Infiltrata nel male.

Capitolo trentasette.

Siamo in una piccola sala ,dove credo facciano quelle feste non tanto sobrie. Lucifero è andato via da poco e ho convinto i consiglieri ad organizzare questa cosa.

È un po' per divertirci, sono tutti così seri qui all'Inferno. Non che il Paradiso non fosse da meno, ma lì non li convinci a fare baldoria nemmeno se gli offrissero la Corona Di Venere.

Siamo io, Apollion, Belzebú e Dolores accompagnata da Rimmon.

Ma nessuno sa, che con me, ho portato il gioco della coda d'asino.

Siamo tutti su dei divanetti a conversare, quando mi alzo e picchietto le unghie sul mio calice di vino.

-Miei signori e amici. In quanto Duchessa, voi sapete che dovete obbedire ai miei più completi ordini, vero ?- Annuncio, sorridendo in modo maligno.

-Oh no...cosa avrà in mente adesso ?- Commenta Dolores, affondando le mani sul suo viso.

-Ho paura...- Sussurra Belial, nell'orecchio di Belzebú.

Rimmon sembra l'unico tranquillo.

-Cosa hai in mente ?- Apollion è l'unico che ha il fegato di chiedermelo.

Vado verso il bancone degli alcolici, dove ho nascosto la busta contenente la benda e la coda.

Li estraggo e i tre consiglieri fanno un'espressione a dir poco terrorizzata, mentre Dolores ha iniziato a dire che il suo sedere è troppo prezioso per essere sfigurato in questo modo e Rimmon l'appoggia in pieno.

-Non voglio sentire storie ! E ora...annullate i vostri poteri e abbassate le percezioni, in modo tale che voi non bariate.- Sorrido e tutti iniziano a controbattere furiosi.

-Ma voi non potete farlo ! Ci sono qui Rimmon e Dolores ! Non sono capaci di resistere all'odore del vostro sangue !- Sbotta Belzebú mentre gesticola.

-E chi ha detto che io lo debba fare per forza ?- Ghigno e tutti sospirano.

-Io mi astengo ad essere la prima. Non sono abbastanza ubriaca per tutto questo.- Annuncia Dolores.

-Ma non eri tu che avevo in mente.- Sorrido maligna.

***

-Questa è un'assurdità. Non dovevamo dirglielo !- Sbotta Apollion, già in posizione per essere infilzato.

-Zitto. Vai Belial.- Bendo il demone.

Io con l'aiuto di Dolores lo giriamo per fargli perdere l'orientamento, poi, lo lasciano andare dalla parte opposta di Apollion.

Inizia a camminare in modo molto poco normale e ormai le risate regnano nella sala. Polly invece, spera con tutto se stesso che non lo trova.

Io adesso sto immaginando gli umani, che credono che noi demoni siamo essere terribili e brutali, con squame o chissà quale volto. E invece stiamo giocando al gioco della coda d'asino.

Ah, se potessero vederci !

-Fuoco !- Urla Dolores per far capire a Belial che è vicino al sedere di Polly.

Con una brutalità che non sapevo gli appartenesse, infilza la coda sul fondoschiena del consigliere che ora sta imprecando in tutti i modi possibili e inimmaginabili.

Ho le lacrime agli occhi e sinceramente sto per cadere per terra dalle risate, in quando a Dolores, già è arrivata a toccare il suolo mentre si mantiene la pancia, che credo le faccia male delle troppe risate.

-Ma guarda come siete ambigui...- Una voce profonda ci disturba.

Eh no !

Tutto ci blocchiamo e molto lentamente, giriamo la testa in direzione della porta.
Lucifero è elegantemente poggiato sullo stipite della porta, mentre ci guarda come se fossimo dei bambini che fanno troppo fracasso.