Quattordicesima sezione.

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"Il divertimento? Mika, ti divertirai un sacco in America, ma ora devi pensare a mettere in ordine la tua valigia"
"Dai Andy, voglio godermela finché resto qui con te..." si pentì subito di aver detto quella frase ma fu davvero troppo tardi.
Il silenzio cadde fra i due, Michael con due gote rosso acceso e Andy che cercava di capire il significato di quelle parole.
Senza proferire suono, Mika prese la valigia e iniziò a riempirla alla bell'e meglio con qualche indumento recuperato qua e là su varie parti del letto. Non stava nemmeno pensando agli abbinamenti, tanto sapeva che non li avrebbe rispettati una volta arrivato lì.
Andy si avvicinò a lui e prese una maglietta azzurro polvere.
"Secondo me dovresti abbinare questa T-shirt con quei pantaloni rossi..."
Aveva deciso di non dare peso all'ultima frase espressa dal riccio, tanto finché anche lui non faceva chiarezza nella sua mente, non avrebbe mai potuto decifrare i segnali dell'amico.
"Oh sí, hai ragione" prese la maglia dalle sue mani e la piegò, gettandola nel trolley insieme al resto.
-
Dopo aver preparato anche il beauty contenente spazzolino e dentifricio, Mika chiuse la valigia e la ripose in un angolo della sua camera.
"Quando hai il volo?"
"Fra due giorni"
"Quindi lunedì"
"Sì, quando daranno le vacanze"
"Perfetto, direi"
Scesero di sotto, percorrendo le scale in legno bianco.
"Mika si è fatto tardi, dovrei tornare a casa"
"Ehm..sì. Ma perché non resti a cena? Mia madre ne sarebbe molto felice"
"Certo, perché no. Avviso subito la mia famiglia."
Recuperò il cellulare dalla tasca degli skinny jeans neri e compose il numero della madre.

*telefonata*
M A (*): Pronto?
A: Mamma?
M A: Oh Andy, dimmi tutto tesoro
A: Volevo chiederti se potevo restare a cena a casa di Michael, quel ragazzo che ho conosciuto giorni fa
M A: , credo che possa andare bene. Ma...stai trascorrendo molto tempo con questo ragazzo, non è che..?
A: Non cominciare, mamma.
M A: Okay, okay, scusami. Comunque ricordati di tuo padre e di Jessie.
A: Stai tranquilla mamma. A dopo.
M A: Ciao caro.
*fine telefonata*

"Mi ha dato il permesso di restare"
"Fantastico, intanto vorrei andare un pò a provare al piano, ti va di accompagnarmi?"
"Certo" sorrise, sinceramente felice di poter riascoltare la splendida voce del ricciolino.
"Aspetta che dico a mia madre di aggiungere un posto a tavola per la cena"
Raggiunse la madre in cucina e la mise al corrente dell'ospite di quella sera. Lei ne fu molto entusiasta e si mise subito ai fornelli.
"Mia madre sprizza gioia dai tutti i pori" ridacchiò tornando da lui.
"Addirittura?" unì la sua risata a quella dell'amico.
"Sì, credimi, si è subito messa a cucinare"
"Beh, sono contento di essere ben accetto"
"Come avresti potuto non esserlo? Sei un ragazzo fantastico" avvamparono entrambi e salirono in silenzio nella camera in cui era riposto il pianoforte bianco di Mika.
Il riccio si sedette sullo sgabellino di fronte allo strumento e sollevò il coperchio dei tasti.
Fece una veloce scala per riscaldare le dita, seguita da un arpeggio.
"Allora, cosa mi canti?" si accomodó sulla poltrona, guardandolo in attesa.
"Vuoi qualcosa di mio?"
"Ovvio, hai scritto niente di nuovo?"
"Beh, diciamo che ho un album quasi pronto" ridacchiò.
"Dai, allora cantami qualcosa"
"Uhm...okay, questa si chiama Billy Brown"
Iniziò a far scorrere le dita sui tasti, intonando varie parole dedicate ad un uomo che, nonostante fosse sposato e con famiglia, si innamorò di un altro uomo. Per liberarsi di tutte le complicazioni che gli si presentavano, fuggì su un'isoletta messicana.
Era una storia alquanto stramba e insolita, ma trasmetteva sensazioni reali, che Mika riusciva a far galleggiare nell'aria, così consistenti e vere da poterle quasi sfiorare.

Terminata la canzone, Mika si girò a guardare Andy.
"Allora? Ti piace?"
"Certo che mi piace. È semplicemente fantastica"
"Ti ringrazio, sei il mio primo fan, dopo la mia famiglia"
"Sono e sarò sempre il tuo primo fan e voglio anche avere tutte le tue canzoni in anteprima, perché amo la tua musica, sul serio"
"Va bene, ti prometto che sarai sempre il primo ad ascoltare le mie nuove canzoni -gli porse il dito mignolo, come fanno i bambini per suggellare un patto- Affare fatto?"
Afferrò il dito di Mika con il suo e lo agitò lentamente.
"Affare fatto."

#SpazioCrazyKiwi

*M.A.= Mamma Andy

Ho fatto fatica a scrivere questo capitolo, non per mancanza di ispirazione ma per mancanza di tempo. Comunque, per la nuova storia Humor mi ispirerò alle varie chat già presenti su wattpad, solo che ci saranno i nomi di Andy e Mika.

Se il capitolo vi è piaciuto lasciatemi una stellina o un commento, accetto anche le critiche, soprattutto quelle costruttive. Al prossimo capitolo koaline.


-On the bus. //Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora