzo dai capelli marroni.

-Possiamo ?- Dice quello dai capelli neri.

Nemmeno il tempo di ribattere che Dolores acconsente.

Quello dai capelli marroni e dalla maschera dorata si mette vicino a me, mentre quello dai capelli neri e la maschera rossa vicino a Dolores.

Iniziano a flirtare spudoratamente con noi e io dimostro tutto, tranne che interesse. Dolores invece già è ad una distanza di cinque centimetri dal demone.

-Sei carina...- Sussurra il ragazzo al mio fianco, che ho soprannominato "coso".

-Grazie.- Dico nervosa, vedendolo avvicinarsi sempre di più a me, mentre io mi allontano.

-Molto...- Ghigna, poggiano una mano sulla mia coscia nuda.

Mi alzo di scatto. -Vado a prendermi un'altro drink, tu...aspettami qui.- dico forse con troppa enfasi, dirigendomi verso il piccolo bancone appostato in un angolo lo della stanza.
-Whisky.- Odino a quello che credo sia un'umano, non emana alcuna aura.

-Che serata noiosa...- Commenta una voce che riconosco fin troppo bene.

Mi giro di scatto e la figura di Lucifero, poggiato con i gomiti sul bancone, fa la sua figura con la sua maschera nera.

-Sembrava strano...- Ghigno.

-Cosa ?- Mi guarda con quei suoi occhi neri.

-Che mi avessi lasciato una serata di libertà.- Prendo un sorso del mio amato whisky.

-Ah ma non sono qui per te.- Afferma orgoglioso. -Ma per quella la...- indica una demone dai capelli ricci e marroni.

-Ah, poco male. Almeno non dovrò averti fra i piedi quando ci provo con quello.- Indico un'uomo altro e tutto muscoli.

-Puah. Gered, potevi sceglierne uno meglio.- Risponde acido.

-Allora lui.- Indico il ragazzo che era seduto al mio fianco poco prima.

-Deodor ?! Scherzi spero.- Sputa veleno anche su quest'altro.

-E allora chi mi consigli ?- Alzo un sopracciglio.

Lui scatta verso il mio orecchio e mi prende per il fianco. -Assolutamente nessuno, perché tu sei mia...- sussurra in un modo che mi fa venire numerosi brividi in tutto il corpo.

-E i patti ? Avevamo detto che ognuno poteva  fare quello che vuole...- Sussurro in modo impercettibile, presa ormai da lui.

-Non mi interessa.- Mi lecca leggermente l'orecchio.

Mi prende per il polso e mi porta in una di quelle stanze.

Infiltrata nel male. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora