Venticinquesima sezione.

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Andy sbiancó e una sensazione molto simile alla nausea gli avvelenò lo stomaco, facendogli passare l'appetito per il dolce che sua madre aveva preparato per consumarlo più tardi.
A: "C-cosa significa? Non può essere."
B: "È così, l'ho visto come ci guardava"
A: "Ma è una tua supposizione oppure te l'ha proprio detto?"
Blaine deglutì, ripercorrendo con la monte ciò che era successo poche ora prima.
B: "Non me l'ha detto direttamente, ma me l'ha fatto capire, sempre a parole"
A: "Cosa ti ha detto? Ti ha fatto qualcosa?"
Gli contornò il viso con le mani, scrutandolo con aria preoccupata, in cerca di un possibile segno di aggressione da parte del padre.
B: "Non mi ha fatto nulla, rilassati -lo tranquillizzò portando una mano sulla sua guancia e fissandolo nei suoi splendidi occhi tersi- Mi ha solo detto di stare attento alle persone che frequento e che non gliela raccontavo giusta..."
A: "Oh, Blaine -poggiò la fronte sulla sua- Perché deve essere tutto così difficile?"
B: "Non lo so piccolo, non lo so"
Piccolo.
Lo aveva chiamato piccolo.
Non poté fare a meno di sorridere.
Che cosa dolce e smielata.
B: "Come mai questo sorriso?"
Disse sorridendo anche lui.
A: "Mi hai chiamato piccolo"
E il suo sorriso si aprì ancora di più.
B: "Sì, non ti piace?"
A: "Lo adoro"
Si stava giusto avvicinando un pò di più quando...
J: "Che diavolo state facendo?"
I due piccioncini si staccarono subito, andando in due direzioni diverse: Andy a sinistra del letto e Blaine verso la scrivania, sulla parte opposta.
B&A: "Assolutamente niente"
Alzarono in contemporanea le mani mentre Jessie li scrutava sospettosa.
J: "Sentite, io ho già capito che voi due frocetti state insieme, solo che non me ne frega sinceramente, fate ciò che volete, non mi sfiora minimamente. Mi dispiace solo per te Andy, sei davvero sprecato..."
A: "Ehm...grazie (?)"
B: "Jes non dire nulla a Petros, ti prego, lui sospetta già qualcosa"
J: "Cosa mi dai in cambio?"
B: "Mi stai ricattando?"
J: "Beh ovvio, sei mio fratello, è d'obbligo ricattarti"
Blaine sbuffò sonoramente, provocando una risata sommessa da parte di Andy.
B: "Lavo io piatti al posto tuo per un mese."
J: "Tre mesi."
B: "Due più la spazzatura"
J: "Andata"
Jessie porse la mano al fratello, per sigillare il patto, mentre Blaine gliela stringeva.
B: "Se ti lasci sfuggire anche una sola parola, dico tutto ciò che fai con mezzi barman di Londra"
J: "Provaci e ti ammazzo"
A: "Sarà un omicidio di gruppo"
Andy sorrise in modo angelico, sottolineando la sua finta innocenza se Jessie avesse parlato.
M.A.: "RAGAZZI, IL DESSEEEEEERT!"
Al grido della madre di Andy, i tre ragazzi si precipitarono di sotto ad assaporare i famosi diples, dolci tipici della cucina greca.

Per le scale, Andy e Blaine si presero per mano senza nemmeno accorgersene e, non appena misero piede al piano di sotto, il padre di Andy seduto sul divano purpureo, si girò a guardarli.
La sua espressione era molto simile all'ira incontrollabile e a un odio innato.
P.A.: "Ragazzi, che state facendo?"
I due giovani abbassarono lo sguardo sulle loro mani unite, le quali si staccarono di scatto.
A: "Ehm...niente...era solo un gioco..."
P.A.: "Un gioco? Che tipo di gioco? Mani intrecciate tra cognati?"
A: "No, è che avevamo fatto una specie di scommessa..."
Andy cercò aiuto nello sguardo oro di Blaine.
B: "Ecco sì...una scommessa, non si preoccupi signor Dermanis"
P.A.: "Una scommessa?"
I due annuirono.
P.A.: "Andy, sei sicuro che tu non debba dirmi niente?"
Andy deglutì.
A: "S-sì papà, sicurissimo. È stato solo un gioco tra ragazzi, niente di che..."
Il padre sembrò essere convinto, e si avviò in sala da pranzo per il dessert.
B: "Quando hai intenzione di dirglielo?"
Sussurrò al suo orecchio.
A: "Non è il momento, devo trovare il coraggio"
B: "Okay..."
Raggiunse gli altri in sala da pranzo e a Andy parve di aver fatto o detto qualcosa di sbagliato.
Insomma, Blaine sembrava davvero deluso ma non era sua intenzione renderlo così.
Andó a sedersi anche lui e iniziò a mangiare insieme agli altri. Si creò un silenzio imbarazzante fra i membri maschili della tavola, mentre le due donne parlavano di frivolezze come moda e smalti.
Questo però permise ad Andy di riflettere sul motivo della delusione del suo ragazzo. Lo osservò per bene e, notando che non gli rivolgeva nemmeno uno sguardo, capì che lui pretendeva un coming out. Ma come poteva non comprendere che non era facile? Non con un padre omofobo, a cui voleva comunque bene più di chiunque e che era il suo eroe. Non poteva deludere in quel modo il suo eroe, almeno non subito.

#SpazioCrazyKiwi
Allora, chi vuole l'outing di Andy? Commentate qui sotto e vedrò di anticiparlo un pochino se vorrete.
Comunque, se il capitolo vi è piaciuto, lasciatemi una stellina o un commento, accetto anche le critiche, soprattutto quelle costruttive. Al prossimo capitolo koaline.

-On the bus. //Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora