Capitolo trentuno.

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La mattina dopo a colazione sono tutti come sempre, a parte le occhiate curiose alla sedia di Lucifero.

-Insomma, vi piace questo nuovo incarico ?- Belial mi sorride.

Dopo quello che mi ha detto Dolores, non lo guarderò più con gli stessi occhi.

-Si, molto.- Sorrido gentilmente.

-Spero solo che rispetti i suoi termini.- Commenta Apollion.

-Cosa vorresti dire ?- Lo guardo torva.

-Che il Re a volte prolunga le sue commissioni.- Belzebú sorride malizioso.

-Esempio ?- Lo guardo male.

-Non dovremmo spettegolare sul Re.- Mi guarda severo. Io di tutta risposto lo incendio con lo sguardo, facendolo deglutire rumorosamente. -Non ce ne bastava uno, adesso ne abbiamo persino due !- sbotta.

-Belzebú...- Lo ammonisco, guardandolo male.

-Eh va bene !- Alza le mani in segno di resa.
-Molte volte il Re ne approfitta per tentare quanti più umani possibile.- sbuffa.

-Spiegati meglio.-

-Tenta donne. In modo che le loro anime siano dannate per l'eternità.- Mi guarda male.

Stramaledetto cuore. Dovremmo fare due conti.

Alla fine della colazione mi sento chiamare. Avrei pensato chiunque, ma non lui.

-Duchessa, se mi posso permettere. Oggi vorrebbe passare il pomeriggio con me ?- Apollion accorre verso di me, facendo una specie di sorriso.

-Oggi hai sicuramente ingurgitato un cocktail di cacaina, eroina e crack .- Lo guardo confusa.

Non posso credere che l'ho detto davvero !

Apollion mi guarda stranito.

-Ehm, sì, Polly, si.- Dico con troppa enfasi.

-Allora alle cinque vengo a prenderla nella sua stanza, adesso, con permesso.- Mi fa un elegantissimo inchino per poi congedarsi.

***

"Caro diario:
Fra non meno di dieci minuti Polly mi viene a prendere.
Ovviamente ha sfruttato l'occasione per l'assenza di Lucifero. Molto poco male, ho bisogno di svagarmi. Solo oggi ho dovuto far uccidere tre demoni comuni, bramavano di fare un'attacco contro la corona.
E le leggi infernali parlano chiaro : chiunque brami di attaccare la corona, sarà giustiziato con la stessa brutalità di tale pensiero.
Lucifero mi manca. E non riesco a capire perché...poi, quando Belzebú mi ha detto che tentava le umane, mi sono sentita sprofondare.
Ma cosa mi aspetto ? Che mi ami ? Si vede proprio che nel profondo io sia ancora un piccolo e ingenuo Angelo.
Per le ricerche del mio vero padre non sono ancora arrivata a niente ma sento che sono molto vicina. Chissà forse può essere anche un demone comune...
Resta il fatto che io adesso ho il sangue di Lucifero nelle vene, e che ancora non mi sono data un vero e proprio motivo.
Scommetto che il perché lo sa solo Lui. Speriamo che non sia uno dei suoi eterni giochetti. Di solito ama particolarmente giocare con noi. Tutto in buona fede, chiariamoci. Quelli che in pochi sanno è che Dio sa essere un gran giocherellone, e che ama divertirsi. Insomma ! Se anche io avessi dei poteri oltre ogni prospettiva, farei anche di peggio.
Caro diario...ho ragionato...e adesso sono arrivata ad una piccola conclusione.
Tra che ero un'infiltrata nel male, adesso, sono un infiltrata nei miei sentimenti...già, perché adesso io mi nascondo in essi. Vorrei solo essere rimasta demone oppure aver scelto la caduta di mia spontanea volontà. Ad oggi non avrei avuto questo dannato rammarico di due Regni sulle spalle e la possibilità di accoglierne uno solo nel mio cuore. Ma ahimè...sappiamo entrambi, che c'è già un vincitore."

Infiltrata nel male. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora