Quindicesima sezione.

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I giorni passarono velocemente e la partenza arrivò imminente, a distruggere i bei momenti che fino ad allora avevano passato.
Si trovavano in aereoporto, Mika attendeva l'apertura del gate e Andy era seduto accanto a lui.
Quando una voce gracchiante annunciò il libero accesso al gate, Mika si alzò seguito da Andy.
Gli si paró davanti e lo abbracciò, stringendolo forte tra le sue braccia. La gamba del ricciolo era ormai guarita, quindi riuscì a mantenere l'equilibrio, nonostante il gesto rapido di Andy lo avesse colto alla sprovvista, facendolo quasi cadere. "Mi mancherai" sussurrò il greco al suo orecchio. "Anche tu, tanto" gli rispose, stringendo di più la presa sul suo corpo, come se non volesse partire, per restare lì con lui e passare tante altre nottate di chat e di videochiamate su skype. Si allontanaroni di poco, giusto il lieve movimento per trovarsi l'uno con la faccia rivolta all'altro. I loro volti si stavano inconsapevolmente avvicinando, i loro respiri si mischiarono e le labbra di entrambi si trovavano a pochi millimetri di distanza, quando l'insopportabile voce dell'altoparlante avvisò i passeggeri che il volo per Los Angeles stava per partire.
I due si staccarono allo stesso momento, rossi in viso. Mika prese la sua valigia, senza avere il coraggio di levare gli occhi dal pavimento, diventato molto interessante al momento. Lo stesso si poteva dire di Andy, che ormai aveva imparato a memoria la fantasia dipinta sulle mattonelle.
"Beh..allora ciao" Mika si grattò la nuca con la mano, mentre attendeva una risposta. "Ciao Michael, ci vediamo al tuo ritorno. Stasera ti chiamo okay?" "Okay, allora ci sentiamo stasera" fece un cenno con la testa e si allontanò, avvicinandosi a un' hostess che controllava i biglietti. Una volta superato il controllo, uscì fuori e salì sull'aereo che lo avrebbe portato in America, lontano da Andy. Il viaggio fu lungo, lo passò con le cuffiette, sonnecchiando. Col pensiero fisso a ciò che sarebbe potuto accadere se la voce dell'hostess non li avesse interrotti. Le loro labbra si sarebbero incontrate? Oppure Andy si sarebbe allontanato comunque, spaventato? Non lo sapeva, e non poteva saperlo. Avrebbe potuto farsi mille seghe mentali ma niente avrebbe tolto quel dubbio. O almeno, non prima del suo ritorno.
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Andy tornò a casa, senza rendersi conto dell'adrenalina che aveva in corpo. Aveva quasi baciato Mika e, se non fossero stati interrotti, probabilmente glielo avrebbe lasciato fare. O avrebbe addirittura preso lui l'iniziativa.

Ma a cosa stava pensando? Perchè avrebbe dovuto baciare Mika? Chi bacerebbe mai il proprio migliore amico? Forse era stato solo preso dall'intensità del momento, si era lasciato trasportare dalle emozioni, inconsapevole delle azioni che stava per compiere o forse..? No, impossibile. Mika non poteva essere la persona dei suoi sogni. Insomma, era un bel ragazzo, alto e magro, con quei due occhi color nocciola striati di verde, le lunghe ciglia che li contornavano, i morbidi ricci che cadevano sul suo collo e gli incorniciavano il viso in una maniera perfetta, le sue...le sue labbra. Morbide e rosee, così sottili e ben delineate. Le avrebbe anche assaporate, se non apparisse così strano per lui. Perché, nonostante una parte di lui lo volesse, c'era un'altra parte che pensava a Mika come un semplice amico che magari non avrebbe mai ricambiato.

Immerso in questi pensieri, non si rese conto di essere arrivato a casa e non si accorse nemmeno di chi ci fosse sulla soglia del suo cancelletto.
Si fermò di botto e, sceso dalla macchina, notò che in prossimità dell'entrata del suo vialetto, si trovava Blaine Colfer.
Non si sarebbe mai aspettato di trovarsi di fronte alla testa riccioluta di Blaine in quel momento, nè tantomeno aveva calcolato quanto le sue mani stessero sudando.
Si avvicinò a lui quasi correndo, accorgendosi troppo tardi di doversi dare una calmata, per non apparire un disperato.
"Blaine, che sorpresa" sorrise.
"Ehi, ciao Andy. Sono venuto per chiederti una cosa"
"Certo, dimmi tutto"
"Ho trovato un video su YouTube, nella cui descrizione c'era scritto che l'editor eri tu"
"Oh sì, ho dato una mano a un diplomando dell'anno scorso con la sua tesina"
Non era il primo ragazzo a chiedergli una mano per il PowerPoint destinato all'esame di fine anno, ma quello era il video che gli era riuscito meglio, infatti alcuni professori gli avevano proposto di pubblicarlo e così fece. Gli fu molto d'aiuto, soprattutto perché di recente aveva avuto qualche offerta di lavoro, a cui aveva gentilmente rifiutato, deciso a concludere gli studi.
"Ecco sí, ne avrei bisogno uno simile per il mio saggio di Natale"
"Sarò felice di aiutarti" lo invitò ad entrare, senza riuscire a levarsi il sorriso dal volto.

#SpazioCrazyKiwi
Okay, non odiatemi se non ho fatto baciare i Mikandy ma, lo so, sono cattiva :")
So già che una certa Emma mi prenderà a sberle ma dettagli (ti voglio bene zucchina, abbi pietà di me).
Ancora non so se iniziare la Chat Mikandy prima che qualcuno mi rubi l'idea, ma credo che prima di impegnarmi in un'altra storia sia meglio terminare questa.
Comunque, se il capitolo vi è piaciuto lasciatemi una stellina o un commento, accetto anche le critiche, soprattutto quelle costruttive. Al prossimo capitolo koaline.

-On the bus. //Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora