Capitolo diciotto.

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A svegliarmi è il respiro caldo di Lucifero sul mio collo. Sorrido spontaneamente, quest'uomo mi sorprende ogni giorno.

Tento di girarmi ,stando attenta a non uscire dalla stretta del Re degli Inferi. Ma appena riesco nel mio intento, mi sento tutta appiccicosa e in un flashback mi torna in mente tutto quello che è successo ieri sera.

Porca puttana. Non faccio a meno di imprecare mentalmente, infondo ho ucciso una ragazza e quasi letteralmente dissanguato Lucifero.

Suona l'orologio a pendolo.

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, undici...rintocchi.

Aspetta...undici ?!

Santo padre ! Abbiamo saltato la colazione anche stamattina !

-Lu...- Chiamo dolcemente il bellissimo demone a fianco a me.

-Mhh...- Mugola, stanco.

-Sono le undici...credo che dovremmo avvertire qualcuno della nostra assenza.- Sussurro, trattenendo un sorriso. L'ho veramente abbattuto.

-Al diavolo...- Bofonchia,stringendomi ancora più a se.

Arrossisco, non so bene il perché, credo perché è talmente caldo che mi fa arrossire involontariamente.

Si, certo. O forse perché ti piace ?

Coscienza ! Ma cosa dici ?! È il Diavolo, per la miseria.

Tanto lo sai che ho ragione.

Sbuffo, troppo rumorosamente, perché Lucifero apre un occhio.

-Stai sola e non ti trovi. Mi spieghi che hai ?- Tenta di avere un tono duro, ma in mezzo alla frase passa uno sbadiglio e fallisce.

-Nulla. Ti rendi conto cosa abbiamo fatto ieri sera ?- Lo guardo male.

-No. Che abbiamo fatto ?- Mugola, iniziando solo adesso a svegliarsi.

-Guardati intorno.- Lo guardo seria.

Si stiracchia, e io tento disperatamente di trattenere ogni tipo di pensiero impuro che passa per la mia mente.

Poi si mette a sedere e si guarda intorno ,la stanza è distrutta. Poi abbassa lo sguardo e quando vede in che condizioni sta il letto, alza un sopracciglio.

-Merda...- Sussurra.

Io annuisco e mi siedo anche io, però incrociando le gambe.

-Per la miseria femmina ! Sono il Demonio, e tu sei in reggiseno e mutande, per giunta tutta sporca di sangue. Chiudi quelle maledette gambe se non vuoi fare niente !- Sbotta, gesticolando.

-In un modo o nell'altro ti devo far morire no ?- Ridacchio, perfettamente consapevole del suo sforzo nel non stuprarmi.

Maledetto sangue Luciferico ! Dovrò imparare a controllarmi e a ritornare in me.

Mi lancia un'occhiataccia,ma poi fa un leggerissimo sorriso. Sorrido anche io.

-Andiamo,abbiamo un regno da portare avanti e in questi giorni ce la siamo presa con troppa comodità.- Si alza per andare in bagno.

Mi alzo di scatto e prendo mie cose. -Il bagno è mio !- Sghignazzo mentre ci entro per prima.

Sento Lucifero sbraitare cose del tipo che non è padrone della sua stanza e che prima o poi mi ucciderà.

Infiltrata nel male. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora