Ventunesima sezione.

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Non aveva tratto nulla dalla sua seduta di pensiero di fronte al laptop spento, anche perché era stato interrotto dal poco aggraziato urlo di sua madre che lo avvertiva della cena già pronta.
Non riusciva a fare chiarezza nei suoi sentimenti e si sentiva in colpa per essere davvero felice del suo fidanzamento. Ma in fondo lui che colpa aveva? Come poteva immaginare che Mika lo amasse? Certo, avrebbe potuto benissimo capirlo, ma poi? Che avrebbe fatto? Glielo avrebbe semplicemente chiesto? Ma in che modo? Esiste un modo carino per chiedere a una persona se è innamorata di te? Magari con un bigliettino...
Che cosa ridicola.
La cosa che gli premeva di più era il fatto che, quando Mika lo stava per baciare in aeroporto, lui non aveva cercato di impedirglielo e non si era nemmeno fatto indietro; anzi, gli stava anche agevolando le azioni.
Il problema in effetti stava lì.
Se si fossero baciati cosa sarebbe successo? Si sarebbe messo con lui nonostante quei dubbi che lo assillavano? Oppure sarebbe scappato, come un vigliacco, un codardo, tra le braccia di Blaine che già lo aspettava fuori dalla porta?
Ah, Blaine.
Questo casino è anche un pò colpa sua, perché non era riuscito a dirgli di no. Non era riuscito a rifiutarlo. Ma come poteva? Gli piaceva davvero tanto. Peró non era sicuro di amarlo, per questo ci voleva ancora un'altra analisi del suo subconscio.

Mentre continuava ad arrovellarsi la mente, sua madre lo aveva già chiamato una decina di volta, con un ovvio e graduale aumento del tono di voce.
Si affrettò a scendere in cucina, prima che quelle urla somigliassero troppo ad un allarme anti-bombardamento.
Entrò nella cucina dalle pareti color ocra e si avvicinò al tavolo, notando fin da subito che in realtà, la tavola e i piatti erano ancora vuoti e la cena stava cuocendo.
M.A.: "Andy, tesoro, apparecchia"
A: "Mi avevi detto che era pronto, mi hai chiamato un sacco di volte..."
M.A.: "Non preoccuparti, fra poco è pronto, giusto il tempo che arrivi papà. Ah, oggi ci sarà anche la tua ragazza. L'abbiamo incontrata al supermercato mentre facevamo la spesa e l'abbiamo invitata qui"
A: "J-Jessie? Verrà qui? Perchè?"
Andy rimase sorpreso dalla cosa, mentre un bruttissimo presentimento si faceva largo nel suo stomaco, avvelenandogli l'appetito e cancellandogli totalmente qualsiasi traccia di fame.
M.A.: "Sì, caro, ma non agitarti, non è niente di che"
Sua madre ridacchiò, completamente ignara di ciò che si faceva largo nella mente del figlio.
A: "Già -sorrise forzatamente tentando di nascondere l'ansia- niente di che..."
Iniziò ad apparecchiare in silenzio, mentre la madre gli dava le spalle cucinando.
A: "Papà quando arriva?"
La madre guardò l'orologio in legno appeso alla parete.
M.A.: "Beh, dovrebbe essere qui a momenti, di solito è sempre puntuale..."
A: "Oh, okay..."
M.A.: "Figliolo, posso farti una domanda?"
Andy deglutì, sperando che non sarebbe andata a toccare proprio quell'argomento di poco prima.
A: "C-certo, dimmi pure mamma"
M.A.: "Quel ragazzo con cui eri questo pomeriggio, com'è che si chiama? Bart..Billy..Benny..?"
A: "Blaine?"
M.A.: "Ecco sì, lui. Questo Blaine, lo conosci da tanto?"
A: "Ehm...in realtà sì, frequenta una classe avanti alla mia ed è anche iscritto al corso di musica di Mika, il mio migliore amico. Gli ho parlato molte volte lì e oggi è venuto a chiedermi una mano per il suo esame di passaggio canoro"
Andy stava cominciando a sudare freddo: sua madre lo fissava in modo strano, quasi come se volesse scannerizzargli la scatola cranica, mentre uno strano pensiero gli invadeva la mente. E se sua madre avesse già capito tutto ma volesse evitare un litigio con suo padre?
Insomma, lei era sempre stata più tollerante riguardo alle differenze e aveva sempre visto di buon occhio le unioni tra coppie dello stesso sesso, le adozioni un pò meno ma comunque ci si può lavorare.
Poi era da un bel periodo che iniziava ad essere più amorevole del solito e si interessava pure alle attività e alle amicizie del figlio, cosa che lasciava intendere ben molte cose...
M.A.: "Andy, dimmi la verità."
A: "Che verità, mamma? È questa la verità..."
M.A.: "Andreas Dermanis, sono tua madre e ti conosco molto bene, credi che non abbia già capito?"
A: "T-tu lo sai? Cioè, sai che io..?"
M.A.: "Tesoro, l'amore di una madre permette di capire e accettare molte cose"
Gli sorrise; Andy era lì lì per abbracciarla e ringraziarla, ma proprio in quel momento la porta d'ingresso si aprì, lasciando entrare suo padre insieme a Jessie e a...Blaine?!

#SpazioCrazyKiwi
Secondo coming out, stavolta un pò diverso, ma cosa ci fa Blaine in casa Dermanis adesso? Lo scoprirete eheh.
Comunque, ho fatto un mini calendario delle pubblicazioni, lunedì aggiornerò questa ff mentre giovedì aggiornerò Instagram. #Mikandy.
Se il capitolo vi è piaciuto, lasciatemi una stellina o un commento, accetto anche le critiche, soprattutto quelle costruttive. Al prossimo capitolo koaline.

-On the bus. //Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora