Capitolo trentaquattro.

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Sono passati pochi giorni da quando io e Lucifero abbiamo fatto pace, anche se lui la vede più come una cosa risolta.

Quanto è antico e politico certe volte...

Siamo sdraiati entrambi sulla piccola collina nei pressi della zona degli Inferi e siamo sotto il sole che picchetta libero e irrequieto su di noi.

Sono poggiata sul suo petto, mentre mantengo gli occhi chiusi. È rilassante stare con lui. Da non credersi.

Poi beh...adesso dormiamo molto più volentieri insieme...non so se mi spiego...

Stare con Lucifero in quel modo è...una cosa meravigliosa.

-A cosa stai pensando ?- Domanda il Re, mentre alza un sopracciglio.

-A te...- Sussurro in un sorriso, mentre mi stringo di più a lui.

-Lo so, occupo i pensieri di molte donne...- Sghignazza e io gli tiro un schiaffo sul torace mentre faccio il broncio. -Non dirmi che sei gelosa...- sorride divertito. Io di tutta risposta gli do un'altro schiaffo. -Ah sì ?- ghigna.

Lucifero mi prende in una mossa fulminea e mi blocca sotto di lui, poi fa una cosa che non mi sarei mai spettata. Il solletico.

Inizio a ridere come una disperata, tentando in tutti i modi di scappare oppure allontanarlo da me. Ma è troppo forte, soprattutto se mi sta facendo il solletico.

A bloccarci sono degli sbattiti di ali e in lontananza vediamo Michael, Metadron, Gabriel e Raphael.

-Mai un'attimo di tranquillità...- Ringhia Lucifero guardando i quattro toccare terra e raggiungerci.

-Salute, padre...- Sorrido imbarazzata. Lincio Lucifero con lo sguardo e lui mi guarda alzando un sopracciglio, come se non fosse un problema che lui è a cavalcioni su di me. -Ti levi ?- smotto e lui mi fa una smorfia.

-Cosa volete ? Sembra che da quando c'è la Duchessa noi ci stiamo vedendo troppo spesso, e questo non mi piace affatto.- Lucifero non si smuove dalla sua posizione e guarda dritto negli occhi i quattro Arcangeli.

-Volevamo vedere solo come sta, visto gli ultimi avvenimenti.- Risponde Michael seccato guardandomi come per dire "se potessi ti aiuterei".

Io vorrei solo rispondergli che non ho bisogno di essere aiutata.

-Ti dispiace toglierti di dosso a mia figlia ?!- Sbotta mio padre indicandomi.

-Dovevi dirmelo stanotte, questo...- Sussurra in un modo impercettibile, portandosi anche una mano davanti alla bocca, mentre mi guarda con il desiderio puro.

Lo massacro con gli occhi.

-Come ?!- Sbottano tutti gli Arcangeli all'unisono.

-Dovevi dirmelo di notte ? Cioè bastava dirlo subito...- Si alza e mi guarda con un'espressione piena di eccitazione e complicità.

Alzo gli occhi al cielo e mi alzo, pulendomi i jeans dell'erba.

Si gente jeans ! Dopo tanto !

-Sto bene, da come vedete.- Sorrido cordiale verso tutti.

-Io non ce la faccio...- Bofonchia Gabriel prima di cogliermi in un affettuoso abbraccio. -Mi sei mancata.- sussurra premuroso.

Infiltrata nel male. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora