Ventisettesima sezione.

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Il resto della serata fu tranquillo, il gruppo passò il tempo davanti alla televisione per guardare un film e tra i due fidanzati non ci fu nemmeno uno sguardo, nonostante Andy cercasse di intrappolare le iridi color oro di Blaine.
Quando fu il momento per i fratelli Colfer di tornare a casa, Andy si offrì di accompagnarli, ma non per passare un pò di tempo un pace col suo ragazzo, no, assolutamente no...
Okay, chi voleva prendere in giro, era ovvio. Avrebbe approfittato della solitudine e della piccola libertà per parlare in tranquillità.

Gli sarebbe piaciuto iniziare il suo discorso in macchina, se solo Blaine gli avesse prestato un pò di attenzione. Aveva provato ad autoconvincersi che non gli stava parlando per la presenza della sorella, ma anche quando quest'ultima aveva avvisato tutti -in modo alquanto rumoroso e antipatico- che voleva mettere le cuffie e ignorarli, Blaine non aveva espresso il minimo fiato, non degnando il povero biondo nemmeno di uno sguardo.
Il viaggio trascorse quindi accompagnato da un pesante e doloroso silenzio, rotto solo dal fruscio che facevano i capelli di Jessie contro il sedile mentre muoveva la testa a tempo con la musica.
Almeno il tragitto fu breve e quella situazione non durò molto, infatti non appena furono arrivati, Jessie si piombò in casa per approfittare finalmente del suo amato Wi-Fi, mentre Andy bloccò Blaine per il polso, intenzionato a chiedergli spiegazioni per quel suo comportamento.
B: "Che vuoi?"
A: "È dal dolce che non mi calcoli e non mi rivolgi una minima occhiata"
B: "È solo una tua impressione..."
A: "Puoi evitare di dirmi cavolate?"
B: "Davvero Andy, è che sono stanco."
A: "Adesso non sono più piccolo? Credi di potermi mentire? Non è una cosa possibile"
B: "Vuoi davvero sapere che c'è?"
A: "Certo che voglio! Sei il mio ragazzo Blaine, mi interessa se tu stai male"
B: "Se ti interessa allora perché non l'hai detto a tuo padre? Perché hai evitato in tutti i modi il discorso per tutta la sera? Perché non hai esitato nemmeno un attimo a lasciarmi la mano quando siamo stati beccati?"
A: "Stai scherzando, spero."
B: "No caro mio, non scherzo affatto. Sai cosa significa tutto questo? Significa che non tieni a me e che non proveresti ad affrontare tuo padre nemmeno sotto tortura. Preferisci salvaguardare te stesso e la maschera che hai costruito con tuo padre, vuoi essere il figlio modello piuttosto che il fidanzato perfetto."
A: "Ti rendi conto di ciò che mi stai chiedendo? Vuoi che io faccia coming out ma probabilmente non ti rendi conto di cosa rischio. Non pensi che quasi sicuramente mio padre mi butterebbe fuori di casa. Mia madre lo sa ma non mi hai dato nemmeno il tempo di dirlo, eri così preso a fare il sostenuto e l'offeso"
B: "Tua madre non era comunque un problema"
A: "Ma perché non inizi con l'apprezzare questo? L'ha capito da sola, ma il coraggio di confermarlo l'ho dovuto trovare io. Se questo non ti basta puoi benissimo andartene"
B: "Bene Andreas, se è questo quello che vuoi"
A: "Io non vorrei, assolutamente, sei tu che mi costringi con il tuo comportamento infantile."
B: "Infantile? Sarei io quello infantile? Non tu che non riesci a trovare un minimo di coraggio nemmeno per dire due parole a tuo padre? Credi che per me sia stato facile?"
A: "Blaine i tuoi genitori fanno parte dell'associazione a sostegno delle minoranze, non può essere stato così terribile, piantala."

E finirono per litigare per tutto il resto del tempo. La serata si concluse con i due ragazzi furibondi i quali presero due strade diverse: Blaine rientrò in casa sbattendo la porta mentre Andy salì in macchina dando un pugno al volante, evitando però di far suonare il clacson.
Decise di fare un giro da solo, per schiarire la mente, così andò in un bar e iniziò a buttare giù un bel pò di birra. Era già tardi, infatti prima aveva detto a suo padre che avrebbe dormito da Jessie, almeno sarebbe stato felice di avere qualche dubbio in meno sull'orientamento sessuale del figlio.

Ma in realtà Andy si sbagliava di grosso. Il padre ormai ne era sicuro al 100%. Aveva generato un figlio gay. Il suo unico figlio in cui aveva sperato tanto era un frocio. E la cosa non gli piaceva affatto.

#SpazioCrazyKiwi
Mi avete detto un sacco di volte che odiate Blaine (anche se io lo amo ma okay), quindi ecco ciò che avete aspettato tanto.
Se il capitolo vi è piaciuto, lasciatemi una stellina o un commento, accetto anche le critiche, soprattutto quelle costruttive. Al prossimo capitolo koaline.

-On the bus. //Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora