Ottava sezione.

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Il riccio si sedette al piano e in men che non si dica iniziò a sfiorare gli 88 tasti, ricreando la magica melodia che lo aveva accompagnato durante quella notte.
La sua voce angelica, dotata di quello splendido falsetto, si accompagnò ben presto alle note musicali, dando vita a quella canzone di cui era tanto sicuro.

Anche il greco si lasciò trasportare dall'incredibile timbro vocale dell'amico, e subito vide in lui una possibile star.
Terminata la canzone, Andy non trovava parole per descrivere il talento di Mika, apriva la bocca per parlare ma subito la richiudeva pensando che ciò che stava per dire non avrebbe mai descritto a pieno la bravura dell'amico.
Un silenzio calò fra loro due, mentre il libanese fissava l'amico, in attesa di una sua considerazione che purtroppo non arrivava.
"Allora?" chiese ormai al culmine dell'impazienza.
"Allora nulla. Sei strabiliante, non esistono parole abbastanza adatte a descrivere quanto tu possa essere talentuoso. Hai una voce perfetta e sei davvero bravo a suonare e poi, la canzone era magnifica."
Mika, non abituato a tutti quei complimenti, fu colto da un grande imbarazzo che pitturó le sue guance di rosso.
"Grazie, nessuno mi aveva mai detto queste cose" sussurrò tenendo la testa bassa e sorridendo lievemente.
"Beh, nessuno allora ti ha mai ascoltato a fondo. Sono queste le cose più evidenti che si notano quando tu suoni o canti. Si può benissimo osservare quanto ti piaccia la musica e come essa ti trasporti, è davvero ciò che dovresti fare nella vita. Non hai ancora provato a contattare qualche casa discografica?"
"Beh, in realtà sì. Ho fatto un sacco di tentativi ma nessuno è andato in porto. Ho fatto un provino con Simon Cowell, ma anche lui mi ha buttato fuori."
"Allora Simon Cowell ha bisogno di una revisione all'udito, perché è impossibile lasciarsi scappare un dono come il tuo. Vedrai che, quando riuscirai a sfondare, molti discografici si pentiranno di non averti offerto un contratto quando ne avevano l'occasione."
"Intendi, se riuscirò a sfondare"
"Sono sicuro che ce la farai, sei fin troppo bravo"
"Grazie ancora. Ma ora basta con tutte queste smancerie e fammi vedere un tuo video, muoio di curiosità" ridacchiò e si alzò per poter prendere il suo pc posizionato accanto alla sua adorata poltrona. Lo accese e si sedette dov'era prima, poggiando il laptop sul piano.
Andy inserì la sua pennetta e con vari click e movimenti fece partire il suo filmato.
Un'esplosione di colori si fece largo davanti agli occhi strabiliati di Mika.
L'editing era fatto molto bene e la musica che lo accompagnava era perfetta. Il tutto racchiudeva l'essenza delle varie passioni dell'uomo, con molte riprese raffiguranti persone intente nelle loro più grandi virtù: musica, canto, ballo, mimica e via dicendo.
Ogni cosa si concludeva con una firma e una frase ad effetto che diceva di non smettere mai di combattere per i propri sogni, ma di cercare un modo per potersi rialzare sempre più pronti a sporcarsi per raggiungere il proprio obiettivo.
"Andreas Dermanis, hai un vero futuro come regista."
"Dici?"
"Eccome se lo dico. Insomma, guarda questo video: è semplicemente perfetto, racchiude un messaggio molto importante e inoltre le riprese sono fatte davvero bene. Io non sono di certo un esperto in queste cose, ma ti assumerei per un documentario senza pensarci troppo."
"Ti ringrazio davvero tanto, Mika" si sorrisero e, per un attimo, entrambi dimenticarono del mondo che li circondava, perdendosi negli occhi dell'altro.
Quel gioco di sguardi fu interrotto dallo stomaco di Mika che brontolava per la fame.
"Qualcuno qui ha fame" ridacchiò Andy.
"Ci puoi scommettere" si unì anche lui alla sua risata.
"Fuori piove ancora e il nostro gelato è saltato..."
"Posso chiedere a mia madre se può preparare qualcosa oppure..."
"Oppure?"
"Oppure possiamo preparare qualcosa noi, insieme"
"Mi sembra un'ottima idea, anche se prevedo un'invasione di farina"
"Già, anche io, ma ha l'aria di essere divertente"
"E lo sarà!"
"Bene, se questa è la prospettiva, non vedo l'ora di cucinare"
"Cosa stiamo aspettando allora?"
"In effetti non lo so" rise e si alzò, andò verso l'uscita della stanza, seguito dal biondo che rideva assieme a lui.

In momenti come quello, sembrava che si conoscessero da una vita. Era come se ognuno sapesse a memoria i pregi e i difetti dell'altro, come se avessero imparato a rendersi felici a vicenda, nonostante la loro amicizia fosse iniziata da solo pochi giorni.

#SpazioCrazyKiwi
Sto scrivendo questo capitolo alle 2.54 del mattino perché boh, non ho nulla da fare, mi annoio e non prendo sonno. Mi sa proprio che vado a leggere.
Per la cronaca, penso che potrei pubblicare più frequentemente, dato che in questo periodo riesco a scrivere molto. Non so quanto potrà durare, infatti già dalla prossima settimana ho delle interrogazioni.
Comunque, fatemi sapere il vostro parere con una stellina o un commento, accetto anche le critiche, soprattutto quelle costruttive.
Al prossimo capitolo koaline.

-On the bus. //Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora