Diciottesima sezione.

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Aveva conquistato tutti. La sua Grace Kelly veniva cantata da ogni suo parente americano, compreso il fidanzato di sua cugina, il quale gli aveva già assicurato un incontro con Jodi Marr, consapevole che l'avrebbe semplicemente adorato.
Dopo aver ringraziato e salutato tutti, tornò nella sua camera e prese il telefono.
Lasciò un messaggio a Andy con scritto se potevano vedersi in videochat e la risposta non tardò ad arrivare.
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Quel pomeriggio passato con Blaine non era finito poi così male.
Erano riusciti a non farsi beccare dal padre di Andy e si erano chiusi a chiave nel suo studio, passando il tempo accoccolati davanti al computer.
Era quasi sera quando Blaine tornò a casa e lui ricevette un messaggio da Mika.
Gli stava chiedendo di collegarsi su skype per una delle loro solite videochiamate e lui gli rispose subito che era d'accordo.
Prese il suo pc, lasciato sul divanetto presente nella stanza e lo riaccese.
Aprì skype e contattò subito il riccio.
In pochi secondi, i volti di entrambi erano apparsi sui rispettivi schermi.
A: "Ciao Mika, come va lì in America?"
M: "Benissimo, anche se è molto tardi...che ora è a Londra?"
A: "Ehm...le 15.55, invece da te?"
M: "Beh, qui è quasi mezzanotte"
Ridacchiarono entrambi.
A: "Come mai hai fatto così tardi?"
M: "Mi sono messo al piano a suonare, quindi abbiamo tutti perso la cognizione del tempo"
A: "Hai fatto sentire Grace Kelly ai tuoi parenti?"
M: "Sì, e ho delle splendide notizie"
Un sorriso si aprì sul volto di Mika, lasciando spazio ai suoi due incisivi sporgenti.
A: "Anche io, vai prima tu"
M: "Tieniti forte eh. Il fidanzato di mia cugina conosce Jodi Marr, una tipa che lavora con l'Universal"
A: "E..?"
Lo incalzò Andy, impaziente di scoprire la notizia.
M: "E mi ha detto che le parlerà di me perchè gli sono piaciuto"
Quasi urlò il riccio, in preda alla gioia.
A: "Stai scherzando? Mika se mi stai prendendo per il culo vengo fino a Los Angeles e ti prendo a sberle"
M: "Ma no che non scherzo, non potrei mai su una cosa così importante, spero solo che riesca a procurarmi un incontro, lui me l'ha assicurato ma deve ancora parlare con Jodi..."
A: "Non iniziare a farti paranoie, sono sicuro che andrà tutto per il meglio. Ma ti rendi conto che potresti finalmente realizzare il tuo sogno?"
M: "Sinceramente non ho ancora realizzato il tutto."
E la risata cristallina dei due irruppe nell'aria, leggermente distorta da alcuni problemi causati dalla linea dati di Skype.
A: "Ti conviene farlo presto, potresti ritrovarti a fare concerti a destra e a manca per più di 100.000 persone in un batter d'occhio"
Il riccio fissò per un attimo il vuoto, sognante.
Sognava di essere sul palco e di sentir penetrare fin sotto la pelle, il calore che un pubblico di 100.000 persone gli trasmetteva.
Sentire la gente cantare insieme a lui le sue canzoni e avvertire milioni di emozioni come un balsamo sul cuore.
Guardare tutti quei sorrisi causati dalla sua stessa voce e sorridere insieme a tutti quei volti, sapendo che niente potrebbe rovinare la felicità di quei momenti.
Ma per ora tutto ciò era un sogno, così vicino e così lontano.
Un'utopia che appare lì, così vivida nel cielo ma quasi impossibile da raggiungere, proprio come dicevano i filosofi greci.
Però lui ci era vicino, la poteva quasi sfiorare, poteva quasi sentire la magia sotto i polpastrelli delle dita.
A: "Terra chiama Mika, rispondete per favore"
Mika scosse la testa e si risvegliò da quel vortice di pensieri, sorridendo lievemente.
A: "Ti eri addormentato sulla tastiera?"
Ridacchiò il biondo.
M: "No, idiota, stavo solo pensando..."
A: "Sarò anche idiota ma almeno non mi perdo in queste sedute di pensiero"
M: "Ehi, pensare aiuta"
A: "Se lo dici tu..."
M: "Comunque, cos'è che dovevi dirmi tu?"
A: "Ah sì, quasi dimenticavo, devo raccontarti ciò che mi è successo oggi"
M: "Sono tutto orecchi, vai"
A: "Allora, dopo essere tornato a casa dall'aereporto mi sono trovato Blaine davanti al cancelletto di casa. Inizialmente mi aveva detto che gli serviva un video per il suo PowerPoint di musica, una roba del genere, al che l'ho fatto entrare in casa e non crederai a ciò che è successo"
M: "Dai continua, sono curioso"
A: "Siamo andati nel mio studio e, non so come, mi si è seduto sulle ginocchia e... mi ha baciato! Cioè, Blaine mi ha baciato e ora è il mio ragazzo, ma ci credi? È fantastico!"
Il libanese si paralizzó, qualcosa dentro di lui aveva smesso di funzionare, come se qualcuno avesse abbassato una levetta.
Aveva dimenticato che nella sua utopia c'era anche Andy.
Aveva dimenticato il senso di magia sotto i polpastrelli.

#SpazioCrazyKiwi
DAN DAN DAAAAAAN
Povero il mio Mika che soffre...
Se qualcuno non conosce il significato di utopia ve lo spiego brevemente.
In pratica, per gli antichi greci, l'utopia rappresentava un mondo irraggiungibile in cui era tutto perfetto e ogni sogno veniva realizzato ma, appunto, impossibile da ottenere. E quindi si scaturisce che nessuno è perfetto e che ci si può solo avvicinare all'idea di utopia e dell'uno perfetto.
Comunque se il capitolo vi è piaciuto lasciatemi una stellina o un commento, accetto anche le critiche, soprattutto quelle costruttive. Al prossimo capitolo koaline.

-On the bus. //Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora